Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La nascita della riflessione sociologica accompagna l’affermarsi della società moderna. [...] , la nascita dell’ottica sociologica – da rintracciarsi nel Settecento con autori come Bernard de Mandeville o Montesquieu (1689-1755) e definitivamente consacrata dall’invenzione ottocentesca del termine sociologie a opera di Auguste Comte nel ...
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LODOLI, Carlo
Piero Del Negro
Nacque a Venezia il 28 nov. 1690 ultimogenito di Bernardo e di Anna Maria di Giovanni Battista Alberghetti, entrambi appartenenti a famiglie dell'ordine dei cittadini originari [...] 1734-35 visse a Venezia e intorno a lui si raccolse, come aveva fatto nel 1728 in occasione del soggiorno di Montesquieu nelle lagune, l'ala libertineggiante della cultura veneziana guidata da A. Conti. Un'operazione, spinta da interessi culturali e ...
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AMADUZZI, Giovanni Cristofano
Angelo Fabi
Nato a Savignano di Romagna il 18 ag. 1740, appartiene a quella generazione di eruditi romagnoli che fiorì tra la seconda metà del sec. XVIII e la prima del [...] gli stessi principi della rivelazione" (difendeva anche esplicitamente il Locke e il "genio di Bordeos, l'immortale Montesquieu",per le applicazioni ed attinenze politiche del nuovo pensiero; esaltava l'opera del Sonnenfels sopra l'abolizione della ...
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CONTIN, Tommaso Antonio
Paolo Preto
Nato a Venezia il 4 giugno 1723 da Tomaso e Regina Morandi, entrò giovanissimo nella Congregazione dei chierici regolari teatini dove completò i suoi studi letterari [...] del riformismo veneto, il C. prende le distanze dai più avanzati philosophes francesi, Rousseau, Voltaire, Montesquieu, "dichiarati nemici de' dommi fondamentali dell'ortodossa credenza" ma non risparmia attacchi duri ai probabilisti, lassisti ...
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ragione
Dal lat. ratio («calcolo», «rapporto»). Termine con cui Cicerone tradusse il greco λόγος e che conserva di quest’ultimo diversi significati, indicando la disposizione intrinseca e ideale di una [...] che a un rifiuto della scienza, Vico pensa – secondo un’impostazione che ha molte affinità con l’opera, di poco posteriore, di Montesquieu in Francia – a una sua estensione al campo della storia e dei costumi (all’ambito ‘antropologico’, per usare un ...
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Il parlamento dal modello inglese alla realtà odierna
Augusto Barbera
Solo richiamandosi alla storia del Parlamento inglese è possibile cogliere i tratti dei moderni parlamenti. Mentre in altri Paesi [...] la cui saggezza può meglio intravedere l’interesse reale del paese» (J. Madison, The Federalist n. 10, 1787, ma così anche Montesquieu, De l’esprit des lois, 1748, XI, 6) che non sono però portatori di verità predeterminate. Secondo le concezioni ...
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PERELLI, Tommaso
Renato Pasta
PERELLI, Tommaso. – Nacque il 21 luglio 1704 a Firenze da Bernardino Girolamo, avvocato, segretario del magistrato degli Otto di guardia sotto Cosimo III, e dalla nobile [...] sua formazione libertina e filobritannica lo spingesse a guardare con sospetto alla Chiesa di Roma. Lettore di Locke, Montesquieu, Chesterfield, accanito collezionista di libri, poi dispersi, il suo non conformismo spinse l’amico milanese Frisi a ...
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POGGI, Girolamo
Daniele Edigati
POGGI, Girolamo. – Nato a Firenze l’11 agosto 1803 da Pietro, avvocato, e da Anna Mazzoni, fu fratello maggiore di Enrico, futuro ministro del governo provvisorio toscano.
Studiò [...] da posizioni storicistiche, veicolate soprattutto dalla familiarità con Giambattista Vico, Ludovico Antonio Muratori e Charles-Louis de Montesquieu, Poggi esaltava il ruolo della storia come scienza universale non solo nell’introduzione di tutte le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo spartito epistolare presenta, tanto nella corrispondenza privata quanto nei generi [...] e prima che Werther e Ortis incidano le loro epigrafi sullo spartito della lettera, il lettore del Settecento medita con Montesquieu, piange con Richardson, si rigenera con Rousseau e sperimenta la paura con Laclos. La lettera infine apre il romanzo ...
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LAZZARI, Pietro (anche Lazari, Lazeri, Lazzeri)
Leendert Spruit
Nacque a Siena il 16 ott. 1710. Mancano notizie sulla famiglia e la prima gioventù. Si formò nel collegio gesuitico di Firenze, dove ebbe [...] Citando ampiamente dal trattato, confutò la sua dottrina della legge naturale come derivata da Bodin, Hobbes, Pufendorf, Montesquieu, Rousseau, rivendicando l'origine divina delle leggi civili. Il L. respinse poi la distinzione tra delitto e peccato ...
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