CAJUMI, Arrigo
Felice Del Beccaro
Nato, di famiglia modenese, a Torino il 22 ott. 1899 da Catullo e da Imelda Zironi, iniziò gli studi di ragioneria, avendo quali insegnanti di materie letterarie A. [...] alcune linee portanti, la prima delle quali, e certamente la più rilevante, è quella dei meniorialisti francesi da Montaigne a Courier con una spiccata preferenza per il Sei-Settecento (Talleniant des Réaux, Saint-Simon, Voltaire, Diderot) e ...
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massima
Nell’accezione generica, presente fin dall’antichità, giudizio, sia personale sia collettivo, proposto come norma generale o come regola di condotta, senza essere fondato su principi o dimostrazioni. [...] , emersi nella risoluzione di contenziosi); in riferimento alla risoluzione morale soggettiva la nozione di m. è presente nei Saggi di Montaigne (Dell’amicizia, I, 28) e nella terza parte del Discorso sul metodo (1637) di Descartes, ove, in attesa di ...
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Storico della filosofia italiano (Roma 1929 - ivi 2019). Professore emerito di Storia della filosofia presso l’università di Roma La Sapienza, si è occupato in particolare della storia del platonismo e [...] Principe di questo mondo. Il diavolo in Occidente (2013); Translatio linguarum. Traduzioni e storia della cultura (2016); Michel de Montaigne o della modernità (2016); Fra i miei libri (post., 2019); L'eros gastronomico (post., 2021). Ha anche curato ...
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È in origine l'atto dell'apprendere, e di riflesso anche l'atto dell'insegnare; ma il termine "disciplina" passò a significare a un tempo l'oggetto stesso dell'apprendere e dell'insegnare, quella che fu [...] pari energicamente contro la disciplina, più che severa, inumana in uso nelle scuole e nei collegi del loro tempo; e di Montaigne è celebre, fra i suoi saggi, quello sull'educazione dei giovani (libro I, cap. 25), dove si contrappone alla disciplina ...
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Città della Francia nord- orientale, capoluogo del dipartimento della Meuse; è situata in pittoresca posizione sull'Ornain, che scorre in una valle stretta e profonda i cui fianchi sono rivestiti di boschi [...] , come mostra l'uso frequente dei frontoni rovesciati. Il "collegio" ha una ricca disposizione che richiamò l'attenzione del Montaigne; certi motivi in uso al di là dei Vosgi ricordano lo stile dell'alsaziano Dietterli. Una famiglia di artisti, les ...
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HOOFT, Pieter Corneliszoon
Adriano H. Luijdjens
Poeta e storico olandese, nato il 16 marzo 1581 ad Amsterdam, morto a L'Aia il 24 maggío 1647. Era già socio della camera di retorica De Egelantier (La [...] 7 libri delle Historiën furono pubblicati postumi (1694).
Di carattere aristocratico, amico di Cartesio, ammiratore di Montaigne e della filosofia stoica, spiritualmente fuori del cristianesimo, il H. visse estraneo e ostile ai dissidî religiosi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il romanzo europeo del Settecento modifica la propria fisionomia rispetto alle convenzioni [...] , professione e confessione, saranno non meno lette dello stesso Viaggio del pellegrino e finiranno col diventare proprio quello che Montaigne paventava per i suoi saggi, cioè un libro da salotto, reputo necessario sentire un po’ il parere a turno ...
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civiltà e civilizzazione
Adriano Prosperi
Cultura, civiltà, identità
Cultura, civiltà, identità: tre termini dalle storie diverse e riferiti a contenuti diversi ma che nascono dalla volontà di definire [...] l’umanista savoiardo Sébastien Castellion, polemizzando contro il rogo di Serveto a Ginevra (De haereticis, 1554), sia Michel de Montaigne, riflettendo su di un incontro coi «selvaggi» del Brasile alla corte del re a Rouen, riconobbero la radice dell ...
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GHINUCCI, Tommaso
Fabiano T. Fagliari Zeni Buchicchio
Non si conoscono con esattezza luogo e data di nascita di questo architetto di origine senese, figlio di Bartolomeo, a lungo attivo nel XVI secolo [...] e Bibl.: Marci Antonii, Ioannis Antonii et Gabrielis Flaminorum Carmina, a cura di F. Mancurti, Patavii 1743, pp. 39, 79; M. de Montaigne, Journal de voyage en Italie, par la Suisse et l'Allemagne, en 1580 et 1581, Rome-Paris 1774, pp. 366 s.; G ...
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Andrés, Juan
Franco Arato
A., che italianizzò il nome di battesimo in Giovanni, nacque a Planes nell’antico regno di Valenza nel 1740 e morì a Roma nel 1817.
Gesuita, storico della letteratura e bibliotecario, [...] t., 1787, p. 345).
Infine nel quinto tomo, là dove affronta la filosofia morale, A. inserisce tra pagine dedicate a Montaigne, Charron e Bodin un rapido giudizio sulla qualità del M. pensatore. Prova a giustificare la presunta «iniquità delle massime ...
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saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in Francia (spec. con gli Essais di Montaigne,...
scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente suddivisa in tre fasi o scuole: il pirronismo,...