BARBACOVI, Francesco Vigilio
Carlo Francovich
Nacque a Taio in Val di Non (Trento) il 12 sett. 1738 da famiglia benestante. Dopo aver compiuto gli studi di retorica e di filosofia a Trento e dopo aver [...] ,in Studi trentini di scienze storiche, XXXIII (1954), pp. 71 ss.; P. Berselli Ambri, L'opera di Montesquieu nel settecento italiano,Firenze 1960; M. Deambrosis, Filogiansenisti, anticuriali e giacobini nella seconda metà del settecento nel Trentino ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] 1762, intraprende un’opera di riordinamento e di riforme legislative, visibilmente influenzata dal pensiero di Montesquieu. Buona propagandista delle sue riforme, Caterina si presenta come una sovrana illuminata, intrattiene una vivace corrispondenza ...
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. Il termine "esotico" (dal gr. ἐξωτικός) nella sua accezione più vasta, conforme all'etimo, può indicare, in letteratura e nelle arti, ogni elemento forestiero chiaramente identificabile; ma il termine [...] francese L'Espion du Grand Seigneur, 1684). E un'utilizzazione satirica dell'esotismo presentano le Lettres persanes del Montesquieu e alcuni Contes orientali di Voltaire.
Poco o nulla v'è d'esotico nei romanzi di sedicente soggetto orientale ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] nei territori italiani (Piemonte compreso) particolarmente immobile e che aveva meritato il sarcasmo e il fastidio di viaggiatori come Montesquieu e Gibbon.
L’assetto che il Congresso di Vienna aveva dato all’Europa era, per sua natura, instabile ...
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LAMBERTENGHI, Luigi Stefano
Carlo Capra
Nacque a Milano il 26 dic. 1739 da Giovanni Francesco e Teresa Pogliaghi. Il padre, di nobile, ma non ricca famiglia di origine comasca e cugino del più noto [...] austriaco, e poggiava su una solida conoscenza degli scrittori di cose economiche, da J.-F. Melon a F. Véron de Forbonnais, da Montesquieu ad A. Genovesi, da G. de Ustariz al marchese di Mirabeau della Théorie de l'impôt.
Il 14 ott. 1767 P. Verri ...
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Cesare Pinelli
Abstract
Il contributo è dedicato all’esame dell’assetto delle istituzioni politiche dell’Unione europea previsto dai trattati in vigore, preceduto dall’illustrazione dei passaggi principali [...] . Un simile assetto, si osservò, «tourne résolument le dos à la séparation des pouvoirs telle que l’avat conçue Montesquieu», giacché «les auteurs du traité devaient organiser les pouvoirs au sein d’une Communauté qui échappe aussi bien au modèle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il secolo dei filosofi e dell’Encyclopédie, il secolo di Newton e della [...] nell’aria e tra i corpi. Se poi La Mettrie nell’Homme-machine ritorna al modello dell’automa e dell’orologio, Montesquieu si richiama invece al modello della tela di ragno – anch’esso di origine barocca – per concludere che “on ne peut remuer ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Pellegrino Rossi
Luigi Lacchè
Nelle sue memorie Albert de Broglie (1821-1901), diplomatico, presidente del Consiglio e liberale francese, dice di aver avuto la fortuna, nella sua carriera, di osservare [...] al meglio, specie nell’insegnamento, la storia (non necessariamente nel senso della scuola storica ma à la manière de Montesquieu), il metodo esegetico combinato a quello dogmatico, l’analisi più che la sintesi, lo studio storico-dogmatico per ...
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BELMONTE, Giuseppe Ventimiglia e Cottone principe di
Giuseppe Giarrizzo
Nacque a Palermo nel 1766, primogenito di Vincenzo e di Anna Maria Cottone di Castelnuovo, la sorella del futuro capo dei "costituzionali". [...] economiche che sottraessero la parte più illuminata dei politici siciliani al fascino delle idee francesi. Balsamo, con Montesquieu in una mano e Blackstone nell'altra, divenne l'ispiratore intellettuale di questi dibattiti appassionati nella grande ...
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GRILLO, Clelia (del)
Guido G. Fagioli Vercellone
Nacque a Genova nel 1684 (entro il luglio: alla morte, nell'agosto 1777, aveva già compiuto i 93 anni), in una famiglia patrizia illustre e doviziosa, [...] , prefetto della Biblioteca Ambrosiana (il Grandi fu prevalentemente un socio corrispondente). Fra i visitatori stranieri spiccano Montesquieu, che conobbe la G. nel 1728 (trovandola incantevole le si offrì scherzosamente come cavalier servente), e ...
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