Il 313: Costantino e i cristiani
Harold A. Drake
Quando Costantino descrive la propria conversione al vescovo Eusebio di Cesarea, molti anni dopo i fatti, egli la identifica come un evento decisivo, [...] identifica lo Stato con le divinità tradizionali, mentre nell’accordo di Milano Costantino e Licinio usano solo espressioni vagamente monoteistiche, come «la Divinità suprema» e l’ancor più audace «qualunque divinità vi è nella sede del cielo». Ancor ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] e del male per decreto (proveniente) da lui".
Il concetto di Dio nel Corano e nella teologia posteriore è rigidamente monoteistico nel senso giudaico; non v'ha posto per la Trinità cristiana, che il Corano stesso qualifica politeismo, tanto più che ...
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SIRIA
Aldo SESTINI
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Giuseppe FURLANI
Arnaldo MOMIGLIANO
Pietro ROMANELLI
Guillaume DE JERPHANION
F. Lor. F. G. *
(A. T., 88-89 e 91).
Sommario: Nome e limiti [...] Siria, che era tutto un fervore di fedi, le più diverse e le più particolaristiche, ma tutte sostanzialmente indirizzate al concetto monoteistico della divinità. Sono noti i grandi santuarî di Baal ad Eliopoli e a Doliche, del Sole a Emesa, della dea ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] , che è alla base dei dualismi religiosi. Quando Schmidt è risalito, attraverso la sintesi dei dati etnologici, a questo modello monoteistico primordiale, si pone per lui il problema della stessa genesi dell'idea di Dio, e accoglie l'ipotesi di una ...
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Costantino nella storiografia tedesca del Novecento
Christian R. Raschle
Considerando a posteriori la ricerca su Costantino nel Novecento, si può affermare che, sulla scia della rappresentazione epocale [...] si rivolge risolutamente contro la separazione tra norme in ambito religioso e norme in ambito politico. Gli aspetti monoteistico-universalistici del cristianesimo, del resto, non si presentano solo nel conflitto con i culti tradizionali, ma anche in ...
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L’editto di Milano
Origine e sviluppo di un dibattito
Paolo Siniscalco
La questione costantiniana presenta, ieri come oggi, un grandissimo interesse, poiché costituisce un banco in special modo idoneo [...] I. Marrou, De la connaisance historique, Paris 1959, p. 68.
93 Si pensi al sogno e alla preghiera di timbro monoteistico, di cui parla Lattanzio nel De mortibus persecutorum a proposito della battaglia di Tzirallum, che vale a Licinio la vittoria in ...
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Induismo
Jan C. Heesterman
Introduzione
'Induismo' è un termine moderno e per di più di origine straniera (britannica). Esso deriva dal nome del fiume Indo che gli antichi Persiani attribuivano alla [...] al 1912 capitale dell'India britannica. Qui Ram Mohan Roy fondò nel 1828 il Brāhma Samāj per diffondere un credo monoteistico che affermava l'autorità delle Upaniṣad. Più importante per diffusione e numero di aderenti fu l'Ārya Samāj (ancora attivo ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] al culto dei morti: i taricheuti (imbalsamatori) e i paraschisti (specializzati nell'apertura dei cadaveri da imbalsamare). Il culto monoteistico ebraico, data la presenza di una grande quantità di Israeliti in Alessandria e in Egitto, fin dai primi ...
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monoteistico
monoteìstico agg. (pl. m. -ci). – Del monoteismo o dei monoteisti: culto m.; dottrina m.; le grandi religioni m., il giudaismo, il cristianesimo, l’islamismo.
monoteista
s. m. e f. [der. di monoteismo] (pl. m. -i). – Seguace di una religione monoteistica. Anche come agg., con lo stesso sign. di monoteistico: concezione, fede monoteista.