L'arma è uno dei più antichi strumenti dell'uomo; si può teoricamente concepire che essa sia stata preceduta da utensili che non servivano per la lotta, quali sarebbero bastoni per abbattere la frutta, [...] 'invumerabilità sono tali stimoli, che ben pochi, fra gli uomini d'arme, possono od osano sottrarsi all'immane fatica. Il signore di Montaigne, che nei suoi Saggi ha trattato un po' di tutto, così parla di quello stato di cose: "S'il se veoid quelq ...
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RINASCIMENTO
Federico CHABOD
Gustavo GIOVANNONI
Pietro TOESCA
. I. - Il concetto di Rinascimento nasce si può dire a un parto con il correlativo concetto di Medioevo; nasce cioè in quanto alla media [...] fussero responsi di oracoli..." (Machiavelli), ai quali importava più il divenir "ingenieux et sçavants, que vigoreux et guerriers..." (Montaigne); e si diffuse, di fronte alla vita italiana, quello stato d'animo per cui il Commynes si estasiava di ...
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SCETTICISMO
Guido Calogero
. È, in generale, l'atteggiamento di chi, in ordine a un dato complesso di nozioni o addirittura alla totalità del conoscibile, assume un atteggiamento negativo, o limitandosi [...] con esso la loro insoddisfazione per la filosofia tradizionale che a teorizzare una filosofia della loro principalmente da Montaigne, Charron, Sanchez: per l'Italia può esser citato Gian Francesco Pico della Mirandola); e nella storia del pensiero ...
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DAVILA, Enrico Caterino
Gino Benzoni
Ultimogenito d'Antonio di Francesco e di Fiorenza di Giacomo Sinclitico, nacque a Piove di Sacco (prov. di Padova) il 30 ott. 1576.
Di ricca e influente nobiltà [...] d'Ossat, lo sventurato Barnabé Brisson, Scévole de Saint-Marthe. Avrebbe, sempre a suo dire, conosciuto pure Montaigne giudicandolo "più soldato che letterato", più "tinto" di cultura che autenticamente colto. Un'impressione limitativa - con tutta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’interpretazione del profilo intellettuale dell’Alberti è particolarmente controversa. [...] , preannuncia temi e toni della più importante letteratura moralistica moderna, da Erasmo a Bruno, da Rabelais a Montaigne, da Voltaire a Leopardi.
Nonostante sia difficile tracciare un’evoluzione diacronica coerente del suo pensiero e della sua ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] Noi di Prampolini, di cui fu condirettore. Nel giugno 1921 l'E. fu presente al Salon Dada organizzato presso la galleria Montaigne di Parigi; in quello stesso anno espose ad una mostra dadaista a tre presso la casa d'arte Bragaglia, con Cantarelli e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Balzac, Stendhal e Mérimée, sia pure in maniere alquanto diverse, sono i fautori [...] la storia e la letteratura: fra le sue letture giovanili ricordiamo il Don Chisciotte e il ciclo rabelaisiano, Ronsard e Montaigne, il teatro di Shakespeare e il Faust, opere di Rousseau, Chateaubriand, Lamartine e Musset, e alcuni poemi di Byron ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’epoca drammatica e convulsa delle guerre d’Italia, inaugurata nel 1494 dalla spedizione di Carlo [...] coscienza moderna, che comincia con il Rinascimento e, nell’arco del XVI secolo, trova due campioni straordinari quanto diversi in Montaigne e in Tasso: se il primo, dall’alto della torre del suo castello a Périgord, indaga attraverso se stesso l ...
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EMANUELLI, Enrico
Paola Paesano
Nacque a Novara il 17 apr. 1909 da Giovanni, agiato commerciante, e da Adele Viarana. Trascorse l'infanzia in collegio, presso i padri rosminiani di Stresa e vi concluse, [...] ed elogiativa insieme. Gli stessi autori ritornavano in Teatro personale (ibid. 1945), insieme coi moralisti francesi da Montaigne a La Rochefoucauld, da Pascal a Vauvenargues, a sostegno, di nuovo, della speculazione sulle passioni umane, sull ...
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Alberti, Leon Battista
Luigi Trenti
Letterato e architetto (Genova 1404 - Roma 1472). Data la scarsa e talora sotterranea diffusione nel tempo delle opere letterarie albertiane, rimaste manoscritte [...] .
Si è trattato, per es., di analisi ‘contrastive’ del pensiero etico-politico di Francesco Petrarca, Erasmo da Rotterdam e Michel de Montaigne, che, al di là di comuni radici, fanno risaltare il divario A.-M. nel quadro del progressivo sviluppo del ...
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saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in Francia (spec. con gli Essais di Montaigne,...
scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente suddivisa in tre fasi o scuole: il pirronismo,...