ERRICO (Enrico), Scipione
Rosario Contarino
Nacque nel 1592 a Messina, come si può anche rilevare da numerosi passi della sua stessa opera. Il padre, di nobile condizione, era originario di Napoli; [...] di Parnaso (1626), ripartita in cinque atti e ambientata, secondo la moda dei Ragguagli del Boccalini, sul monte caro Del maritaggio diVenere e la tragicommedia Della Cariclea.
Nell'opera vengono introdotte come postulanti al tribunale di Apollo ...
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Sul versante italiano, la comunità alloglotta francoprovenzale interessa tre regioni, la Valle d’Aosta e il Piemonte, provincia di Torino (cfr. fig. 1), e la Puglia (due comuni in provincia di Foggia), [...] che le parlate del territorio montano compreso tra il colle di Tenda e il Monte Rosa non si ricollegassero alla giorno diVenere», il francoprovenzale presuppone un costrutto dies veneris: [dəˈvɛ̃dro] (Valle d’Aosta); [diˈvendo] (Val Soana); [diˈ ...
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Mercurio
Giorgio Padoan
Emmanuel Poulle
Marcello Aurigemma
Figlio di Zeus e di Maia, Ermes - in cui i Romani ravvisarono il loro M. - nacque in Arcadia sul monte Cillene (onde è detto Arcade e Cillenio); [...] bontà infuse senza mezzo la vita che è dunque perpetua. Qui D. lascia il cielo di M. per quello diVenere, di ciò avvedendosi soltanto dall'accresciuta bellezza di Beatrice.
Sotto il profilo estetico, la parte che si riferisce all'ascesa al cielo ...
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MARIANI, Cesare
Silvia Silvestri
– Nacque a Roma il 13 genn. 1826 da Pietro e da Maria Agnelletti. Il lavoro del padre, computista della famiglia Giustiniani, gli permise di risiedere nel palazzo nobiliare [...] decorare la volta di palazzo Sangermano con Il carro diVenere con alcune ninfe, lavoro per cui ricevette un compenso di 200 scudi.
Il a Roma il 21 febbr. 1901.
Fonti e Bibl.: A. Monti, Le pitture di S. Maria in Aquiro, in Il Buonarroti, I (1866), 7 ...
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AUDIFFREDI, Giovanni Battista
Paola Tentori
Nacque il 2 febbr. 1714 a Saorgio, da Giovanni Battista, di antica e nobile famiglia del ramo nizzardo dei consignori di Faucon, e da Margherita Bottone.
Nel [...] dell'A. di carattere astronomico, tratte dalle sue osservazioni sul passaggio di Mercurio (1753 e 1756), diVenere (1761),sulle XV", Magonza [ma Roma] 1778; Saggio di osserv. di Giulio Cesare Bottone da Monte Toraggio [l'autore è G. B. Audiffredi ...
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Citerone (Ceterone)
Luigi Vanossi
Il nome appare tre volte (la prima nella forma Ceteron), nel Fiore, dove sta a indicare la mitologica sede diVenere, in corrispondenza con Cytheron del Roman de la [...] Beozia, dove si localizzavano numerosi miti, specie dionisiaci, non però quello diVenere. La confusione tra il monte e l'isola di Citera, nel Mare Egeo (dove si collocava la nascita diVenere e si celebrava il suo culto) è diffusa nel Medioevo. E al ...
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In fisica, è detto delle radiazioni elettromagnetiche percepite dall’occhio, corrispondenti al campo di lunghezze d’onda compreso tra i limiti approssimativi di 400 e 800 nm.
L’astronomia nel v., o astronomia [...] relativo alla Terra degli astri vengono studiati con particolari spettroscopi montati nel piano focale dei telescopi. Fino almeno alla metà l’osservazione delle quattro lune di Giove e delle fasi diVenere rappresentò un elemento sperimentale ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] di pietra, del Monte Loffa nel Veronese e di Rotzo nel Vicentino. Nella Venezia Giulia e nell'Alto Adige persistette l'uso di abitare in villaggi racchiusi da mura di pietre a secco.
In alcune località del territorio atestino, delle Prealpi Venete ...
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MARMO (lat. marmor; cfr. gr. μαρμαίρω "brillo", fr. marbre; sp. marmol; ted. Marmor; ingl. marble)
Aldo SCARZELLA
Maria PIAZZA
Aldo SCARZELLA
Antonio MARAINI
Vincenzo FASOLO
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Gli antichi chiamavano [...] ; S. Maria della Vittoria, ricca di alabastri fioriti bigi, di giallo di Siena venato; la Chiesa Nova dove si trova il bianco e nero di Proconneso; l'oratorio del Montedi Pietà a marmi grigi, neri, violacei di suggestiva intonazione. Tra le opere in ...
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FORI
Giuseppe Lugli
Per il concetto di foro, le sue specie e i suoi usi vedi foro. Qui la trattazione si limita alla descrizione di Fori di Roma.
Il Foro Romano.
La tradizione fa risalire la fondazione [...] di oltre cento milioni di sesterzî, pari a 22 milioni di lire. Il tempio diVenere fu dedicato nel 46 a. C.: aveva una fronte di otto colonne sul fronte, di ordine corinzio. I marmi furono espressamente tagliati nei montidi Luni e scolpiti sul posto ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei giardini, della fecondità, dell’amore e...
monte
mónte s. m. [lat. mons mōntis]. – 1. a. Nome generico dei rilievi della crosta terrestre, distinti dalle colline per la maggior altezza (e per l’età geologica, che è almeno terziaria), collegati dal punto di vista genetico a processi...