(lat. Venus)
Religione
Antica divinità italica, assimilata alla dea greca Afrodite e venerata come dea della bellezza, dell’amore, della fecondità e della natura primaverile.
L’introduzione di V. nel [...] di energia dal Sole.
Nubi diVenere
L’atmosfera di V. è, come si è detto, assai povera di vapore acqueo: l’umidità relativa rimane sempre al di sotto dello 0,1% sicché la formazione di nuvole di due zolle di litosfera, e i montidi Freyia, ...
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VENERE (Venus)
Giulio Giannelli
Divinità romana; non però, in Roma, molto antica, come dimostra l'assenza del suo nome nell'antico calendario romano e nei più vetusti documenti riferentisi al culto.
Il [...] . Si serba notizia anche di un culto latino diVenere equestre; tale culto sarebbe penetrato di Roma. Non è difficile riconoscere il luogo di provenienza di questo culto greco. L'Afrodite ricevuta in Roma fu quella del santuario siciliano del monte ...
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VENERE (Venus, etr. Turan)
J. Charbonneaux
Le origini della V. romana sono oscure e discusse; ma l'evoluzione della sua personalità e la storia del suo culto hanno un interesse psicologico e politico [...] parte la ricchezza della iconografia religiosa greca si adatta ai differenti aspetti del culto diVenere.
Un esempio tipico ci è offerto dal doppio carattere della V. del Monte Erice. Nel tempio del Campidoglio, votato nel 217 e dedicato nel 215, la ...
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(gr. Αἰνείας; lat. Aenēas) Mitico eroe della Troade, e più tardi del Lazio, le cui gesta occupano una parte notevole nell’Iliade e costituiscono il soggetto dell’Eneide. Nato sul monte Ida, da Afrodite [...] , e in Sicilia avrebbe fondato Segesta e il tempio diVenere Ericina.
La leggenda conduce quindi E. nel Lazio, come prima di lui Ulisse. La versione dell’arrivo di E. nel Lazio e dell’origine troiana di Roma fu diffusa principalmente da Timeo; per la ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] Marzio, terme di Diocleziano, tempio diVenere e Roma, basilica di Massenzio, complesso di Massenzio sulla VI si devono Palazzo Braschi, l’erezione degli obelischi di Trinità dei Monti, di Montecitorio, del Quirinale. Sorgono numerosi nel Settecento i ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] come ne La caverna, Il mostro marino, Il gigante, Il sito diVenere, Il diluvio e Al Diodario di Soria). Sull'analogo terreno delle formulazioni brevi ed emblematiche si colloca il gusto di L. per le Facezie, le Favole, gli Indovinelli, le Profezie e ...
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vulcano Struttura morfologica formatasi intorno a una fenditura della crosta terrestre, attraverso la quale si ha la fuoriuscita di materiale profondo, generalmente ad alta temperatura, costituito da [...] l’eruzione vesuviana del 79 d.C. e quella del Monte Nuovo, nei Campi Flegrei, del 1538. Pertanto, attività più viscose. I v. diVenere, e ancor più quelli di Marte, raggiungono dimensioni assai più grandi di quelli terrestri: la ragione principale ...
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spettroscopio Strumento in grado di produrre, misurare e registrare uno spettro di assorbimento o di emissione. Per estensione, il nome di s. veniva dato anche a dispositivi per l’analisi spettrale di [...] di camere CCD e di prismi evitando di dover conoscere a priori la posizione degli oggetti in studio; s. di questo tipo sono montati l’efficienza di s. di questo tipo, fu lo spettro nel vicino infrarosso dell’atmosfera diVenere ottenuto con potere ...
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Il più piccolo tra i continenti (circa 7.700.000 km2, il 5% delle terre emerse), situato totalmente nell’emisfero australe dal quale deriva il suo nome, grosso modo tra 11° e 40° lat. S e 114° e 154° long. [...] di Cook (1770), con la nave Endeavour, fu organizzato dalla Società Reale di Londra, sia per osservare il passaggio diVenere prof. media 4000-5000 m), anche noto come Bacino di Tasman, dal monte che lo sovrasta, si affonda nel Pacifico tra le coste ...
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GALILEI, Galileo
Roberto MARCOLONGO
Vito FAZIO-ALLMAYER
Da Vincenzo Galilei (v.) e da Giulia degli Ammannati, nacque Galileo in Pisa il 15 febbraio 1564. Dal padre ereditò il gusto per la musica [...] Clavio in una sua prima venuta in Roma (seconda metà del 1587), al Moletti lettore di matematica a Padova, e al dotto matematico marchese Guidubaldo Dal Monte, gli valsero, con l'appoggio del Dal Monte, la lettura di matematica a Pisa (luglio 1589 ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei giardini, della fecondità, dell’amore e...
monte
mónte s. m. [lat. mons mōntis]. – 1. a. Nome generico dei rilievi della crosta terrestre, distinti dalle colline per la maggior altezza (e per l’età geologica, che è almeno terziaria), collegati dal punto di vista genetico a processi...