AHURA MAZDĀH ("sapiente signore"; più tardi Ōrmazd, Ōrmuzd)
Divinità principale del pantheon persiano in epoca achemènide, considerato creatore dell'universo, benefattore di tutti i viventi e legislatore [...] supremo del mondo fisico e di quello morale, A. M. fu il risultato della riforma in senso monoteistico, voluta da Zaratustra. Egli fu il dio ufficiale della corte achemènide, al quale Dario I attribuiva i propri successi politici e militari e con il ...
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Scienza egizia. Il contesto storico
Jan Assmann
Il contesto storico
La cultura dell'Antico Egitto nasce contemporaneamente al regno dei faraoni e allo sviluppo della scrittura geroglifica. Sin dall'inizio [...] è abolita, i suoi templi sono chiusi, i suoi culti sono proibiti; al suo posto è istituito il culto esclusivo e dunque monoteistico di un nuovo dio, Aton (disco solare). Dopo la morte di Akhenaton la nuova religione sarà anch'essa ben presto abolita ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La formazione dell'impero bizantino
Antonio Carile
La formazione dell’impero bizantino
Il processo di trasformazione dell’Impero romano nell’Impero romano orientale, [...] . Gli storici a questo proposito si sono chiesti se la formazione degli imperi universali abbia favorito il processo monoteistico o se il monoteismo abbia favorito le concentrazioni politiche sovranazionali (Fowden 1993). I ceti dirigenti romani e ...
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monoteistico
monoteìstico agg. (pl. m. -ci). – Del monoteismo o dei monoteisti: culto m.; dottrina m.; le grandi religioni m., il giudaismo, il cristianesimo, l’islamismo.
monoteista
s. m. e f. [der. di monoteismo] (pl. m. -i). – Seguace di una religione monoteistica. Anche come agg., con lo stesso sign. di monoteistico: concezione, fede monoteista.