Vedi VENAFRO dell'anno: 1973 - 1997
VENAFRO (Venafrurn, Οὐὲξαϕρον)
A. La Regina
Centro di origine sannitica e importante città romana, situata nella valle del Volturno ove il fiume forma un'ampia ansa [...] , la terza, verso Teano, era spostata oltre la metà, a N. Sul quarto lato la città si addossava direttamente alla montagna.
L'esistenza della cinta muraria romana è documentata epigraficamente (C.I.L., x, 4876, ove è menzionato un IIvir urbis ...
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DE ANTONIO, Iacopo, detto Iacobello
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio di Antonello da Messina e Giovanna Colummella, fu a sua volta pittore. Non si hanno notizie di lui prima di quel testamento del padre, [...] Bergamo rivelano una familiarità - che va un po' oltre Antonello - con gli sviluppi della pittura veneta e particolarmente con il Montagna, a sua volta debitore nei confronti di Antonello. Ne viene conferma non solo all'qvvia ipotesi che il D. avesse ...
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Vedi APOLLONIA. - 1 dell'anno: 1958 - 1973
APOLLONIA. - 1° (v. vol. i, p. 480)
T. Ivanov
La città antica corrisponde all'attuale città bulgara Sozopol sulla costa occidentale di Ponto Eusino (Mar Nero). [...] insieme con la loro forma per fusione, databili all'inizio dell'Età del Ferro della Tracia. Dei giacimenti di rame si trovano anche nella montagna Strangià, situata a S di Apollonia.
Alla fine del sec. V o al principio del sec. IV a. C. la città di A ...
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DONDOLI, Giacomo
Enrico Guzzo
Figlio di Paolo, nacque probabilmente a Verona in una data oscillante, in base a due documenti inediti, fra il 1636 e il 1656 (questa seconda data è più probabile); infatti [...] veronese dovette essere irrilevante. Unica segnalazione è quella del Lanceni (Divertimento pittorico..., 1720), che in San Rocco di Montagna (paese confuso dallo Zannandreis, 1831-34, con la chiesa di S. Rocco a Montagnana, Padova) ricorda una ...
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CAVALLERI, Vittorio
Antonio Pandolfelli
Nacque a Torino il 16 febbr. 1860 da Gioacchino e da Felicita Angelino in una famiglia piccolo-borghese che lo avviò agli studi commerciali collocandolo poi come [...] G. Giani e G. Manzone (I. Cremona, in Emporium, LXXXIII[1936], p. 156) e, nel 1938, anno della morte, alla Mostra della montagna. Egli fu anche autore di soggetti religiosi e, nel 1898, partecipò all'Esposizione d'arte sacra di Torino con una Veduta ...
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Stato federale dell’America Meridionale, confinante a E con la Guyana, a S con il Brasile e a O con la Colombia; a N si affaccia sul Mar Caribico e in piccola parte sull’Oceano Atlantico, a E dell’isola [...] catene andine sono coperti da foreste che si differenziano secondo l’altitudine, e da praterie d’alta montagna sulle sommità.
La fauna è quella tipica della regione zoogeografica neotropicale, con scimmie platirrine, chirotteri, roditori, maldentati ...
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Terreno, per lo più cinto da muro, steccato o cancellata, coltivato a piante ornamentali e fiorifere, destinato a ricreazione e passeggio.
Architettura
Celebri g. dell’antichità furono i g. pensili di [...] si coltivano specie di piante di cui si deve saggiare l’acclimazione. Il g. alpino, dove si coltivano piante d’alta montagna; situato a varia altezza nelle Alpi svizzere, francesi e italiane e nei Pirenei; i primi g. alpini, privati o dipendenti da ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] il telegiornale, Roma-Torino, Rai-Nuova ERI, 1991.
T. Mann, Der Zauberberg, Berlin, S. Fischer, 1924 (trad. it. La montagna incantata, Milano, Mondadori, 1965).
E.-J. Marey, Le mouvement, Paris, Masson, 1894 (rist. Paris, Jacqueline Chambon, 1994).
C ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mesoamerica
Mario Sartor
Claude-François Baudez
Caratteri generali
di Mario Sartor
Le espressioni architettoniche più antiche risalgono agli Olmechi (Periodo Preclassico) [...] Albán venne costruita durante il periodo Monte Albán II (150 a.C. - 200 d.C.) sulla sommità di una montagna livellata attraverso operazioni di terrazzamento effettuate su una superficie di 300 × 200 m. La piazza venne delimitata sui quattro lati ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] più o meno equivalenti. Alcuni non sono che il ricordo di un luogo di culto, quale Idàios, Diktàios, dalla montagna e dalla grotta cretese, Kithairònios, Anchèsmios, dal monte Anchesmo, Lykàios, Dodonàios. Altri illustrano un particolare aspetto, una ...
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montagna
s. f. [lat. pop. *montania, agg. femm., der. di mons montis «monte»]. – 1. a. In geografia fisica, rilievo di età geologica almeno terziaria, di altezza superiore a 600-700 m sul livello del mare, avente forme arrotondate e altitudine...
montagnoso
montagnóso agg. [lat. tardo montaniōsus]. – Che è ricco di montagne; che ha aspetto di montagna: paese m., regione m.; terreno montagnoso (più com. montuoso); un aereo militare sovietico era costretto ad atterrare in un non precisato...