Ferrari, Giuseppe
Robertino Ghiringhelli
Storico, filosofo della storia e teorico della politica, nato a Milano il 7 marzo 1811 e morto a Roma il 2 luglio 1876. Emigrato in Francia nel 1838, maturò [...] l’umanità» (in Scritti politici, cit., p. 409). M. viene paragonato ai grandi del pensiero, da Platone a Montesquieu e ad Adam Smith. Viene sostanzialmente accettata la sua definizione di ‘ordine’; inoltre, pur mitigata dalle influenze vichiane, la ...
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Azione sociale
Raymond Boudon
Introduzione
Eliminiamo innanzi tutto un possibile equivoco: non useremo qui l'espressione 'azione sociale' nel senso politico, che oggi spesso gli viene dato, di mezzo [...] legittimo considerare una società come una totalità e prendere in esame la congruenza delle sue istituzioni: è ciò che fa Montesquieu quando cerca di dimostrare che esiste un numero finito di regimi politici e che a ciascuno di essi corrisponde un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Balbo
Maria Fubini Leuzzi
Tra le figure più note del 19° sec. in Italia, Cesare Balbo si distingue per la complessa personalità, poco riducibile a schemi: protagonista del Risorgimento, provvisto [...] contemporanei, François Guizot, Augustin Thierry, Friedrich Karl von Savigny, che a suo parere avevano raffinato la ricerca dopo Montesquieu e Ludovico Antonio Muratori.
Fin dagli anni del confino di Camerano aveva scritto La storia d’Italia sotto ai ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Ferdinando Galiani
Pier Luigi Porta
Ferdinando Galiani è universalmente considerato tra i massimi economisti di ogni tempo. Appartiene infatti al gruppo ristretto di economisti italiani annoverati tra [...] the lowering of interest and raising the value of money (1691). Ma non si dimentichi il grande influsso di Montesquieu, che pure Galiani (a differenza del suo concittadino Genovesi) criticherà aspramente. Il tema della moneta è privilegiato: moneta è ...
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MAURI, Achille
Nicola Raponi
MAURI, Achille. – Nacque a Milano il 16 sett. 1806, ultimo dei sei figli di Giuseppe e di Angiola Porro.
Dei fratelli due morirono bambini, mentre i restanti furono avviati [...] e agli autori moderni italiani e stranieri (vi figuravano Ch. Darwin, F. de Lamennais, J. de Maistre, A. Manzoni, Ch. de Montesquieu, P. Verri, A. Rosmini), il libro può considerarsi uno fra i primi esempi italiani di antologia scolastica. Ebbe uno ...
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DIODATI, Ottaviano
Mario Rosa
Nacque a Lucca il 5 ott. 1716 da Lorenzo di Ottaviano e da Isabella Bellet (o Billet), appartenente a una famiglia di comandanti militari al servizio della Spagna.
Era [...] di Lucca, da Ubaldo de' Nobili a Sebastiano Paoli, da Sebastiano Donati a Filippo Venuti, preposto di Livorno e amico di Montesquieu, sino ai più plumbei e diffusi Nicolao Viviani e Lorenzo Nicoletti.
Di là dall'aspetto ideologico dell'opera, e oltre ...
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BRIGANTI, Filippo
Franco Venturi
Nato il 2dic. 1724 a Gallipoli da Tommaso e da Fortunata Mairo, in una famiglia patrizia che in quella città aveva spesso ricoperto incarichi giudiziari e amministrativi, [...] esiste l'ineguaglianza, dove "tutti fan parte della costituzione. non tutti dell'amministrazione". Grande estimatore di Montesquieu, polemizza lungamente contro il Contrat social di Rousseau, ma non accetta l'"anglicismo", il sistema costituzionale ...
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PASSIONEI, Domenico Silvio
Stefania Nanni
PASSIONEI, Domenico Silvio. – Nacque a Fossombrone il 2 dicembre 1682, secondo dei due figli del conte Gian Benedetto e di Virginia Sabbatelli (talora indicata [...] Prades) e, con Querini e l’ambasciatore francese Nivernais, contro una condanna speciale dell’Esprit des lois di Montesquieu, «semplicemente» inserito nell’Indice nel marzo 1752; aveva inoltre ispirato la particolare risposta del papa (settembre 1745 ...
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LAMA, Bernardo Andrea
Andrea Merlotti
Nacque probabilmente a Napoli, intorno al 1685. Le notizie sulla famiglia e sui suoi primi anni sono pressoché nulle. C. Denina lo dice calabrese, ma il L. nelle [...] si celano il L. e il cavaliere Carlo Giacinto Ferreri. Tali polemiche, comunque, confermarono il prestigio del L.; anche Montesquieu, durante il suo viaggio a Torino del 1728, lo incontrò, giudicandolo fra gli uomini più dotti della penisola.
Nel ...
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ANSALDI, Casto Innocente
Mario Rosa
Nato a Piacenza il 7 maggio 1710, professò tra i domenicani a Cremona il 6 sett. 1726. Ingegno inquieto, antiscolastico, mostrò presto fastidio della disciplina e [...] collaborazione offerta direttamente e indirettamente dall'A. agli Scrittori d'Italia (ma anche per notizie di letture compiute, Montesquieu, Locke, Voltaire, Wolf, Tournemine ecc.), e da contatti diretti od epistolari con lo Zeno, con l'Argelati, con ...
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