scetticismo Genericamente, l’atteggiamento di chi esclude la possibilità di una conoscenza assoluta delle cose e del raggiungimento della verità. In particolare, in filosofia, la dottrina delle diverse [...] scoperta del Nuovo Mondo) e dal progressivo disfacimento così della cultura come della civiltà cristiana medievale. Sulla linea di Montaigne, lo s. divenne con P. Charron critica acuta di ogni dogmatismo e fanatismo filosofico e religioso ed ebbe ...
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PASQUIER, Ètienne
Georges Bourgin
Giureconsulto e storico, nato il 7 aprile 1529 a Parigi, ivi morto il 31 agosto 1615. Studiò a Parigi, Tolosa, Bologna ed ebbe maestri il Hotman, il Balduin, il Cuiacio [...] Nel 1585 ebbe l'ufficio di avvocato generale alla corte dei conti. Deputato ai secondi stati di Blois (1588), strinse amicizia col Montaigne e seguì a Tours la parte del Parlamento rimasta fedele a Enrico III. Poi accompagnò Enrico IV a Parigi e da ...
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Scrittore e critico svizzero, nato a La Chaux-de-Fonds il 17 luglio 1901, morto a Roma il 3 maggio 1957. Studiò alla facoltà di lettere di Ginevra; alla Sorbona conseguì la licenza e il dottorato in lettere. [...] , 1948; G. Bernanos, 1949; Pascal par lui-même, 1952; Bernanos par lui-même, 1954). Ha pubblicato inoltre: Le naturalisme de Montaigne et autres essais, in collab. con E. Seillière (1938); H. Bergson, in collab. con P. Thévenaz (1943); La Quête du ...
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CORNACCHINI, Marco
Vittor Ivo Comparato
Figlio di Tommaso, medico di origine aretina che fu professore nell'università di Pisa nella seconda metà del sec. XVI. Non si conosce la data di nascita. Si [...] e in volgare. Nel 1573risulta tra i priori della città di Pisa. Quando, nel 1581, ricevette la visita di Montaigne, Tommaso doveva essere all'apice della notorietà ("le fameux Cornacchino"), come professore, come spirito arguto e come specialista in ...
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Storico della letteratura, dell'arte e filologo francese (Marsiglia 1932 - Parigi 2020). Dopo aver insegnato (1965-74) all'Univ. di Lilla e (1974-85) alla Sorbona (Paris IV), dal 1986 al 2002 [...] . it. 1990), in cui sono riu niti i suoi studi sul teatro di Corneille; La diplomatie de l'esprit: de Montaigne à La Fontaine (1994); Trois institutions littéraires (1994; trad. it. Il salotto, l'accademia, la lingua: tre istituzioni letterarie, 2001 ...
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Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] calvinismo altro non era che un esercizio di soggettivismo arbitrario. Nel 1580, la pubblicazione dei Saggi di Michel de Montaigne (1533-1592), che godettero di un'immensa fortuna, segna uno spostamento del dibattito. Nel saggio più lungo, l'Apologia ...
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Mamoulian, Rouben
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico georgiano, naturalizzato statunitense nel 1930, nato l'8 ottobre 1897 a Tiflis (od. Tbilisi) e morto a Los Angeles il 5 dicembre 1987. Figura [...] gli fu conferito dal Directors Guild of America il Griffith Award alla carriera.
Dopo aver compiuto gli studi al Lycée Montaigne di Parigi, M. frequentò corsi di criminologia e di teatro all'Università di Mosca. In quegli anni, ancora giovanissimo ...
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Gassendi (o Gassend), Pierre
Gassendi
(o Gassend), Pierre Filosofo e scienziato francese (Champtercier, Provenza, 1592 - Parigi 1655). Prof. di filosofia a Aix-en-Provence (1616-22), poi prevosto della [...] i motivi più tipici della tradizione umanistica e rinascimentale, G. accentua in partic. motivi scettici (vicini a Montaigne e Charron), combattendo l’ideale aristotelico di scienza come conoscenza delle essenze o cause. Questo tema costituisce un ...
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Nato a Melun il 30 ottobre 1513, morto il 6 febbraio 1593. Di famiglia povera, studiò a Parigi, si formò una solida cultura classica, insegnò greco e latino all'università di Bourges: quivi cominciò la [...] nella sua lingua con la dolcezza della Grecia che in francese con la grazia d'Amyot", e basti ricordare che il Montaigne si penetrò talmente dello stile d'Amyot, che inserì passi interi del Plutarco negli Essais e talora dimenticò di citarlo.
R ...
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CANINI, Girolamo
Gino Benzoni
Nacque ad Anghiari, nel 1551circa, dal nobile Gualtieri fratello dell'orientalista Angelo. Ebbe almeno due sorelle; una, Orsina, si sposò con Nicola Carrocci, l'altra, [...] , p. 91; P. Camerini, Annali dei Giunti, II, Firenze 1963, pp. 304 s., 336 s., 359 s., 394, 518 s.; M. de Montaigne, Saggi, a cura di F. Garavini, Milano 1966, p. 1549; E. L. Etter, Tacitus in der Geistesgeschichte des 16. und 17. Jahrhunderts, Basel ...
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saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in Francia (spec. con gli Essais di Montaigne,...
scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente suddivisa in tre fasi o scuole: il pirronismo,...