BRANCA, Vittore
Franco Cardini
Nacque a Savona il 9 luglio 1913 da Antonio, ingegnere, direttore del centro di studi dell’ILVA di Priamar, e da Lucia Branca, figlia dello scultore Giulio, sua lontana [...] nel 1976, il premio Lincei-Antonio Feltrinelli per la storia e critica della letteratura nel 1982, il premio europeo Montaigne per la cultura nel 1985, il premio della Svizzera Italiana nel 1991.
A coronamento della sua lunga, prestigiosa carriera ...
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DE FERRARI, Raffaele Luigi, duca di Galliera
Giovanni Assereto
Nato a Genova il 6 luglio 1803, da Andrea e Livia Ignazia Pallavicino, aveva avuto il nome del nonno paterno, il quale nel biennio 1787-89 [...] "haussmannisation", Joseph Thome, prodigiosamente arricchitosi con la sistemazione del quartiere degli Champs-Elysées, dell'avenue Montaigne, dei lungosenna e con gli sventramenti sulla Rive Gauche. Le speculazioni ferroviarie restavano tuttavia l ...
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BIANCHI, Isidoro
Franco Venturi
Nacque a Cremona nel 1731 e venne battezzato col nome di Pietro Martire. Suo padre era sarto e la famiglia povera. Frequentò le scuole dei gesuiti e si accese "d'una [...] pronunciandovi un discorso filosofico su La morale del sentimento. Riprendendo le opere dei grandi moralisti francesi, da Montaigne a Mably, passando per Pascal, Madame de Lambert e Montesquieu, tesseva un entusiastico elogio della "sensibilità", "il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pietro Giannone
Girolamo Imbruglia
Autore dell’Istoria civile del regno di Napoli (1723) e del Triregno, pubblicato postumo perché requisito dal papato, Pietro Giannone morì in carcere nel 1748, vittima [...] dall’impasse giansenista e poté presentare come spinoziana la propria storia, nella quale risolveva l’ispirazione scettica di Michel de Montaigne e quella fideistica di Pascal. E difatti l’opera si concludeva con il capitolo Che ancor oggi fra le ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] -56, ma in quell'anno accadernico passò al magistero di Messina ainsegnare letteratura francese, tenendo un corso su Montaigne. Nel 1957 conseguì la libera docenza in storia della letteratura italiana moderna e contemporanea. L'incarico per questa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Filippo Vassalli
Giovanni Chiodi
Al di là dei cospicui contributi in campo romanistico e civilistico, Filippo Vassalli, per spessore culturale, rientra nel novero delle menti eccezionali capaci di rilevare [...] di Martial d’Auvergne, del 15° sec.). In questa operetta in realtà molto seria, che è stata paragonata ai saggi di Montaigne, sotto la superficie di una prosa ironica, tagliente, cristallina, in cui la vena satirica varroniana si sposava a un amaro ...
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D'ANCONA, Alessandro
Lucia Strappini
Nacque a Pisa il 20 febbr. 1'835 da Giuseppe e da Ester Della Ripa, in una famiglia israelita di origine pesarese colta e di tradizione liberale. Compì i suoi primi [...] (ibid. 1875), Le Odi di G. Parini (Firenze 1885). L'Italia alla fine del sec. XVI, giornale di viaggio di M. De Montaigne (Città di Castello 1889), Liriche di A. Manzoni (Firenze 1892), Carteggio di M. Amari (I-III, Pisa 1896-1907), Lettere di ...
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DE MONTE, Andrea
Fausto Parente
Nome cristiano di Josef Zarfati; altre grafie con cui il nome viene indicato (Del Monte; Dei Monti; Di Monte; Di Monti). anche in documenti contemporanei (ad esempio [...] 272; I. Elbogen-R. Gottheil, Joseph Zarfati, in Jewish Encycl., VII, New York-London 1907, pp. 273b-274a; M. Liber, Montaigne d Rome, in Rev. des études juives, LV (1908), pp. 113-116; K. Hoffmann, Ursprung und Anfangstätigkeit des ersten päpstlichen ...
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GIOVIO, Paolo
T. C. Price Zimmermann
– Nacque a Como da Luigi Zobio, notaio, di famiglia patrizia, ed Elisabetta Benzi. La data di nascita cui viene comunemente dato credito è il 21 apr. 1483, sebbene [...] Eichel-Loikine, La biographie face à la conquête: Cortes raconté par Jove et Thevet, in Bulletin de la Societé des amis de Montaigne, XXIX-XXXII (1992-93), pp. 95-113; F. Minonzio, Il paradigma scientifico del "De optima victus ratione" di P. G., in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini
Emma Giammattei
A quale titolo si possano comprendere tra i filosofi del Novecento personalità intellettuali versatili ed elusive come Giovanni Papini e Giuseppe [...] non intende che «philosopher c’est apprendre à mourir», come aveva stabilito uno degli instauratori europei del moralismo moderno, Montaigne; che pensiero, triste scienza e senilità vanno di pari passo; che la gioventù, insomma, non ha diritto di ...
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saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in Francia (spec. con gli Essais di Montaigne,...
scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente suddivisa in tre fasi o scuole: il pirronismo,...