Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] restituita da Lattanzio.
34 Lact., mort. pers. 52,3.
35 Cfr. Lact., inst. I 11,50: nell’«aureum […] ac pium saeculum» regna monoteistica «iustitia»; fondamentale l’excursus in V 5,9-6,13, in partic. 6,6-8.
36 Cfr. Lact., inst. I 13,15.
37 Cfr ...
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SIKH
Luigi SUALI
. Comunità religiosa e politico-militare dell'India settentrionale (Panjab), che conta oggi ancora circa tre milioni di seguaci. La fondò Nānak (1469-1538), riformatore religioso che, [...] in solitudine e in meditazione, prese a predicare un suo verbo con cui si proponeva di unire Hindù e Musulmani in una fede monoteistica. Viaggiò nell'India, nel Kashmir, nel Turkestan, e sarebbe stato anche in Russia e alla Mecca. Si devono a lui gl ...
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. E nello zoroastrismo (v.) la divinità malefica, lo spirito del male, in contrapposizione ad Ohrmazd, divinità suprema e spirito del bene. Nelle Gāthā, che sono le parti più antiche dell'Avestā (v.) e [...] le personificazioni delle creature di lui.
I moderni seguaci dello zoroastrismo (v. parsi), i quali insistono sulla natura monoteistica della religione mazdaica, riportandosi alla fase gāthica della dottrina, non vedono in Ahriman niente più che una ...
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Religione del popolo ebraico e insieme della sua cultura. Il termine è usato dagli studiosi per definire l'ebraismo a partire dal 6° sec. a.C., cioè dal tempo dell'esilio babilonese e della restaurazione [...] g. si può usare più propriamente a partire dalla distruzione del secondo tempio nel 70 d.C.
Il monoteismo
L'idea monoteistica, con la conseguente condanna di ogni forma di idolatria, è un fondamento permanente della cultura religiosa ebraica. La ...
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(vedico Mitra-, avestico Mithra-) Divinità indoiranica associata con Varuna; insieme rappresentano i due aspetti, diurno e notturno, del cielo e due aspetti dell’ordine umano e cosmico: Varuna punisce [...] yazata «venerabili», non un dio; ma nomi di feste e residui di miti dimostrano che, anteriormente alla riforma monoteistica di Zaratustra, M. era un dio importante nella religione iranica e tale rimaneva nella fede popolare nonostante il monoteismo ...
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MARDUK (ideogramma amar-ud; Ma-ruduk, Mar-du-ku; ebraico Mĕrodak)
G. Garbini
Dio della città di Babilonia, assurto a capo dal pantheon mesopotamico a partire dal XVIII sec, a. C.
Divinità in origine [...] divinità, iniziato da Hammurapi (1728-1686 a. C.) e proseguito dai suoi successori, fu accompagnato da una notevole tendenza monoteistica; il culto di M. raggiunse la massima diffusione nel periodo neo-babilonese (VII-VI sec. a. C.). Il conseguimento ...
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Filologo e archeologo tedesco nato a Marburgo il 10 marzo 1771, morto il 16 febbraio 1858 a Heidelberg dove fu per quasi 45 anni professore di filologia e storia antica. La più famosa delle sue opere, [...] greca e in generale del fenomeno della religione nel mondo antico in un remoto, originario stadio di fede monoteistica che assunse poi aspetto politeistico per l'insegnamento sacerdotale, rivestente la primitiva rivelazione di simboli e miti. Da ...
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Fondatore della religione islamica (La Mecca 570 circa - Medina 632). È considerato dai musulmani il sigillo dei profeti, cioè colui che ha concluso il ciclo della rivelazione iniziata da Adamo. M., figura [...] matrimonio con la ricca vedova Khadīgia. Dal politeismo patrio, attraverso una profonda crisi spirituale, passò a una ferma fede monoteistica, che cominciò a predicare intorno all'età di 40 anni (610 circa) tra i suoi concittadini: questi mostrarono ...
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Teoria filosofica che nell’interpretare gli eventi del mondo naturale e il corso della storia umana assume la materia come unico principio esplicativo.
La filosofia greca
All’interno delle mitologie antichissime [...] è il concetto dell’intelligenza ordinatrice, commisto alle più svariate proiezioni antropomorfe prima della rigorosa formulazione monoteistica degli Ebrei. Controversa resterà invece, nel sincretismo di racconto mosaico e sistemi filosofici greci, la ...
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Forza che si immagina regolare in modo imprevedibile le vicende umane, senza che la volontà degli uomini possa nulla contro di essa, e il complesso delle vicende e delle condizioni materiali e morali che [...] anche nelle civiltà superiori, dove il loro prestigio, a volte combattuto, proviene dalla loro antichità. Persino nella religione monoteistica dell’antico ebraismo sopravvive questa forma di mantica: gli ūrīm e i tummīm che il sommo sacerdote porta ...
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monoteistico
monoteìstico agg. (pl. m. -ci). – Del monoteismo o dei monoteisti: culto m.; dottrina m.; le grandi religioni m., il giudaismo, il cristianesimo, l’islamismo.
monoteista
s. m. e f. [der. di monoteismo] (pl. m. -i). – Seguace di una religione monoteistica. Anche come agg., con lo stesso sign. di monoteistico: concezione, fede monoteista.