LA BRUYÈRE, Jean
Luigi Sorrento
Nacque a Parigi il 16 agosto 1645 e morì l'11 maggio 1696 a Versailles. Di famiglia borghese, studiò diritto e fu avvocato al parlamento; tesoriere delle finanze per [...] del suo paese, spirito che si perpetua dalla letteratura didattica della Francia medievale, giù giù fino ad Amyot, a Montaigne e oltre, per cui appaiono individualizzati ed espressi i caratteri generali dell'uomo. Tuffato nel clima storico della sua ...
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Indumento femminile destinato a stringere il seno e l'addome. Fu già conosciuto nella civiltà egea, quando le donne usarono come punto di sostegno delle vesti la vita, anziché le spalle. Come però fosse [...] presentare una vita snellissima e si ebbero persino i busti tutti di ferro. Né mancarono i critici ironici come Michele di Montaigne e le proibizioni governative, specie in Francia, dove la moda infierì alla fine del sec. XVI. Il famoso medico Paré ...
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TODERINI, Giambattista (Giovanni Battista, Giovan Battista)
Rolando Minuti
– Nacque a Venezia il 27 giugno 1728, terzogenito di quattro figli maschi, da Domenico Maria Toderini e da Anna Cestari.
Entrò [...] e la tradizione di pensiero critico dei «dittatori della sapienza» (p. 25) che dall’epicureismo, passando per Michel de Montaigne, Niccolò Machiavelli o Benedetto Spinoza, arrivava a Claude-Adrien Helvétius e Voltaire. L’opera proponeva peraltro un ...
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Machon, Louis
Jean-Pierre Cavaillé
Nato a Toul, in Lorena, nel 1603, intraprese la carriera ecclesiastica (fu canonico di Toul e poi arcidiacono di Port, nei pressi di Nancy); agente del cardinale Richelieu, [...] e diritto canonico, casuisti, teologi e autori moderni (di cui, secondo i casi, palesa o tace i nomi: Justus Lipsius, Montaigne, Pierre Charron, Hugo Grotius, François La Mothe Le Vayer, Blaise Pascal ecc.). L’Apologie è un mosaico di citazioni ...
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Scrittore greco (Cheronea, Beozia, 50 d. C. - ivi dopo il 120). Studiò ad Atene presso il platonico Ammonio, e dopo alcuni viaggi tornò nella sua città, donde però si allontanò ripetutamente per incarichi [...] in lui i suoi modelli. La traduzione delle opere di P. fatta da I. Amyot (1559) fece testo presso i Francesi (Montaigne, Corneille, Racine) e, ritradotta, presso gli Inglesi (fino a Shakespeare). Nel sec. 18° si cercarono fra i personaggi di P. gli ...
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ISTINTO (lat. instinctus)
Federico Raffaele
È il movente interno che provoca negli animali una complessa serie di movimenti e di azioni che servono a raggiungere uno scopo utile alla vita dell'animale [...] diversamente, in tempi più vicini ai nostri, opinarono B. Altum, e il gesuita E. Wasmann, ben noto entomologo.
Il Montaigne, invece, non esitò a concedere anche agli animali una certa dose d'intelligenza. Fra i naturalisti, A. Réaumur, pur ammettendo ...
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Scrittore, nato a Greenheys (Manchester) il 15 agosto 1785, e morto a Edimburgo l'8 dicembre 1859. Rimasto in tenera età orfano del padre, un commerciante che vantava discendenza da un'antica famiglia [...] In D. Q. troviamo portati a un estremo sviluppo gli aspetti del saggio quali si erano venuti fissando col Montaigne: la prominenza dell'individualità dell'autore, sempre presente col suo "io", l'abitudine della divagazione causata dal costante gioco ...
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PIACERE
Guido Calogero
. La considerazione filosofica della natura del piacere ha origini assai remote, e si può dire nasca, nel pensiero occidentale, insieme con le prime forme di riflessione circa [...] di un'insoddisfazione, che deve perciò essere non meno eterna): teoria la quale, variamente ripresa da Cardano, Montaigne, Locke, Magalotti, ha infine trovato la sua più caratteristica formulazione moderna nel Discorso sull'indole del piacere e ...
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Antropologia
Claude Lévi-Strauss
di Claude Lévi-Strauss
Antropologia
sommario: 1. Problemi di definizione; antropologia, etnologia, etnografia. 2. Excursus storico. 3. La collocazione dell'antropologia [...] rispetto verso culture diverse dalla nostra aveva ispirato la teoria del relativismo culturale, che ha la sua origine storica in Montaigne, e alla quale Boas e i suoi successori dovevano dare l'espressione più vigorosa nello stesso momento in cui le ...
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Il Rinascimento. L'impatto delle scoperte geografiche
Alberto Tenenti
L'impatto delle scoperte geografiche
I viaggi di esplorazione e di scoperta in cui s'impegnarono in modo più o meno sistematico [...] .
Assai più autolesionista come europeo e nettamente più critico risultò l'atteggiamento del grande moralista francese Michel de Montaigne. Per lui non soltanto gli Americani non erano affatto inferiori agli Europei, ma fra loro si scorgeva una ...
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saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in Francia (spec. con gli Essais di Montaigne,...
scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente suddivisa in tre fasi o scuole: il pirronismo,...