Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
All’alba del Seicento è Shakespeare, con la metafora del mondo come palcoscenico, a fornire [...] , finzioni e inganni, è necessario abbandonare la scena e cercare un rifugio il più lontano possibile dai luoghi pubblici: per Montaigne è la “torre dei libri” nella campagna del Périgord.
Inganno e triste passività segnano dunque in gran parte la ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] che riflette nei suoi giganti Pantagruel (1532) e Gargantua (1534) una fede incrollabile nelle capacità dell’uomo, M. de Montaigne, creatore dell’essai, che esprime l’assillo del dubbio e delle grandi domande sulla natura umana (Essais, 1580). Altri ...
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Scienziato e filosofo (Clermont, od. Clermont-Ferrand, 1623 - Parigi 1662). Il padre, Étienne (v.), magistrato e buon matematico, orientò Blaise, secondogenito, in un ambiente scientifico, quello del circolo [...] des premiers temps avec ceux d'aujourd'hui e particolarmente importante il famoso Entretien avec M. de Saci sur Épictète et Montaigne (scritto da N. Fontaine su indicazioni dello stesso P.), ove le due figure di pensatori sono prese a rappresentare i ...
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Scrittore francese (Parigi 1869 - ivi 1951). La sua prima formazione fu fortemente influenzata dall'ambiente familiare: il padre, il giurista Paul (1832-1880), apparteneva a famiglia di tradizioni calviniste; [...] , ecc.: Lettres à Angèle, 1900; Souvenirs de la cour d'assises, 1913; Dostoïevski, 1923; Incidences, 1924; Essai sur Montaigne, 1929; L'école des femmes, 1929; Interviews imaginaires, 1943; Thésée, 1946; Anthologie de la poésie française, 1949; Et ...
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Scrittore brasiliano (Niterói 1917 - Rio de Janeiro 1997). Iniziò all'età di vent'anni la sua carriera di reporter e cronista per il Correio da manhã; tra il 1941 e il 1947 visse a Londra, lavorando per [...] il corso del fiume Paraguay, in cui C. affronta il tema dell'opposizione politica e della repressione poliziesca; A expedição Montaigne (1982; trad. it. 1993); Concerto carioca (1985; trad. it. 1990); Memórias de Aldenham House (1989); la raccolta di ...
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MACHADO de ASSIS, Joaquim Maria
Carlos MAGALHAES de AZEREDO
Giuseppe ALPI
Scrittore brasiliano, nato il 21 giugno 1839 a Rio de Janeiro, morto ivi il 29 settembre 1908. Meticcio, nato di oscura famiglia, [...] sensibilità l'esempio di altri scrittori, suoi parenti spirituali, quali, oltre Luciano e Lucrezio, Shakespeare, Cervantes, Montaigne, Sterne, Leopardi, Schopenhauer, France; ma è stato notato giustamente come due fattori nuovi agissero sull'animo ...
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SERRA, Renato
Alfredo Grilli
Scrittore, nato a Cesena il 5 dicembre 1884, caduto sul Podgora il 20 luglio 1915, mentre guidava all'assalto la sua compagnia. Laureatosi in lettere nel 1904 a Bologna, [...] l'influenza crociana dei suoi anni giovanili, e pensare a quanto egli derivò dalla cultura francese, specialmente dal Montaigne, dal Sainte-Beuve e dal Taine.
Opere principali: Scritti critici: G. Pascoli, A. Beltramelli, Carducci e Croce, Firenze ...
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VARESE, Claudio
Anna Dolfi
Critico e saggista, nato a Sassari il 23 agosto 1909. Allievo e perfezionando della Scuola Normale Superiore di Pisa, ove si era laureato con A. Momigliano, di cui fu assistente [...] e all'intolleranza. Su un terreno suscettibile di stilkritic, di analisi della dimensione temporale, di acuta moralità alla Montaigne, non stupisce il costante ritorno di V. ai classici, proiettati ogni volta in quel paradigma di unitario e ...
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STOVIGLIE (fr. poterie, vaisselle; sp. ollería, vajilla; ted. Töpferware, Küchengeschirr; ingl. pots and pans)
Gaetano Ballardini
È l'insieme del vasellame per uso di tavola e di cucina. Benché la voce [...] l'opinione che le stoviglie di coccio fossero da preferirsi a quelle d'argento e di stagno, perché, come dice il Montaigne, "più gustevoli per lo mangiare" (v. piatto); e lo confermò poi l'Aldrovandi nel suo Museum metallicum (II, 1648, p. 236 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giurista, studioso delle relazioni politico-giuridiche inter nationes nel pieno svolgersi di quell'asperrimo periodo di conflitti che gli storici chiamano secolo di ferro (1550-1650), alla metà del quale [...] ingiusta o in ogni caso riprovevole; l'irenismo erasmiano è rigettato, così come la scettica sospensione del giudizio alla Montaigne.
Un filosofo forse può rinunciare alla formulazione di un giudizio, non un giurista – quanto meno un giurista del 15 ...
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saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in Francia (spec. con gli Essais di Montaigne,...
scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente suddivisa in tre fasi o scuole: il pirronismo,...