Letterato indiano (sec. 17º) e studioso di sanscrito, seguace del misticismo lingaita, ovvero di un induismo monoteistico ortodosso incentrato sul dio Śiva e sul simulacro fallico, liṅga, simbolo della [...] potenza attiva nell'universo. A lui si deve una delle più famose opere canaresi, Rājaśekharavilāsa ("I trastulli di Rājaśekhara"), composta nel 1657 in stile campū, misto di prosa e versi ...
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(o Tanri) Nome altaico (con varianti tengri, tergeri, tingir ecc.) con il quale Mongoli e Turco-Tatari indicano la divinità e contemporaneamente il cielo. T. non è tale da potersi considerare una divinità [...] alle cose umane; il suo carattere elevatissimo ha reso possibile sia la sua integrazione nelle religioni monoteistiche (cristianesimo, manicheismo, islam) insediatesi fra i Turco-Mongoli, sia la convinzione in osservatori stranieri che fosse ...
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PARSISMO
. È il nome dato modernamente alla religione di Zarathustra (v. zoroastrismo), professata dai Parsi (v.), che continuano, con grande attaccamento e fedeltà, la tradizione dello zoroastrismo [...] quale esso fu praticato e inteso in Persia sotto i Sassanidi.
I Parsi insistono sul carattere affatto monoteistico della loro religione, e, contro i polemisti cristiani e musulmani, negano che Zarathustra abbia predicato il dualismo. Essi respingono ...
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AHURA MAZDĀH ("sapiente signore"; più tardi Ōrmazd, Ōrmuzd)
Divinità principale del pantheon persiano in epoca achemènide, considerato creatore dell'universo, benefattore di tutti i viventi e legislatore [...] supremo del mondo fisico e di quello morale, A. M. fu il risultato della riforma in senso monoteistico, voluta da Zaratustra. Egli fu il dio ufficiale della corte achemènide, al quale Dario I attribuiva i propri successi politici e militari e con il ...
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La credenza in un dio solo, propria delle religioni che si chiamano appunto monoteistiche. Queste sono, nell’ordine cronologico della loro formazione: il giudaismo, il cristianesimo e l’islamismo, tra [...] cui esiste anche un evidente nesso genetico, in quanto il secondo è sorto dal primo, mentre il terzo presuppone entrambi. Monoteistico è anche lo zoroastrismo (mazdeismo, parsismo) che si è formato in seno e in contrapposizione all’antico politeismo ...
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TAGORE, Rabindranath
Ambrogio BALLINI
Poeta, drammaturgo, musicista, pensatore, nato a Calcutta il 6 maggio 1861.
La famiglia cui egli appartiene va considerata fra le più notevoli per ricchezza e liberalità [...] in Dio), fondata nel 1828 da Raja Rammohun Roy (morto nel 1833), congregazione diretta a conciliare il principio monoteistico del Cristianesimo e dell'Islamismo con le più antiche dottrine panteistiche delle Upaniṣad e a purificare l'Induismo da ...
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ZOROASTRISMO
Gherardo Gnoli
(XXXV, p. 1022)
Gli studi sullo z. hanno compiuto notevoli progressi negli ultimi cinquant'anni grazie, soprattutto, all'approfondimento della ricerca filologica e storica. [...] da uno sviluppo storico quale quello rappresentato anche da R. Pettazzoni: un periodo iniziale contraddistinto dall'insegnamento monoteistico e dualistico di Zarathustra; un periodo più o meno immediatamente successivo di compromesso e di 'sintesi ...
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La civilta islamica: scienze della vita. La professione medica
Hans Hinrich Biesterfeldt
La professione medica
L'educazione e l'etica medica nel mondo islamico furono influenzate in modo rilevante dalla [...] religiosi, popolari e magici.
I medici musulmani trasmisero il giuramento ippocratico (con alcune interessanti modifiche di carattere monoteistico), La legge e il Testamento ascritto a Ippocrate. La legge elogia la medicina come la più nobile di ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] che hanno il compito di presiedere a tutte le altre6.
Un caso interessante di pietà personale con forti venature monoteistiche è offerto dal filosofo medioplatonico Apuleio. Al suo tipico monoteismo filosofico, secondo cui esiste un unus deus al di ...
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Luigi Luzzatti e Venezia
Paolo Pecorari
La doppia nascita
A Venezia Luigi Luzzatti nasce, si potrebbe dire, due volte, anagraficamente e culturalmente: anagraficamente, il 1° marzo 1841, nell’antico [...] non all’analisi scritturale e all’elaborazione teologica», e altresì propenso a ridurre «al minimo» il nucleo dottrinale monoteistico desumibile dalla Torà(4). Nello stesso periodo Luzzatti si lega di salda amicizia con Enrico Castelnuovo (poi suo ...
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monoteistico
monoteìstico agg. (pl. m. -ci). – Del monoteismo o dei monoteisti: culto m.; dottrina m.; le grandi religioni m., il giudaismo, il cristianesimo, l’islamismo.
monoteista
s. m. e f. [der. di monoteismo] (pl. m. -i). – Seguace di una religione monoteistica. Anche come agg., con lo stesso sign. di monoteistico: concezione, fede monoteista.