monte
mónte [Lat. mons montis] [GFS] Nella geografia fisica, nome generico dei rilievi montuosi che siano più alti delle colline (convenz., più alti di circa 1000 m). ◆ [GFS] Brezza di m.: nella meteorologia, [...] il vento che nelle regioni montuose soffia dai m. dopo il tramonto, quando, per effetto del raffreddamento delle cime montuose e dei versanti, l'aria si appesantisce, scivola lungo i pendii e defluisce ...
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MONTMAJOUR
Y. Esquieu
(lat. Mons Maior)
Località della Francia meridionale (dip. Bouches-du-Rhône) nota per l'omonima abbazia. Posta a km 4 a N-E di Arles, M. si trova oggi su una collina sovrastante [...] la piana del Rodano; nel Medioevo era un isolotto roccioso che emergeva da una zona paludosa.Le prime tracce di una presenza monastica a M. possono essere fatte risalire intorno alla metà del sec. 10°, ...
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MONTMORILLON
D. Paris-Poulain
(Mons Maurilionis nei docc. medievali)
Località della Francia centro-occidentale, posta a km 18 a S di Saint-Savin nella regione del Poitou (dip. Vienne).Sviluppatosi intorno [...] a un borgo fortificato fatto costruire nel corso del sec. 11°, il sito comprendeva una serie di fondazioni religiose sorte dopo il 1107 per volere di Roberto di Puy e passate nel 1113 sotto la protezione ...
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Musicista belga (n. probabilmente a Mons 1408 circa - m. Anversa 1491). Maestro dei cori alla cattedrale di Anversa, compose musiche sacre e profane di nobile ispirazione. Fu considerato tra le massime [...] autorità musicali del tempo ...
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Uomo politico (Givet, Ardenne, 1753 - Mons 1838). Ostile al regime austriaco di Giuseppe II e per questo imprigionato, fu liberato dalla rivoluzione del Brabante del 1790 e divenne presidente del Congresso [...] nazionale, poi (1802-13) deputato al Corpo legislativo; dopo il 1815 fu membro degli Stati generali dei Paesi Bassi; nel 1830 caldeggiò la separazione del Belgio, e divenne deputato al Congresso nazionale ...
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Scrittore belga di lingua francese (Ghlin, Mons, 1869 - Bruxelles 1952). Entrato giovanissimo nella lotta politica, fu nel 1920 tra i fondatori del Partito comunista belga, dal quale fu espulso nel 1928 [...] con l'accusa di trockismo. Esordì come poeta sotto l'influenza di È. Verhaeren (L'enfant qui fut deçu, 1913), passando in seguito a poemi carichi di lirismo rivoluzionario (La guerre des hommes, 1920; ...
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Romanziere francese, nato a Mons-en-Baroeul, dip. del Nord, il 24 marzo 1926.
Ha pubblicato Passage de Milan (1954); L'emploi du temps (1957); La modification (1957, Prix Théophraste-Renaudot; tr. it., [...] Milano 1959); Le génie du lieu (1958). Sono romanzi dalla rapida azione narrativa: una notte in uno stabile urbano, un viaggio da Parigi a Roma. La tecnica di B. si distingue da quella degli altri esponenti ...
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Monviso (Monte Viso)
Adolfo Cecilia
Il Mons Vesulus dei Romani è la più alta cima delle Alpi Cozie; fa parte del massiccio montuoso omonimo, che si estende sulla dorsale alpina principale. Ai suoi piedi, [...] nel Piano del Re, sono le sorgenti del Po. La zona di origine del Po è ricordata in Pd VI 51 come l'alpestre rocce, Po, di che tu labi: le rocce alpine dalle quali il Po discende veloce.
Altra citazione ...
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Regione del Belgio posta a SO di Mons, fino alla frontiera francese. È l’area tradizionale e più antica della produzione carbonifera belga; numerose perciò le agglomerazioni minerarie. Industrie chimiche, [...] del vetro e delle ceramiche ...
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Oggi Poggio Sant'Angelo, altura isolata che domina la città di Licata, sulla destra del fiume Salso (Imera merid.). Questo colle su cui, secondo la tradizione, l'alaride costruì una fortezza e su cui più tardi sorse Falaride, è famoso per due grandi battaglie ivi combattute.
La prima fu la battaglia terrestre del giugno 310 a. C., in cui il tiranno di Siracusa, Agatocle, venne disfatto dai Cartaginesi. ...
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algoretica (algor-etica, algorEtica) s. f. Indagine sui problemi etici collegati all’utilizzo dell’intelligenza artificiale e, in particolare, degli strumenti che si basano sugli algoritmi. ♦ Ma perché il Vaticano si occupa di Intelligenza Artificiale?...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...