MACCHIA, Giovanni
Enrico Guaraldo
Nacque a Trani il 14 nov. 1912 da Vito, presidente di corte d'assise, e Giuseppina Francavilla.
Trascorse l'infanzia in una famiglia numerosa: ai figli nati da queste [...] dal tramonto del Medioevo al classicismo (Firenze-Milano), che riprende una Storia della letteratura francese. Dalle origini a Montaigne, pubblicata dal M. nel 1961 (Torino). L'opera sarebbe apparsa alfine, nel suo complesso, in un "Meridiano ...
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FRANCO, Veronica
Floriana Calitti
Nacque a Venezia nel 1546 (data che si ricava dall'atto di morte), da Francesco, appartenente a una famiglia della classe dei cosiddetti cittadini originari, e da Paola [...] a Luigi d'Este, cardinale di Ferrara, datata Venezia 2 ag. 1580 e che ebbero l'onore di essere ricordate da Michel de Montaigne nel suo Journal de voyage en Italie en 1580 et 1581 (in Oeuvres complètes, a cura di M. Rat, Paris 1962, p. 1183 ...
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GUAZZO, Stefano
Giorgio Patrizi
Nacque a Casale Monferrato nel 1530 (ma alcuni storici collocano la nascita nella vicina Trino), ultimo dei quattro figli di Giovanni, fedele funzionario dei Paleologhi [...] mondano (da G. Bouchet a N. Faret), che riproducono passaggi e argomentazioni della Civil conversazione, oltre che da Montaigne, che avrebbe revisionato i suoi Essais per l'edizione del 1582 anche raccogliendo alcune suggestioni offerte dall'opera ...
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Carlo Maria Ossola
I tre pilastri dell’Europa
Nel 2015 si sono celebrati i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, nel 2016 ricorrono – lo stesso giorno, il 23 aprile – i 400 anni della morte di Shakespeare [...] una seconda parte (nel 1615) in un moltiplicarsi di specchi deformanti che costituisce parodia e malinconia insieme. Come in Montaigne, il libro e la vita sono un solo viluppo: «Soltanto per me venne al mondo [conchiude Cide Hamete Benengeli ...
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GATTI, Angelo
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Nacque a Capua il 9 genn. 1875, in una famiglia di militari, primogenito di Giacomo, piemontese, maestro di banda, e Anna Maria Grasso, siciliana. Indirizzato alla carriera militare, [...] , veloci ed epigrammatiche, ora più ampie e articolate, nella misura del "ritratto" alla La Bruyère, che insieme a Montaigne è uno dei punti di riferimento più presenti in quest'opera) sul comportamento psicologico, sentimentale e pratico degli ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] furono presenti, nel corso del nuovo secolo, a molti uomini di scuola e di cultura che ‒ come scriverà più tardi Montaigne ‒ avvertivano il rischio di un sapere confuso e disorganico, capace, certo, di "riempire la memoria", ma con il risultato di ...
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BRANCA, Vittore
Franco Cardini
Nacque a Savona il 9 luglio 1913 da Antonio, ingegnere, direttore del centro di studi dell’ILVA di Priamar, e da Lucia Branca, figlia dello scultore Giulio, sua lontana [...] nel 1976, il premio Lincei-Antonio Feltrinelli per la storia e critica della letteratura nel 1982, il premio europeo Montaigne per la cultura nel 1985, il premio della Svizzera Italiana nel 1991.
A coronamento della sua lunga, prestigiosa carriera ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] -56, ma in quell'anno accadernico passò al magistero di Messina ainsegnare letteratura francese, tenendo un corso su Montaigne. Nel 1957 conseguì la libera docenza in storia della letteratura italiana moderna e contemporanea. L'incarico per questa ...
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D'ANCONA, Alessandro
Lucia Strappini
Nacque a Pisa il 20 febbr. 1'835 da Giuseppe e da Ester Della Ripa, in una famiglia israelita di origine pesarese colta e di tradizione liberale. Compì i suoi primi [...] (ibid. 1875), Le Odi di G. Parini (Firenze 1885). L'Italia alla fine del sec. XVI, giornale di viaggio di M. De Montaigne (Città di Castello 1889), Liriche di A. Manzoni (Firenze 1892), Carteggio di M. Amari (I-III, Pisa 1896-1907), Lettere di ...
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Poema cavalleresco di L. Ariosto (1474-1533), nato come ideale proseguimento dell’incompiuto Orlando innamorato (1483-95), di M.M. Boiardo (1441-1494), di molti personaggi del quale si seguono le vicende. [...] nel 1545, il Negromante nel 1573, e le altre commedie dell'A. esercitarono influenza considerevole sul teatro francese. Il Montaigne, che giovine aveva ammirato l'A., si sdegnava più tardi di coloro che lo preferivano a Virgilio; l'Estienne, citando ...
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saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in Francia (spec. con gli Essais di Montaigne,...
scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente suddivisa in tre fasi o scuole: il pirronismo,...