Giancarlo Caporali
Abstract
La presente voce si propone di illustrare le principali caratteristiche della forma di governo degli Stati Uniti d’America, soffermandosi su taluni degli aspetti meno noti, [...] e federale.
Alla base dell’ordinamento statunitense sta dunque il principio della separazione dei poteri teorizzato da Montesquieu, seppur “performato” dall’esistenza di checks and balances che tuttavia lo distaccano da questa pura concezione ...
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CAPECE MINUTOLO, Antonio, principe di Canosa
Alberto Postigliola
Nato a Napoli il 5 marzo 1768, primogenito del principe di Canosa Fabrizio e di Rosalia di Sangro dei principi di San Severo, compì i [...] di cauto svecchiamento condotta dal Vivenzio, sostenendo (con argomentazioni in gran parte attinte alla dottrina del Montesquieu sulla necessità dell'esistenza di corpi intermedi) l'opportunità di mantenere intatti i privilegi dell'aristocrazia ...
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Comportamentismo
Luciano Gallino
Varietà del comportamentismo nelle scienze sociali
La mappa del comportamentismo nelle scienze sociali presenta complicate diramazioni. Al fine di orizzontarsi su tale [...] ; la tipologia dei partiti: questi e altri affini erano stati i temi privilegiati dagli europei, lungo una linea che da Montesquieu e Vico arrivava a Tocqueville e a Mosca, a Mill e a Weber. Senza che ciò significasse un accantonamento totale dei ...
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ARCO, Giovanni Battista Gherardo d'
Corrado Vivanti
Nacque ad Arco, il 25 nov. 1739, nel castello da cui i suoi avi, signori feudali di quei luoghi sin dall'età carolingia, avevano tratto il nome, dal [...] fra due "civiltà", un contrasto fra poveri e ricchi, fra puri e corrotti: l'A., lettore attento e appassionato del Montesquieu, fu sempre convinto delle possibilità di riforma della società, ma non nutrì mai sentimenti e ideali rivoluzionari. Ma dal ...
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TODERINI, Giambattista (Giovanni Battista, Giovan Battista)
Rolando Minuti
– Nacque a Venezia il 27 giugno 1728, terzogenito di quattro figli maschi, da Domenico Maria Toderini e da Anna Cestari.
Entrò [...] del cattolicesimo moderato di Toderini. A ciò si aggiungeva l’apprezzamento del giudizio dello stesso Rousseau e di Montesquieu in merito alla critica del lusso (pp. 167 s.). Significativa appare inoltre l’attenzione (Ragionamento XVIII) al tema ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Illusioni storiche
Più che della “filosofia del XVIII secolo” in questa introduzione si [...] usare l’arma del trattatello o del pamphlet per far circolare nuove e corrosive idee (si pensi a personaggi come Montesquieu, Voltaire e Diderot), in cui vengono presentati personaggi fantastici (persiani o abitanti di stelle lontane) per aiutarci a ...
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CAPONE, Gaspare
Paolo Mari
Nacque a Napoli l'11 apr. 1767, in una ricca e illustre famiglia di giuristi. Il padre Nicola lo indirizzò agli studi umanistici, che svolse sotto la guida dell'abate Foti; [...] notevole di letture: utilizza Cuiacio, Struvio, Sigonio, Gotofredo, Muratori, Gravina, Fimiani, ma cita anche Grozio, Pufendorf, Montesquieu, Hume, Leibniz, Bentham e gli economisti inglesi. Ampia trattazione è anche dedicata al diritto longobardo e ...
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BORDONI, Placido
Paolo Preto
Nato a Venezia il 31 genn. 1736 da Pietro e Antonia Colussi, nel 1749 entrò nel collegio patriarcale di S. Cipriano e più tardi, completata la sua preparazione nella lingua [...] neppure Buffon per cui aveva avuto parole di elogio nella prefazione alla traduzione di Plinio; D'Alembert, La Mettrie, Montesquieu e gli altri philosophes non sono che i capi "di una congiura formata contro la religione di Cristo". Dell'Enciclopedia ...
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massima
Nell’accezione generica, presente fin dall’antichità, giudizio, sia personale sia collettivo, proposto come norma generale o come regola di condotta, senza essere fondato su principi o dimostrazioni. [...] ° sec., accanto agli sviluppi della tradizione leibniziana in Wolff e all’uso politico ampiamente documentato in autori quali Thomasius, Montesquieu (Spirito delle leggi, 1748, III, 3; V, 2, 7) o Rousseau, che nel Contratto sociale (1762) parla della ...
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Renaudet, Augustin
Emanuele Cutinelli-Rendina
Storico francese, nato a Parigi nel 1880 e ivi morto nel 1958. Tra i maggiori specialisti dell’Umanesimo e del Rinascimento nella sua generazione, gli si [...] l’analisi della dottrina di M., che R. paragona spesso al sistema assai più complesso e «maturo» di Montesquieu, nei cui confronti quello machiavelliano, pur propedeutico, gli appare troppo limitato, incompleto e con qualcosa di arcaico. Rimane ...
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