Storico della filosofia italiano (Roma 1929 - ivi 2019). Professore emerito di Storia della filosofia presso l’università di Roma La Sapienza, si è occupato in particolare della storia del platonismo e [...] Principe di questo mondo. Il diavolo in Occidente (2013); Translatio linguarum. Traduzioni e storia della cultura (2016); Michel de Montaigne o della modernità (2016); Fra i miei libri (post., 2019); L'eros gastronomico (post., 2021). Ha anche curato ...
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GHINUCCI, Tommaso
Fabiano T. Fagliari Zeni Buchicchio
Non si conoscono con esattezza luogo e data di nascita di questo architetto di origine senese, figlio di Bartolomeo, a lungo attivo nel XVI secolo [...] e Bibl.: Marci Antonii, Ioannis Antonii et Gabrielis Flaminorum Carmina, a cura di F. Mancurti, Patavii 1743, pp. 39, 79; M. de Montaigne, Journal de voyage en Italie, par la Suisse et l'Allemagne, en 1580 et 1581, Rome-Paris 1774, pp. 366 s.; G ...
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Scrittore brasiliano, nato a Niterói il 26 gennaio 1917, morto a Rio de Janeiro il 28 gennaio 1997. Iniziò all'età di vent'anni la sua carriera di reporter e cronista per il Correio da Manhã. Tra il 1941 [...] cui l'autore affronta il tema dell'opposizione politica e della repressione poliziesca. Gli ultimi suoi romanzi, A expedição Montaigne (1982; trad. it. 1993), Concerto carioca (1985; trad. it. 1990), Memórias de Aldenham House (1989) e la conclusiva ...
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Scrittore francese (Parigi 1869 - ivi 1951). La sua prima formazione fu fortemente influenzata dall'ambiente familiare: il padre, il giurista Paul (1832-1880), apparteneva a famiglia di tradizioni calviniste; [...] , ecc.: Lettres à Angèle, 1900; Souvenirs de la cour d'assises, 1913; Dostoïevski, 1923; Incidences, 1924; Essai sur Montaigne, 1929; L'école des femmes, 1929; Interviews imaginaires, 1943; Thésée, 1946; Anthologie de la poésie française, 1949; Et ...
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Scrittore greco (Cheronea, Beozia, 50 d. C. - ivi dopo il 120). Studiò ad Atene presso il platonico Ammonio, e dopo alcuni viaggi tornò nella sua città, donde però si allontanò ripetutamente per incarichi [...] in lui i suoi modelli. La traduzione delle opere di P. fatta da I. Amyot (1559) fece testo presso i Francesi (Montaigne, Corneille, Racine) e, ritradotta, presso gli Inglesi (fino a Shakespeare). Nel sec. 18° si cercarono fra i personaggi di P. gli ...
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GRAZIANI, Nicola Antonio
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Civitanova Marche (e non a Macerata, come generalmente proposto), nella parrocchia di S. Paolo Apostolo, il 14 sett. 1726, da Francesco [...] fondo senza dubbio collegata a modelli di razionalismo illuministico (vi si intuisce tutta una certa letteratura francese, da Montaigne a Rousseau a Voltaire), non poteva non allarmare i censori ecclesiastici: infatti, con decreto 24 luglio 1767, l ...
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BARTOLI, Giuseppe
Luigi Moretti
Nacque a Padova il 27 febbr. 1717 da Bartolomeo e da Isabella Manzoni: i suoi studi procedettero dapprima stentatamente perché dovette lavorare nella bottega patema di [...] avevano procurato tante amarezze, collaborò (1774) all'edizione della parte italiana del Jurnal de vojage del '70 y Montaigne, proprio allora scoperto, e soprattutto si accostò alla politica, entrando in contatto con esponenti del pensiero radicale e ...
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ARICI, Cesare
Nicola Tanda
Di nobile famiglia, nato a Brescia il 2 luglio 1782 da Agostino e da Caterina Brozzoni, fu educato nella casa patema fino ai dieci anni, poi nell'Accademia, di S. Luigi, un [...] di Peleo e Teti, passi delle opere latine dei Petrarca, e lasciò incompiuta una traduzione dal francese degli Essais di Montaigne. Alla sua abilità d'imitatore e traduttore dei classici si deve anche la pubblicazione di quel volumetto intitolato Inni ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] das Studium der neuren Sprachen und Literaturen, CIV (1900), pp. 75 ss., 313 s.; CV (1901), pp. 60 s.; M. Ziino, C. e Montaigne, in Convivium, X (1938), pp. 56 ss.; M. Praz, Shakespeare, il C. e le "facezie",in Rivista italiana del dramma, IV (1914 ...
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Poeta inglese (Londra 1688 - Twickenham, Middlesex, 1744). Poeta tra i maggiori del suo tempo, nelle opere di P. lo spirito classico della poesia inglese giunse all'apice. Della poesia, che ha per argomento [...] prima parte di un progetto più vasto, è un'ambiziosa esposizione filosofica che trae in larga parte i proprî argomenti da Montaigne, Locke, Pascal e Shaftesbury. Di analoga ispirazione sono i quattro Moral essays in versi (1731-35). Ma il migliore ...
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saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in Francia (spec. con gli Essais di Montaigne,...
scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente suddivisa in tre fasi o scuole: il pirronismo,...