TAFHA (῾Επτάπηγον; donde l'arabo Tabça, che sta alla base della forma ebraica)
B. Pugliese
Località della Palestina (Israele) sulla riva settentrionale del lago di Tiberiade. Fin dal IV sec. d. C. è [...] con i luoghi dove Gesù compì il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, e pronunciò il discorso della montagna. I resti di due chiese risalenti a quell'epoca, attestano l'antichità della tradizione.
La basilica della moltiplicazione dei ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Sud-Est asiatico
Janice Stargardt
Nicoletta Celli
Roberto Ciarla
Caratteri generali e aspetti strutturali
di Janice Stargardt
Nel Sud-Est asiatico il principale [...] rari casi in questo spazio veniva ricavata la cella del sacrario. La concezione religiosa e lo stile architettonico del tempio-montagna vennero introdotti nel Sud-Est asiatico a partire dal V-VI sec. d.C. Successivamente all'VIII secolo, un certo ...
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Vedi PALMA di Montechiaro dell'anno: 1963 - 1996
PALMA di Montechiaro
G. Caputo
Piccola città in provincia di Agrigento posta sopra un largo terrazzo del monte Pizzillo, a 3 km dal mare, sulla via naturale [...] Le alture intorno, spesso forate di tombe a forno, delimitano la conca e lasciano largamente aperto il passaggio al mare fra Montagna e Balate o Gibildolce; verso Naro il passo settentrionale si insinua fra Pitrasi e Galla ad O di Pizzillo. Proprio a ...
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Vedi PETRA dell'anno: 1965 - 1996
PETRA (Πέτρα)
M. Avi-Yonah
Centro nella Transgiordania meridionale, in origine capitale del regno nabateo e della provincia romana di Arabia; dagli Arabi era chiamata [...] ), e molti rilievi su obelischi dedicati a Dushara, con iscrizioni relative. Di grande interesse sono alcuni luoghi di culto trovati sulla montagna Zibb el-Atuf e en-Nimr. Il primo presenta due obelischi tagliati dalla roccia, a 30 m l'uno dall'altro ...
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DELMINIUM (Delminium, Δελμίνιον)
G. Novak
Oggi Županjac su Duvanjsko Polje, in Erzegovina (Jugoslavia).
Nota come la città principale dei Dalmati, specialmente per il grave assedio e il suo incendio [...] . e di P. Cornelio Scipione Nasica, che aveva conquistato Delminium. In quel tempo D. occupava un'altura sul fianco della montagna Lib dove se ne vedono le rovine. Al principio dell'èra volgare, probabilmente dopo la insurrezione di Batone, il centro ...
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LIEDENA o LIEDANA
I. Baldassarre
Località della Hispania Tarraconensis (Navarra), dove gli scavi condotti dal 1942 al 1947, hanno messo completamente in luce una grande villa romana già scoperta nel [...] posizione dominante sul fiume Irati di fronte al luogo in cui il fiume stesso esce da una fenditura della montagna. Non è facile seguirne il processo costruttivo attraverso i successivi ampliamenti che, tuttavia, sembrano essere stati sempre fedeli ...
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POENINUS (Phoeninus-Pvoninus)
A. Gallina
Divinità celtica, venerata dalle popolazioni dei Nantuati, Veragri e Seduni come dio protettore del valico del Gran San Bernardo (Liv., xxi, 38, 9). Dopo la conquista [...] a far parte del pantheon dell'urbe, con il nome di Iuppiter Poeninus; restò inalterato, però, il suo carattere di dio della montagna, al quale erano offerti sacrifici pro itu et pro reditu.
Nella zona detta Plan de Joux o Plan de Iupiter (m 2473 s ...
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Rilievo (2873 m) delle Alpi Marittime francesi. Costituisce un singolare monumento preistorico, con circa 38.000 figure incise nei massi e nella superficie di rocce levigate dai ghiacciai, a 1900-2700 [...] aggiogati all’aratro o isolati, che inducono a riconoscere negli autori una popolazione agropastorale. Si è supposta l’esistenza di un culto naturalistico legato alla montagna, iniziato alla fine del Neolitico e perdurato fino all’Età del Ferro. ...
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ENLIL (sumerico en-líl "signore del vento"; nel dialetto emesal mu-ul-líl)
G. Garbini
Divinità principale della città sumerica di Nippur, divenne il dio più importante dei Sumeri. Passato nel pantheon [...] -kur-ra "re delle terre"). Centro del culto di E. era Nippur, ove sorgeva il suo tempio più famoso (é-kur "casa della montagna"); più tardi E. fu venerato in tutta la Mesopotamia, specialmente nella città di Assur, dove un suo tempio (é-ám-kur-kur-ra ...
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Sciliar (ted. Schlern) Gruppo delle Alpi Dolomitiche (2563 m), in prov. di Bolzano. Consta di un imponente dosso di natura calcarea, che si stacca a NO del Catinaccio e domina gli altipiani di Castelrotto, [...] Hallstatt-La Tène. La stazione di Terra Rossa era un accampamento di pastori, quella di Monte Castello era probabilmente sede di un culto naturalistico della montagna (resti di focolari, con abbondanti reperti ossei di capre, bovini ecc.). ...
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montagna
s. f. [lat. pop. *montania, agg. femm., der. di mons montis «monte»]. – 1. a. In geografia fisica, rilievo di età geologica almeno terziaria, di altezza superiore a 600-700 m sul livello del mare, avente forme arrotondate e altitudine...
montagnoso
montagnóso agg. [lat. tardo montaniōsus]. – Che è ricco di montagne; che ha aspetto di montagna: paese m., regione m.; terreno montagnoso (più com. montuoso); un aereo militare sovietico era costretto ad atterrare in un non precisato...