Europa, idea di
Nel pensiero greco antico, tra l’età delle guerre persiane e l’età di Alessandro Magno, appare per la prima volta l’idea di E., contrapposta all’Asia sia per i costumi sia, soprattutto, [...] , sconosciuti nelle altre parti del mondo» (Le siècle de Louis XIV, 1751, cap. II). Motivi analoghi vengono svolti da Montesquieu nelle Lettres persanes (1721). Qui l’autore fa rilevare a Usbek che la maggior parte dei governi europei sono monarchici ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Furio Diaz
Frédéric Ieva
Furio Diaz (Livorno 1916-ivi 2011), dopo una formazione filosofica e dopo essere stato assistente a Pisa di Guido Calogero (1904-1986), passò all’insegnamento della storia e [...] , Dal movimento dei lumi al movimento dei popoli (1986), affrontò il problema della rappresentanza, ritenendo che Montesquieu, sostenitore del rafforzamento del potere dei corpi intermedi, aveva portato avanti un progetto di conservazione illuminata. ...
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Quando si parla di indirizzo politico, ci si intende riferire generalmente alla fissazione di fini da conseguirsi tramite l’azione politica. La nozione di indirizzo politico, quindi, è strettamente intrecciata [...] , giudiziaria). Alcuni studiosi – ad esempio, C. Mortati – affiancano la funzione di indirizzo politico alla classica tripartizione di Montesquieu: in quest’ottica, la funzione di indirizzo politico non sarebbe altro che la funzione di promovimento e ...
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Drammaturgo e romanziere del sec. XVIII. Nato a Brescia nel 1711, il C. fu prima gesuita e professore d'eloquenza a Modena (1736-37); lasciò poi l'insegnamento per vivere della sua opera di scrittore; [...] diventa la regina e l'arbitra della moda a Milano; L'uomo d'un altro mondo (1760), ricalcato sui romanzi di Swift e di Montesquieu, che narra d'un uomo di costumi semplici e primitivi a contatto col mondo incivilito; La donna che non si trova (1762 ...
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RAYNAL, Guillaume-Thomas-François
Walter Maturi
Nato a Saint-Geniez (Rouergue) il 12 aprile 1713, morì a Chaillot presso Parigi il 6 marzo 1796. Dopo aver compiuto i suoi studî nel collegio dei gesuiti [...] questioni economiche, coloniali, commerciali e ne diffonde nel linguaggio del tempo la conoscenza. Mescola nelle sue opere Voltaire, Montesquieu, Helvétius, D'Holbach, Rousseau e plagia a man salva o si fa aiutare nelle sue compilazioni dagli amici ...
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HOTMAN, François (Hotomanus)
Giurista francese di origine tedesca, nato a Parigi il 23 agosto 1524, morto a Basilea il 12 febbraio 1590. Laureatosi a Orléans, nel 1546 fu nominato lettore di diritto romano [...] Elkan, Die Publizistik der Bartholomäusnacht u. Mornays Vindiciae contra Tyrannos, Heidelberg 1904; P. Harsin, in Revue des sciences morales et politiques, 1926; E. Holzer, Die Idee d. altgermanischen Freiheit vor Montesquieu, Monaco e Berlino 1928. ...
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magistratura
Mario Tanferna
I custodi della legge
Il magistrato esercita in modo continuativo la funzione giurisdizionale dello Stato, quella dell’applicazione delle leggi, intervenendo quando esse [...] una compiuta elaborazione, nella prima metà del 18° secolo, per merito del filosofo francese Charles-Louis de Secondat barone di Montesquieu, nel quadro della dottrina della separazione dei poteri, e ricevette le sue prime applicazioni, tra 18° e 19 ...
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Razzismo
George L. Mosse
di George L. Mosse
Razzismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Le concezioni razzistiche nel Settecento e nel primo Ottocento. 3. Maturazione e diffusione dell'ideologia razzistica [...] dovevano avere entrambe un ruolo decisivo nello sviluppo del pensiero razzistico.
Mentre per uomini come il Buffon e il Montesquieu lo sviluppo storico era condizionato dai fattori ambientali come il clima e la geografia, le differenze tra i popoli ...
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FABRONI (Fabbroni), Angelo
Ugo Baldini
Nacque a Marradi (Firenze) il 7 sett. 1732, da Alessandro e Giacinta Fabroni, ultimo di undici figli. La famiglia era tra le più cospicue del luogo, facendo parte [...] V, ibid. 1954, ad Indicem; A. Pace, B. Franklin and Italy, Philadelphia 1958, p. 187; P. Berselli Ambri, L'opera di Montesquieu nel Settecento italiano, Firenze 1960, pp. 14, 17, 63, 125 e passim; E.W. Cochrane, Traditionand Enlightment in the Tuscan ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teoria dell’ordinamento giuridico: Santi Romano
Eugenio Ripepe
Al di là del giudizio che se ne può dare, è innegabile che a nessuna opera di un giurista italiano contemporaneo la comunità degli studiosi [...] Modena, nel quale pure, a essere citati, non erano giuristi e legislatori, ma Thomas Hobbes e Stuart Mill, Jean Bodin e Montesquieu, Rousseau e Tacito.
A prima vista, lo ‘Stato moderno’ al quale è fatto riferimento nel discorso non è lo Stato moderno ...
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