DEMIGNOT
Vittorio Natale
Famiglia di arazzieri di origine francese operosi a Torino, oltre che a Roma e Firenze; il capostipite Charles, nato a Montgeroult presso Pontoise, presso Parigi, è documentato [...] e storici, depositi), dell'Europa (Firenze, ibid.; l'arazzo firm. da Vittorio D., L. Bernini, 1723), dell'Africa (Roma, Montecitorio, in deposito dalla Soprintendenza di Firenze; l'arazzo tessuto nel 1723-26 c., firm. da Vittorio D. e L. Bernini) e ...
Leggi Tutto
ALESSIO, Giulio
Enzo Piscitelli
Nacque a Padova da Iginio il 13 maggio 1853. Laureatosi in giurisprudenza nel 1874, insegnò per due anni negli istituti tecnici, poi, dal 1877 al 1878, fu incaricato [...] La crisi dello stato parlamentare e l'avvento del fascismo, Padova 1946 (ma scritto nel 1928).
Bibl.: V. Bonfigli-C. Pompei, I 535 di Montecitorio, Roma 1921, pp.10-11; C. Sforza L'Italia dal 1914 al 1944 quale io la vidi, Roma 1944, p. 124; M. Fanno ...
Leggi Tutto
GIOLITTI, Giovanni
Emilio Gentile
Nacque a Mondovì (Cuneo) il 27 ott. 1842, da Giovenale, cancelliere del tribunale di Mondovì, e da Enrichetta Plochiù.
La famiglia paterna, appartenente alla media [...] studi su G. e il suo tempo, in Storia e politica, IX (1970), pp. 100-111; N. Valeri, G. e il Parlamento, in Montecitorio uomini e fatti, Roma 1970, pp. 75-89; S. Agocs, G.'s reform program: an excercise in equilibrium politics, in Political Science ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Labriola
Alberto Burgio
Nato in una famiglia «patriottico-liberale», Antonio Labriola divenne socialista – poi comunista – «per il disgusto del presente ordine sociale» (così scrive nel 1889). [...] poi propone un fronte democratico unitario contro Francesco Crispi. Partecipa a una manifestazione di disoccupati davanti a Montecitorio e la stampa conservatrice lo accusa di impartire lezioni sovversive da una «cattedra di anarchia». Nel centenario ...
Leggi Tutto
LUBICH, Chiara
Paolo Marangon
Fondatrice del movimento dei Focolari, nacque a Trento il 22 gennaio 1920 da Luigi Lubich e Luigia Marinconz, secondogenita di quattro figli: Gino, il maggiore, Liliana [...] unità della Chiesa, scese più volte a Roma. Grazie ad alcuni contatti, il 17 settembre 1948 fu ricevuta a Montecitorio dall’onorevole Igino Giordani. Già esponente di rilievo del Partito popolare italiano di Luigi Sturzo, legato da forte amicizia ...
Leggi Tutto
DUCROT, Vittorio
Ettore Sessa
Figlio dell'ingegnere ferroviario Victor e di Marie Roche, nacque a Palermo il 3 genn. 1867. 1 genitori, francesi, si erano stabiliti in Sicilia dopo un temporaneo soggiorno [...] Villa Igiea, salone di casa Lemos, casa Basile, palazzina Deliella, sede della Cassa centrale di risparmio), a Roma (palazzo di Montecitorio e il caffè Faraglia a piazza Venezia) e, tra l'altro, per i saloni del piroscafo "Siracusa" della Navigazione ...
Leggi Tutto
LEBRECHT, Danilo (Lorenzo Montano)
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Verona il 19 apr. 1893 da Carlo, facoltoso industriale, appartenente a una famiglia israelita di origine polacca. Compiuti gli studi [...] cui vengono affermati l'inutilità della guerra e il riscatto della dignità dell'uomo in quanto tale, e Descrizione di Montecitorio, dove si traccia un'impietosa immagine del Parlamento, assimilato a una chiassosa scolaresca, e del capo del governo G ...
Leggi Tutto
CERASI (Cerasa, Cerasio), Tiberio
Franca Petrucci
Nacque a Roma nel 1544 da Stefano e da Bartolomea Manardi, fiorentina. Il padre, originario di Napoli, era stato assunto a Roma negli anni Venti come [...] l'autorizzazione a togliere dalla cappella le sepolture già esistenti e si impegnò a dotarla con una casa sita a Montecitorio, precedentemente destinata nel testamento all'ospedale della Consolazione. Non si sa chi curò l'architettura, ma già nel ...
Leggi Tutto
LUZZATTO, Attilio Italico
Eva Cecchinato
Nacque a Udine il 6 dic. 1850 da Mario e Fanny Luzzatto.
La famiglia, di origine ebraica, nutriva forti sentimenti patriottici: il padre, oppositore del dominio [...] , l'ammirazione e la vicinanza personale nei suoi confronti, attenuarono il dissenso del L. verso il governo. A Montecitorio, nei discorsi e nelle interpellanze, si dedicò in particolare alle questioni finanziarie e agli aspetti giudiziari. Si espose ...
Leggi Tutto
DE RISEIS, Giuseppe
Stefano Caviglia
Nacque a Scerni (Chieti) il 17 dic. 1833 dal barone Panfilo e da Clementina dei marchesi Dragonetti. Frequentò il collegio di Chieti, poi si trasferì a Napoli dove [...] ., Terni 1890, p. 384; Id., Il Parlamento ital. nel cinquantenario dello statuto, Roma 1898, pp. 226 s.; E. Faelli, I 508 di Montecitorio, Roma-Torino 1906, p. 57; G. Cicerone, Abruzzo forte e gentile, Roma 1909, pp. 120 ss., 164 ss.; Per G. D., in ...
Leggi Tutto
Montecitorio
Montecitòrio. – Nome (da quello della zona di Roma su cui sorge, Monte Citorio) del palazzo in cui ha sede, dal 1870, la Camera dei deputati; usato spesso per indicare, antonomasticamente, la Camera stessa, cioè l’insieme dei...
palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...