Comune della prov. di Firenze (24,6 km2 con 13.032 ab. nel 2008), situato presso la riva sinistra dell’Arno, che qui riceve le acque della Pesa.
Si è sviluppato attorno a un castello fondato dai Fiorentini [...] nel 1203 per fronteggiare i Pistoiesi e i signori del castello di Capraia sull’opposta riva dell’Arno.
Nella chiesa del castello, importanti affreschi firmati da Corso di Buono (1284), della scuola di ...
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Scultore e architetto (MontelupoFiorentino 1505 - Orvieto 1567 circa), figlio di Baccio, di cui fu allievo e che aiutò nella tomba Gigli in S. Michele in Foro a Lucca (1521-23). A Roma (1526) fu aiuto [...] del Lorenzetto nella cappella Chigi in S. Maria del Popolo. Partito da Roma dopo il Sacco del 1527, fu a Loreto (fino al 1533), dove eseguì alcune sculture per la Santa Casa continuando l'opera del Sansovino. ...
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FIRENZE
C. De Benedictis
(lat. Florentia)
Città della Toscana, capoluogo di regione, F. si sviluppa in un'area pianeggiante sulle rive dell'Arno, che taglia la città in due parti. Fu colonia romana [...] di S. Maria Novella. Un decentramento importante nella produzione ceramica avvenne con la fondazione del castello di MontelupoFiorentino nel 1203 e con la conseguente creazione di manifatture che in breve tempo divennero le più importanti della ...
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TOSCANA
V. Ascani
Regione dell'Italia centrale comprendente la porzione settentrionale tirrenica della penisola e le isole a essa adiacenti. Bagnata a O dai mari Ligure e Tirreno e limitata a N e a [...] attivo al di fuori della città fu Corso di Buono, autore delle Storie di s. Giovanni Evangelista in S. Lorenzo a MontelupoFiorentino, datate 1284, della Maestà nella pieve di S. Giovanni Battista a Rèmole, alle Sieci, a E di Firenze, e forse della ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] Ragsches Historisches Mus.; Halle, Staatl. Gal. Moritzburg) o anche, in un caso finora isolato, di Carlo Magno (MontelupoFiorentino, Mus. Archeologico e della Ceramica) - desunte entrambe da tipi figurativi elaborati in ambito sfragistico fra i secc ...
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GIORDANO, Luca
Maria Giovanna Sarti
Nacque a Napoli il 18 ott. 1634 da Antonio e da Isabella Imparato.
Antonio, mercante di quadri di origine pugliese ma anche modesto pittore, dovette avviare il figlio [...] al pittore due tele per la chiesa dei Ss. Quirico e Lucia presso la villa medicea dell'Ambrogiana a MontelupoFiorentino, giunte a Firenze nel settembre del 1689: l'Immacolata Concezione fu immediatamente sostituita con una copia e destinata alla ...
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FERRI, Ciro
Laura Falaschi
Nacque a Roma, nella parrocchia di S. Maria in Trastevere, il 3 sett. 1633 da Clara Bonilla, romana, e Antonio Auriga "alias Ferri" (L. Falaschi, in Pascoli [1730], ed. crit. [...] 1, pp. 7-27;M. Visonà, La Via Crucis del convento di S. Pietro d'Alcantara presso la villa L'Ambrogiana a MontelupoFiorentino, in Kunst des Barock in der Toscana, München 1976, pp. 57-69; E. Waterhouse, Roman baroque painting, Oxford 1976, pp. 29 s ...
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FOGGINI
Morena Costantini
Famiglia fiorentina di scultori e architetti attivi a Firenze fra il XVII e il XVIII secolo. Capostipite fu IacopoMaria, zio e maestro di Giovan Battista, ricordato dalle fonti [...] Agnolo (Lankheit, 1957, p. 57). Eseguì un Crocifisso per l'altar maggiore della chiesa di S. Pietro d'Alcantara a MontelupoFiorentino (Visonà, 1976, p. 57), ed un altro per l'abate Baldacchini (Baldinucci [1681-1728], 1974, p. 86).
Iacopo Maria ebbe ...
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CONTESTABILI (Contestabile), Niccolò
Silvia Meloni Trkulja
Figlio di Antonio, paesista e quadraturista, e di Caterina Albarini, fu battezzato a Pontremoli il 20 ag. 1759. Passò a Firenze nel 1778 e [...] impiego di fonte granducale o reale, anche se non sappiamo esattamente quando: la decorazione dei salone della villa Ambrogiana a MontelupoFiorentino, con bosco su tre lati (vi è anche un caminetto in forma di grotta) e rovine di un edificio antico ...
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macchiaioli
Eugenia Querci
Luci e ombre della natura
Come per gli impressionisti, il termine macchiaioli viene adottato dalla critica dell’Ottocento con intenti ironici, per indicare un gruppo di artisti [...] propria una pittura estremamente luminosa in soggetti tratti dal vero. Sperimentazioni sistematiche si svolgono nel 1860 a MontelupoFiorentino a opera di Signorini, Banti e Borrani e, poco più tardi (1861), aderisce al movimento macchiaiolo anche ...
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