Carne
Cecilia Pennacini e Anna Maria Paolucci
Il termine carne, che viene dal latino caro-carnis, a sua volta derivato dal greco χείρω, "taglio", ha diverse accezioni. Se in generale designa la parte [...] che lasciò una cronaca del suo viaggio corredata di una descrizione di pratiche antropofagiche, ripresa alcuni anni dopo da Montaigne nei suoi Essais. Casi recenti di cannibalismo sono stati riportati in Nuova Guinea, dove si ritiene si trattasse di ...
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SOCIOLOGIA DELLA LETTERATURA
Romolo Runcini
. Una disciplina critica nuova, come la s. della l., incontra le prime difficoltà nella stessa definizione del suo statuto epistemologico. Essendo nuova, [...] alla tecnica della creazione letteraria e insieme al livello di fruizione dell'opera si ritrova in E. Auerbach con Da Montaigne a Proust (un gruppo di saggi dal 1926 al 1954) e con Mimesis. Dargestellte Wirklichkeit in der abendländischen Literatur ...
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LUSSO
Carlo Borghero
Alessandro Roncaglia
Storia del concetto
di Carlo Borghero
Antichità e Medioevo
Il lusso, inteso come spesa fatta per soddisfare un bisogno raffinato e che quindi eccede i consumi [...] di modificare i comportamenti sociali più di quanto lo fossero stati gli antichi edili e censori. Già nel 1580 Montaigne aveva mostrato con sottigliezza la ragione di questo fallimento. La proibizione finisce con l'aumentare il pregio degli oggetti ...
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Odore
Red.
Stefano Allovio
L'odore è la sensazione specifica dell'organo dell'olfatto, diversa a seconda delle sostanze da cui è provocata. Gli studi antropologici hanno messo in evidenza come gli [...] 2, pp. 133-66.
A. Corbin, Le miasme et la jonquille. L'odorat et l'imaginaire social, XVIIIe et XIXe siècles, Paris, Aubier Montaigne, 1982.
M. Dupire, Des goûts et des odeurs: classifications et universaux, "L'Homme", 1987, 27, 4, pp. 5-25.
A. Leroi ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] studiosi, e la loro immagine aveva oscillato tra gli estremi del mito del 'buon selvaggio' (presente già in Montaigne) e del rifiuto di riconoscere ad essi una qualsiasi dignità culturale. L'antropologia si sottraeva a questa alternativa riconoscendo ...
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Conservatorismo
Noel O'Sullivan
Definizione di conservatorismo: il conservatorismo come difesa di una 'politica limitata'
Volendo dare una definizione di conservatorismo, possiamo attribuire a questo [...] l'idea generale all'origine di questo tipo di conservatorismo, secondo Oakeshott, si desume nella maniera migliore da pensatori come Montaigne, Pascal e Hume, la sua essenza politica è data da una concezione del ruolo del governo come artefice e ...
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Sociologia
LLuciano Gallino
di Luciano Gallino
Sociologia
sommario: 1. Quesiti fondativi della sociologia. 2. La natura del legame sociale. 3. Differenziazioni teoretiche e specializzazioni della sociologia. [...] la manipolazione permanente del loro stesso inconscio.
Quattro secoli prima, Étienne de La Boétie, l'amico di Montaigne celebrato negli Essais, aveva scritto nel Discours sur la servitude volontaire (1576), con accenti che anticipano singolarmente ...
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saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in Francia (spec. con gli Essais di Montaigne,...
scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente suddivisa in tre fasi o scuole: il pirronismo,...