cancelleria della Repubblica fiorentina
Francesca Klein
Con il termine onnicomprensivo di cancelleria della Repubblica fiorentina si suole definire in genere (a partire dagli studi di Demetrio Marzi [...] of Florence. The humanist as bureaucrat, Princeton 1979; D. De Rosa, Coluccio Salutati: il cancelliere e il pensatore politico, Firenze 1980 . Atti del 5° e 6° Convegno, Firenze, 19821983, Monte Oriolo, Impruneta 1987, pp. 117-89, poi in Id., ...
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Paradiso
Marcello Aurigemma
Nella letteratura protocristiana con il termine paradisus (greco παράδεισος, " giardino "), s'intese designare l'Eden o giardino delle delizie (paradisus voluptatis) in cui [...] è risolta da D. con l'immaginare un P. terrestre al culmine del monte del Purgatorio ancora sulla terra, in un momento di trapasso, e un P. di mille gradini così da apparire come un'immensa rosa. Ancora di luce è sostanziata la visione suprema della ...
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VASARI, Giorgio
Barbara Agosti
– Nacque ad Arezzo il 30 luglio 1511, secondogenito di sei figli, da Antonio di Giorgio e da Maddalena Tacci (Del Vita, 1930, p. 57; la sorella Rosa era maggiore di un [...] proprio matrimonio con l’aretina Nicolosa Bacci, concluso in ottobre, dopo un viaggio a Bologna a visitare il legato cardinale Ciocchi del Monte (G. Vasari, Le vite..., cit., VI, p. 394) e si mosse spesso tra Arezzo e Firenze, dove gli fu chiesta la ...
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Alighieri (Alaghieri)
Arnaldo D'addario
Delle origini della sua famiglia parla più volte (If XV 73-78, Pd XV 91-96, 130-148, XVI 1-9, 34-35) lo stesso D. per bocca di Brunetto Latini e di Cacciaguida. [...] ancora in una quietanza rilasciata nel 1201 da un Iacopo di Rosa al podestà di Firenze e a due consiglieri agenti in suo quindi a Bologna (dal 1295), ove sposò una Guccia di Guccio del Monte San Savino, e morì nel 1299. La biografia dei suoi sei figli ...
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SERLIO, Sebastiano (Sabastiano). – Figlio di Bartolomeo di Antonio pellicciaio (non si conosce il nome della madre), nacque a Bologna entro il 1490 circa nella centralissima parrocchia di S. Tommaso della [...] au XVIème siècle, a cura di S. Deswarte-Rosa, Lyon 2004; M. Vène, Bibliographia Serliana: M. Ricci, Un’ipotesi per Serlio Bolognese: il palazzo Dal Monte in via Galliera, in Quaderni del Dipartimento Patrimonio architettonico e urbanistico, ...
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ANDREA di Ugolino (A. Pisano, A. da Pontedera)
Enrico Castelnuovo
Nacque a Pontedera (Bonaini 1846), figlio di un Ser Ugolino di Nino notaio pisano, il cui nome ricorre in documenti riguardanti la primaziale [...] già scolpite - una sua attività presso il cantiere del Monte Cetona ove i marmi venivano lavorati. Rimane poi da vescovo Saltarelli (m. 1342) in S. Caterina e delle Madonne della Rosa e del Latte in S. Maria della Spina. L'opera più importante è ...
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Paolo Ghionni Crivelli Visconti
Abstract
La società in nome collettivo è il tipo societario più elementare utilizzabile per lo svolgimento di un’attività di impresa commerciale e si caratterizza per la [...] del terzo. Analogo ragionamento deve svolgersi, a monte, per le società irregolari.
Altre disposizioni peculiari invalidità nelle società di persone, in Riv. soc., 1992, 1405; Pavone La Rosa, A., Il registro delle imprese, in Tratt. Buonocore, I, t. 4 ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] transalpina (In un boschetto), la canzonetta siciliana (Fresca rosa novella), certo panismo naturalistico inventato dal Guinicelli (Biltà le terzine (Cino conte "note", gioia, noia, moia, monte, fonte; Dante fronte, poia, croia, ploia, conte "abili ...
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profetismo
Raoul Manselli
Il p. di D., che si addensa, soprattutto, come tensione profetica nella Commedia, non è certo atteggiamento isolato dello spirito del poeta, ma va, piuttosto, considerato come [...] E la pena è la più grave del Purgatorio, perché nulla pena il monte ha più amara (v. 117). Ma forse il culmine di questa D. ritiene abbastanza vicina la fine dei tempi, se nella mirabile rosa gli scalini sono sì ripieni, / che poca gente più ci ...
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ESTE, Niccolò d'
Antonio Menniti Ippolito
Terzo di questo nome, nacque in Ferrara il 9 nov. 1383 dal marchese Alberto (V), signore di Ferrara, e da Isotta Albaresani.
Una tradizione tardocinquecentesca [...] il pontefice Alessandro V che gli attribuì, in quell'occasione, la Rosa d'oro. Poco dopo papa Alessandro moriva ed il 17 maggio , Francesco da Roma, Feltrino Boiardo e Tommaso Contrari; sul monte Calvario, Alberto del Sale gli calzò uno sperone d'oro ...
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monte
mónte s. m. [lat. mons mōntis]. – 1. a. Nome generico dei rilievi della crosta terrestre, distinti dalle colline per la maggior altezza (e per l’età geologica, che è almeno terziaria), collegati dal punto di vista genetico a processi...
sole
sóle s. m. [lat. sōl sōlis]. – 1. a. In astronomia, la stella attorno alla quale gravitano i corpi del sistema planetario di cui fa parte la Terra; rispetto alla nostra galassia occupa una posizione alquanto periferica lungo uno dei bracci...