Catone l'Uticense
Mario Fubini
Marco Porcio C. (95 - 46 a.C.) è ricordato in If XIV 13-15, e in più luoghi del Convivio e della Monarchia (di cui si dirà più avanti); personaggio dei canti i e II del [...] eco nel Medioevo, si presentava a D. con l'aureola di una singolare esemplare grandezza, come si presenterà ancora al Montaigne che ne darà un giudizio non disforme da quello di D.: " Ce personnage là fut véritablement un patron que nature choisit ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Rene Descartes
Jean-Robert Armogathe
René Descartes
Una filosofia del soggetto
Una commedia di Pierre Corneille, Le menteur, rappresentata per la prima [...] autori suoi contemporanei, come Scipion Dupleix o Jean de Silhon, sono scritti ancora utilizzando lo stile di Michel Eyquem Montaigne, ricco di latinismi. Il francese del Discours de la méthode invece è caratterizzato da un nuovo stile: Descartes ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pietro Verri
Antonino De Francesco
Il profilo politico e culturale di Pietro Verri, il maggiore degli illuministi italiani, consente di leggere le modalità concrete mediante le quali le forze più vive [...] che gli avrebbero consentito di trasformare il proprio universo ideologico: Montesquieu, Voltaire, John Locke, Michel de Montaigne, Claude-Adrien Helvétius, gli economisti gli consentirono di ridefinire la propria identità alla luce di quel progetto ...
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FOSCARINI, Marco
Piero Del Negro
Nacque a Venezia il 4 febbr. 1696 (e non 1695, come affermano alcuni recenti biografi non considerando che il febbraio 1695 more veneto corrisponde al febbraio 1696 [...] le letture più o meno "avanzate", che avevano lasciato una traccia nella stessa Perfezione della Repubblica veneziana (Montaigne, Bayle), oppure erano state riprese e annotate in altri manoscritti (Pufendorf, Giannone). Pur senza abbandonare il solco ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Capolavoro del genere allegorico, il Roman de la Rose testimonia, già nella cronologia [...] e mutabile,
ha residenza certa, allora
Fortuna ha là la sua dimora.
Testo originale:
En haut, ou chief de la montaigne,
ou pendant, non pas en la plaigne,
menaçant toujourz trebuichance,
preste de receveir cheance,
descent la maison de Fortune;
si ...
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GALLINA, Gallo
Donatella Falchetti Pezzoli
Nacque a Cremona il 15 ott. 1796 da Giovanni, sarto, e da Anna Maria Galazzi. Iniziò lo studio del disegno presso Giovanni Beltrami e si trasferì in seguito [...] negli ultimi giorni di sua vita (1855); L'esilio di Maria de' Medici (1856); P.P. Rubens e sire Michel de Montaigne in Ferrara (1847), che rappresenta il drammatico incontro con T. Tasso durante la visita all'ospedale dei Pazzi, opera riprodotta dal ...
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STERNE, Laurence
Salvatore Rosati
Scrittore inglese, nato il 24 novembre 1713 a Clonmel (Irlanda meridionale), dove suo padre, che seguiva la carriera militare, si trovava momentaneamente destinato; [...] , con una lievità ed eleganza di passaggi, in cui si sente la familiarità dello S. con i Saggi del Montaigne. Cominciando a scrivere negli ultimi anni della sua vita, egli cercò sbocco alla lunga esperienza accumulata in un libro apparentemente ...
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A differenza dei comici professionisti del teatro (v. attori), i dilettanti sono attori che recitano per passione o diletto, senza proporsi scopi di lucro. Col nome di filodrammatici in Italia si sono [...] fissando a Parigi. La vita teatrale nei collegi seguita a svilupparsi, rinnovando attori-dilettanti e autori: tra i quali è Montaigne, che ha studiato a Bordeaux, e serberà i suoi successi di comico-dilettante tra i ricordi più cari. Lo sviluppo ...
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GUIZOT, François-Pierre-Guillaume
Uomo di stato e scrittore francese, nato a Nîmes il 4 ottobre 1787, morto a Val-Richer, presso Lisieux, il 12 ottobre 1874. Suo padre era stato ghigliottinato l'8 aprile [...] 'inglese; Guillaume (1833-1892) fu professore al Collège de France, e di lui fu pubblicato postumo un pregevole saggio su Montaigne (Parigi 1899).
Bibl.: Di grande importanza le varie raccolte delle sue lettere: Lettres de M. Guizot à sa famille et ...
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Gentile: Manzoni e Leopardi
Gaspare Polizzi
L’attenzione per l’opera di Giacomo Leopardi (1798-1837) e di Alessandro Manzoni (1785-1873) rimane costante in Gentile per tutta la vita. L’impegno critico [...] al di là dell’osservazione empirica e servono soltanto a dirci come Leopardi vedeva le cose. Differentemente da Michel Eyquem di Montaigne o da Blaise Pascal, «passione vera per la speculazione il Leopardi non ebbe mai», non conosceva la gran parte ...
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saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in Francia (spec. con gli Essais di Montaigne,...
scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente suddivisa in tre fasi o scuole: il pirronismo,...