GIOVIO, Paolo
T. C. Price Zimmermann
– Nacque a Como da Luigi Zobio, notaio, di famiglia patrizia, ed Elisabetta Benzi. La data di nascita cui viene comunemente dato credito è il 21 apr. 1483, sebbene [...] Eichel-Loikine, La biographie face à la conquête: Cortes raconté par Jove et Thevet, in Bulletin de la Societé des amis de Montaigne, XXIX-XXXII (1992-93), pp. 95-113; F. Minonzio, Il paradigma scientifico del "De optima victus ratione" di P. G., in ...
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La fine della vita
Maurice A.M. De Wachter
(Consultant in Bioethics, Waterloo, Belgio)
Affrontare l'inevitabilità della morte, termine ultimo della vita, rappresenta da sempre una sfida per l'uomo. L'uomo [...] morire, in particolare sull' eutanasia e sul suicidio assistito, attingono alla tradizione sviluppata a partire dal 16° secolo da M.E. Montaigne, proseguita da D. Hume e più tardi da A. Schopenhauer e F.W. Nietzsche. Questi autori concordavano che la ...
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Giusnaturalismo e giuspositivismo
Norberto Bobbio
Origine della distinzione fra diritto naturale e diritto positivo
La storia del pensiero giuridico occidentale, dai Greci sino a oggi, è dominata dalla [...] 1706), uno scritto che può essere considerato come il manifesto della scuola, Barbeyrac, dopo aver citato un celebre passo di Montaigne che mette in dubbio il diritto naturale non essendovi legge naturale che non sia stata ignorata da una o più genti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Descartes è un filosofo tutto speciale, la cui biografia è intimamente legata alla sua filosofia [...] teorica e di sovversione sociale in un periodo storico lacerato da forti contraddizioni sociali e gravi conflitti politici. Montaigne testimone e interprete d’elezione del rilievo filosofico di questa cultura della prima modernità.
Difficoltà di una ...
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Conservatorismo
Noel O'Sullivan
Definizione di conservatorismo: il conservatorismo come difesa di una 'politica limitata'
Volendo dare una definizione di conservatorismo, possiamo attribuire a questo [...] l'idea generale all'origine di questo tipo di conservatorismo, secondo Oakeshott, si desume nella maniera migliore da pensatori come Montaigne, Pascal e Hume, la sua essenza politica è data da una concezione del ruolo del governo come artefice e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini
Emma Giammattei
A quale titolo si possano comprendere tra i filosofi del Novecento personalità intellettuali versatili ed elusive come Giovanni Papini e Giuseppe [...] non intende che «philosopher c’est apprendre à mourir», come aveva stabilito uno degli instauratori europei del moralismo moderno, Montaigne; che pensiero, triste scienza e senilità vanno di pari passo; che la gioventù, insomma, non ha diritto di ...
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Mario Marazziti
Pena di morte
Y no hai remedio
(Francisco Goya)
La lunga storia della pena capitale
di Verso l’abolizione
Il 18 dicembre 2007 la 62a Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, [...] intellettuali ‘organici’ sia cattolici sia protestanti.
Considerazioni sulla pena capitale si trovano in letterati e filosofi: Montaigne deplora la pratica e l’accanimento della tortura; Blaise Pascal, riflettendo sul relativismo delle leggi per cui ...
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FERRÉ, Gianfranco
Maria Natalina Trivisano
Nacque il 15 agosto 1944 a Legnano (Milano), primogenito di Luigi e di Andreina Morosi.
Nonostante le difficoltà del periodo di guerra, fu allevato in un ambiente [...] riottosa ad accettare di buon grado la scelta di lasciare la venerabile maison di Monsieur Dior, al n. 30 di Avenue Montaigne, nelle mani di «uno straniero, italiano per di più». La gioia di vivere espressa nello stile e la modernità della donna ...
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Anima
Giancarlo Movia
Marta Cristiani
Paolo Casini
Gianni Carchia
Lucio Pinkus
È il greco ἄνεμος, latino anima, il cui primo senso è "aria", poi "respiro, soffio", e, di qui, "principio vitale", [...] pensatori del tardo Seicento; eppure, la sua tesi si dimostra anzi di valido aiuto alla corrente scettico-fideista di M. E. Montaigne, P. Charron, B. Pascal, che pone l'accento sui limiti e sulla finitezza della ragione umana nei confronti degli ...
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Coscienza
Alberto Oliverio
Lucio Pinkus
Bruno Callieri
Gianna Gigliotti
Dal latino conscientia, derivato di conscire, "essere consapevole" (composto di cum, "con", e scire, "sapere, conoscere"), [...] istinti che canalizza i bisogni umani, e il comportamento risulta plasmabile: la coscienza morale, come già aveva detto Montaigne, è un prodotto dell'educazione. Diventa così costante la valutazione della coscienza morale ora come un giudizio su di ...
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saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in Francia (spec. con gli Essais di Montaigne,...
scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente suddivisa in tre fasi o scuole: il pirronismo,...