Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giordano Bruno
Michele Ciliberto
In seguito alla morte sul rogo, sull’opera di Giordano Bruno si è accumulata la densa polvere di una fortuna, e di un mito, che ha stravolto per un lungo periodo tratti [...] per afferrare il fondo della realtà.
È sempre complicato, e ambiguo, parlare di ‘tradizioni’ nazionali; ma Bruno e Montaigne appartengono a tradizioni diverse. A Bruno l’‘interiorità’ in quanto tale non interessa, così come non interessa a Niccolò ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra Seicento e Settecento si accende il dibattito sull’anima delle bestie, che affonda [...] una lunga tradizione di riflessioni sull’intelligenza degli animali, da Aristotele a Plinio, da Tommaso d’Aquino a Montaigne. La sua posizione conseguiva dal meccanicismo e dal dualismo della propria filosofia. Descartes distingueva la vita dalla ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà dell’Ottocento in Francia la reazione al positivismo si esprime [...] ogni analisi, lo spiritualismo di fine Ottocento ripropone un atteggiamento filosofico radicato nella filosofia francese sin da Montaigne, Cartesio, Malebranche e Pascal, che già all’inizio dell’Ottocento era stato rilanciato da François-Pierre Maine ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Periodizzazioni
Le periodizzazioni storiche cambiano a seconda delle discipline. Nelle arti [...] prima si cercava ancora di comporre un’armonia tra l’uomo, nuovo protagonista e il cosmo, ora (si veda lo scetticismo di Montaigne o l’equilibrio sorridente di Erasmo) l’uomo si misura da solo di fronte al mondo, sapendo che i suoi strumenti di ...
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Leviatano
Cosimo Perrotta
È il grande mostro di cui più volte parla la Bibbia. T. Hobbes chiamò così lo Stato politico (Leviathan, 1651), a significare il carattere di un dio mortale che domina i comportamenti [...] fondamentalmente negative, in nome di un comportamento guidato dalla ragione o dalla virtù. I moderni, da M.E. Montaigne a Hobbes, vogliono regolare razionalmente la tendenza a seguire le passioni, senza reprimerla. Come spiega A.O. Hirschman ...
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PARIGI (fr. Paris; A. T., 30-31)
Elio MIGLIORINI
Vittorio SOGNO
Léopold Albert CONSTANS
Georges BOURGIN
Pierre LAVEDAN
Stefano LA COLLA
Henry PRUNIERES
Giacomo ANTONINI
Walter MATURI
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Capitale [...] , sorsero nei secoli XIII e XIV un gran numero di collegi (Sorbona, Harcourt, Cluny-Navarre, Cardinal Lemoine, Val-des-Èoliers, Montaigne, ecc.). I corsi si tenevano in varî locali sparsi nelle vie poste tra la Senna e l'attuale Collège de France. Gl ...
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SHAKESPEARE, William
Mario PRAZ
Nacque a Stratford-on-Avon nell'aprile 1564; s'ignora la data precisa della nascita; si presume che questa precedesse di poco il battesimo, che avvenne il 26 aprile; [...] me by W. Hall who sayd it was once Will Shakesperes. T.N. 1682"), e una copia della versione di Florio dei Saggi di Montaigne (1603) al British Museum, che recava la firma "Willm??? Shakspere" già prima del 1780, data in cui fu rivelato per la prima ...
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Poeta e predicatore inglese, nato a Londra nel 1573, morto ivi il 31 marzo 1631. Appartenente a famiglia che al cattolicesimo aveva dato e continuava a dare zelatori e martiri, in un'epoca in cui trionfava [...] suicidio, opere entrambe improntate di quello scetticismo e di quel pessimismo proprî di un'età in cui l'influsso del Montaigne dominava. Per attrarre l'attenzione del re, scrisse due opere polemiche contro i cattolici, lo Pseudo-Martyr e il Conclave ...
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ALFIERI, Vittorio
Mario Fubini
Nacque in Asti il 16 genn. (non 17, come è detto nella Vita) 1749 da Antonio Alfieri e da Monica Maillard de Tournon: fu battezzato col nome dell'avo materno Vittorio [...] si erigono da pari a pari come con un rancore personale in una superba guerra, la congiunta efficacia di Plutarco e del Montaigne, dal quale ultimo sarebbe venuto al poeta il suo gusto dell’analisi morale, o l’aria di famiglia che accomunerebbe l’A ...
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ORSINI, Flavio
Federica Matteini
ORSINI, Flavio. – Nacque probabilmente a Napoli nel 1530, come si deduce dall’età attribuitagli da alcune fonti al momento della morte (Chacón, 1677; Cardella, 1793), [...] di Gravina 01; F. Sansovino, Historia di casa O., Venezia, Stagnini, 1565, parte I, c. 12, parte II, c. 6v; M.E. de Montaigne, Journal du voyage en Italie…, in Oeuvres complètes, a cura di A. Thibaudet - M. Rat, Paris 1962, p. 1325; A. Chacón, Vitae ...
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saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in Francia (spec. con gli Essais di Montaigne,...
scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente suddivisa in tre fasi o scuole: il pirronismo,...