TRAIANO (M. Ulpius Traianus)
Roberto PARIBENI
Mario PELAEZ
Imperatore romano dalla fine dell'anno 97 all'agosto del 117. Marco Ulpio, Traiano era nato nell'anno 53 nel municipio di Italica nella provincia [...] vi era stimolato da spinte estranee di malumore popolare, da sommosse, ecc. L'impero era giunto a tollerare anche il principio monoteistico e perciò la negazione del culto di Roma e d'Augusto, ma lo tollerava se appoggiato a una nazionalità, come il ...
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Nuovi diritti e globalizzazione
Danilo Zolo
La nozione di nuovi diritti
L’espressione nuovi diritti o nuovi diritti umani è di uso recente. Denota, sia pure al di fuori di una tassonomia rigorosa, i [...] che nella qualità morale o dignità della persona. Si tratta di un universalismo etico-metafisico che risente della tradizione monoteistica dell’ebraismo e del cristianesimo: c’è un solo Dio, creatore del mondo e legislatore supremo. A questo monismo ...
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CASTELLI, David
Fausto Parente
Nacque a Livorno il 30 dic. 1836 da Abramo Isacco e da Rachele De Medina. Il padre, un avvocato, era figlio di Samuele Castello, figlio, a sua volta, di Abramo Isacco [...] (“Giobbe non era un abitante della Palestina... era certo un Terachide di quelli che avevano conservato il culto antico monoteistico proprio di quelle genti, senza che fosse stato ampliato e modificato dalla legge mosaica...”, pp. 549 s.) mostrano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bonaventura da Bagnoregio
Gian Carlo Garfagnini
Ministro generale dell’ordine dei frati minori, Bonaventura è noto, oltre che per la sua statura intellettuale di teologo e mistico, anche come una sorta [...] sarebbe potuto fondare filosoficamente la vita politica su quattro ‘funzioni’ progressivamente implicantisi, ossia il culto monoteistico, la derivazione delle leggi politiche (positive) dalla legge naturale, la delimitazione dell’esercizio del potere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] infinitamente più alto d’ogni sua personale ambizione o interesse; e poi la dipendenza di questo suo messaggio monoteistico dalle due grandi religioni del Vicino Oriente storicamente precedenti e condizionanti quella del Profeta d’Arabia (Maometto e ...
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MEDICINA
Arturo CASTIGLIONI
Alessandro MESSEA
Giangiacomo PERRANDO
Nicola LEOTTA
Adalberto PAZZINI
Raffaele CORSO
Giuseppe VIDONI
. Ogni tentativo di rimediare con le proprie forze o con l'aiuto [...] vie del pensiero medico di quei popoli presso i quali gli Ebrei vissero in esilio. Rimane però fondamentale il concetto monoteistico che domina tutto lo svolgimento del pensiero medico presso gli Ebrei, secondo il quale la medicina è da considerarsi ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] platonica' di Proclo. Tradotta due volte in siriaco, quest'opera potrebbe aver contribuito a influenzare in senso monoteistico l'interpretazione delle fonti neoplatoniche a disposizione dei traduttori arabi intorno all'anno 800. Per contro, la ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] restituita da Lattanzio.
34 Lact., mort. pers. 52,3.
35 Cfr. Lact., inst. I 11,50: nell’«aureum […] ac pium saeculum» regna monoteistica «iustitia»; fondamentale l’excursus in V 5,9-6,13, in partic. 6,6-8.
36 Cfr. Lact., inst. I 13,15.
37 Cfr ...
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Feudalesimo
Giovanni Tabacco
Premessa
Il linguaggio relativo al feudalesimo è di origine rigorosamente giuridica, ma ha avuto tali sviluppi semantici nella cultura moderna che le definizioni e le riflessioni [...] dell'imperialismo arabo da un mondo tribale internamente aggressivo e deviato verso orizzonti sconfinati dall'incontro con l'universalismo monoteistico di matrice ebraico-cristiana. Qualche aspetto comune vi è pure con la vicenda di Kiev, dove l ...
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Persecuzioni e tolleranza cristiana e pagana
Arnaldo Marcone
I rapporti tra la Chiesa cristiana e lo Stato romano sono complessi. Si devono tuttavia evitare le semplificazioni.
Non è corretto, infatti, [...] obblighi che lo vincolano al sistema tetrarchico, sembra che le sue preferenze vadano a una religione solare di tipo monoteistico che, tra l’altro, meglio si concilia con una monarchia fondata sul principio dinastico34. Questo nuovo orientamento ha ...
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monoteistico
monoteìstico agg. (pl. m. -ci). – Del monoteismo o dei monoteisti: culto m.; dottrina m.; le grandi religioni m., il giudaismo, il cristianesimo, l’islamismo.
monoteista
s. m. e f. [der. di monoteismo] (pl. m. -i). – Seguace di una religione monoteistica. Anche come agg., con lo stesso sign. di monoteistico: concezione, fede monoteista.