DELLA SCALA, Giovanni
Antonio Menniti Ippolito
Nacque a Verona, figlio naturale di Francesco detto Chichino, a sua volta figlio di Bartolomeo (I) e di Costanza di Corrado d'Antiochia. Il Litta lo dice [...] prima era partito alla volta di Bolzano. Secondo il cronista, il ribelle inviò un messo al D., che si trovava a Montecchio impegnato in lavori di fortificazione, per invitarlo a recarsi senza indugio a Verona. Lungo la strada, però, il D. venne ...
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CANTERZANI, Sebastiano
Mario Gliozzi
Nacque a Bologna dal computista Giuseppe e da Barbara Bertucci il 25 ag. 1734. Compiuti i primi studi nelle scuole dei gesuiti e divenuto esperto, per inclinazione [...] italiane (Accademia e Società agraria di Torino; Società italiana delle scienze, detta dei XL; Società georgica di Montecchio; Accademia di Mantova) e dell'Accademia di Kassel; disimpegnò con plauso incarichi civili relativi al regolamento dei fiumi ...
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CAPRA, Orazio Claudio
Franco Barbieri
Nato a Vicenza nel 1723 da Gaetano e da Teresa Sale, è detto, dall'amico concittadino Arnaldo Arnaldi Tornieri, "angelo di costumi e letterato di merito" (Rumor, [...] cinquecentesca, soprattutto l'esempio offerto qualche decennio prima (1735 circa) dal Massari in villa Cordellina a Montecchio Maggiore; ritocca, ad ogni modo, i rapporti distributivi delle ali per esaltare "palladianamente" il piano nobile ...
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CARPIONI, Giulio
FF . Barbieri
Nato intorno al 1613, quasi certamente a Venezia, verso il 1630 è ad apprendere pittura presso il Padovanino, mostrando di puntare "decisamente in senso classicistico [...] struggente trenodia sulla Morte di Leandro, dalle versioni più acerbe di Budapest (Museo di Belle Arti, n. 600) e di Montecchio (in villa Cordelliana: andata dispersa per furto, con la gemella Festa di Venere, nell'anno 1975) a quella già a Venezia ...
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CAVICEO (Cavizzi), Iacopo
Lorenza Simona
Secondo la biografia di Giorgio Anselmi, suo concittadino e contemporaneo, il C. nacque a Parma il 1° maggio 1443 da Antonio e da una Margherita. L'anno resta [...] luglio 1500 al 1501. Di là si trasferì a Siena, ma vi rimase poco tempo. L'Anselmi ci dice che da Siena assò a Montecchio, dove aveva già sostato nel 1481, poi di nuovo a Siena con la mansione di vicario generale, mansione che mantenne fin quasi alla ...
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FRANCESCO II d'Este, duca di Modena e Reggio
Marina Romanello
Nacque il 6 marzo 1660 da Alfonso IV d'Este duca di Modena e Reggio e da Laura Martinozzi, nipote del card. G. Mazzarino, sposata nel 1655. [...] dovette essere umana ancor prima che politica, grazie all'interposta persona di Cesare Ignazio d'Este, marchese di Montecchio. Nonostante la valutazione - velenosamente di parte - tramandataci da L.A. Muratori, legato del resto al partito del futuro ...
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ERASMO da Narni, detto il Gattamelata
Antonio Menniti Ippolito
Nacque intorno al 1370 a Narni (prov. di Terni) da Paolo, di professione fornaio, e da Melania Gattelli di Todi. Il suo vero nome di battesimo [...] fiume (aprile 1439); in pochi giorni il Piccinino e il Gonzaga prendevano Legnago, Porto, Lonigo, Castelbaldo, Brendola, Montecchio Maggiore, Arzignano, Montorso, Valdagno e infine Soave (il 23 maggio).
Il controllo di questi importanti centri della ...
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DELLA FAGGIUOLA, Uguccione
Christine E. Meek
Figlio di Ranieri - che un documento del 1274 indica come nobile e che morì nel 1293 -, appartenne ad una famiglia feudale, forse ramò dei conti Feltri di [...] il D. prese parte nel giugno alla campagna diretta a recuperare castelli aretini occupati dai Fiorentini: conquistò Castiglione Aretino, Montecchio, Monte San Savino e pose l'assedio a Laterina. Ma subito dopo venne sostituito nella carica di podestà ...
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DAL VERME, Luchino
Michael E. Mallett
Nato intorno al 1320 da Pietro e da Elisa de' Nogarola, apparteneva ad antica famiglia veronese. Il padre, Pietro, aveva compiuto una brillante carriera sia come [...] di incursioni in Toscana e promosse contatti con i ghibellini locali. Le sue truppe conquistarono Bettona e posero l'assedio a Montecchio, ma furono respinte dai Perugini. Nel marzo del 1353 il D. partecipò al convegno di Sarzana che pose fine a ...
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ATTENDOLO, Muzio (Giacomuccio), detto Sforza
Piero Pieri
Nato a Cotignola presso Lugo di Romagna il 28 maggio 1369, da Giovanni, apparteneva a una famiglia di campagnoli relativamente agiati, che contendevano [...] usati al suo congiunto Micheletto: l'Estense ricuperò Parma e Reggio e in compenso diede allo Sforza il castello di Montecchio nel Reggiano. L'A. tornò quindi al servizio dei Fiorentini, minacciati dal re di Napoli Ladislao.
Attraverso Firenze l'A ...
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celestina
(o celestite) s. f. [der. di celeste1, per il colore di alcuni esemplari]. – Minerale rombico, solfato di stronzio, di colore per lo più bianco o lievemente azzurrognolo; in Italia si rinviene abbondante nei giacimenti solfiferi...
centro di mediazione familiare
loc. s.le m. Centro di consulenza nel quale operano esperti delle dinamiche di coppia e dei problemi della famiglia. ◆ «Certo sarebbe auspicabile che in ogni città sorgessero dei centri di mediazione familiare,...