L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] . La lingua degli scrittori può ancora essere più ricca e varia di quella comune (specie quella di alcuni poeti come ➔ Montale o Luzi), più precisa e meno stereotipata (➔ Calvino, Levi), ma è piuttosto alle spalle o a lato che davanti al processo ...
Leggi Tutto
La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] San Martino del Carso” (in Porto sepolto):
di tanti
che mi corrispondevano
non mi è rimasto
neppure tanto» (vv. 5-8)
o ancora in Eugenio Montale:
C’è ancora qualche lume all’orizzonte
e chi lo vede non è un pazzo, è solo
un uomo e tu intendevi di non ...
Leggi Tutto
La sentenza è un enunciato in forma concisa, il cui contenuto ha un valore generale che non necessita di passaggi probatori. La sentenza appartiene al dominio delle figure retoriche di pensiero (➔ retorica), [...] l’epifonema è esemplificato modernamente da Mortara Garavelli (1988: 250) nel seguente esempio di ➔ Carlo E. Gadda:
(14) Montale e Ungaretti (li cito in ordine alfabetico). Ciascuno dei due ha attinto dalla profondità del suo spirito quella nota che ...
Leggi Tutto
La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] duri! (Giacomo Leopardi, “Alla luna” in Idilli, vv. 15-16)
(21) avverbio: spesso il male di vivere ho incontrato (Eugenio Montale, “Spesso il male di vivere ho incontrato” in Ossi di seppia, v. 1); il troppo stroppia
(22) aggettivo: il peggio è ...
Leggi Tutto
Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...]
(16) MAX: era giovane //
LIA: ah direi //
ELA: eh // («Album di famiglia», in Scarano 2004: es. 35)
(17) E tuttavia. Montale, d’accordo con Russo e De Robertis (“dramma spirituale”) ha scritto che Borgese procede per “colpi di scena” (Pier Vincenzo ...
Leggi Tutto
POGGIOLI, Renato
Cesare G. De Michelis
POGGIOLI, Renato. – Nacque a Galluzzo (Firenze), il 16 aprile 1907, da Gino. Non si conosce il nome della madre.
Si formò nel capoluogo toscano (dove seguí le [...] -Poggioli, 2010, p. 25); a una valutazione equanime dell’opera contribuirono invece Wolf Giusti e Dan Danino Di Sarra, Eugenio Montale e Domenico Porzio (Pavese-Poggioli, 2010, pp. 135 s.). Va infine rilevato che mentre in Italia si trovava accusato ...
Leggi Tutto
Tradizionalmente considerata un tropo, la sineddoche (dal gr. synekdokhḗ, da syn «con, insieme» e ekdékhomai «ricevo, prendo», che i latini traducono con conceptio, intellectio) è una figura retorica che [...] la parte: leggere la Commedia di Dante (per leggere pagine della …):
(7) sonasse te pure stasera
scordato strumento,
cuore (Eugenio Montale, “Corno inglese”, vv. 16-18)
(b) il genere per la specie: quadrupede; bipede; mortale;
(c) il plurale per il ...
Leggi Tutto
Il bisticcio è la figura formata dall’accostamento (immediato o a breve distanza, nello stesso verso o nello stesso periodo) di due o più parole fortemente rassomiglianti dal punto di vista fonico.
Bisticcio [...] anche solo su parti della parola, come si nota nella catena di consonanze «abbaglia ... meraviglia ... travaglio» (Eugenio Montale, “Meriggiare pallido e assorto”).
Nella sua Letteratura italiana delle origini, Gianfranco Contini adotta una triade di ...
Leggi Tutto
PAVOLINI, Paolo Emilio
Carmela Mastrangelo
– Primogenito di Giovanni, insegnante di origini elbane, e di Lidia (o Lida) Vanneschi, figlia di un capitano dell’esercito, nacque a Livorno il 10 luglio [...] di storia moderna e interdetto dall’insegnamento. Con eguale indipendenza di giudizio, nel 1929 propose la nomina di Eugenio Montale a direttore del Gabinetto Vieusseux, del quale egli fu presidente dal 1926 al 1935. In quel periodo Pavolini divenne ...
Leggi Tutto
Il superlativo è insieme al comparativo (➔ comparativo, grado) un grado degli ➔ aggettivi e degli ➔ avverbi, che segnala che la proprietà espressa dall’aggettivo o dall’avverbio è intensificata al massimo [...] diverse varietà substandard (ad es., a Roma), oltre che nella lingua letteraria (il meglio ramoscello d’oro: Eugenio Montale, Sarcofaghi, 18; cfr. Serianni 1989: 212). Si noti che, quando l’aggettivo superlativo relativo è usato attributivamente ed ...
Leggi Tutto
montaleva
montalèva s. f. [comp. dei temi di montare e levare], invar. – Tonnara il cui edificio di reti può essere sollevato anche parecchie volte al giorno in modo da catturare i tonni, a mano a mano che penetrano nella camera della morte,...
escapista agg. e s. m. e f. 1. Che, chi fugge dalla realtà (percepita come noiosa o problematica), cercando sollievo nell’immaginazione, nel divertimento, nello svago. 2. Chi riesce a liberarsi da una situazione di prigionia o costrizione, con...