È il nome di due personaggi del sec. IV, padre e figlio, il secondo dei quali ha particolare importanza nella storia del pensiero cristiano.
Ma nemmeno Apollinare il Vecchio è insignificante. Nativo di [...] correnti ereticali che devono risolvere lo stesso problema, ma impostato in una maniera diversa (come conciliare il monoteismo con l'affermazione della divinità del Cristo) e sono quindi eresie tanto trinitarie quanto cristologiche. Con il quarto ...
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Profeta ebreo, il terzo nell'ordine dei Profeti minori, che fiorì verso il 750 a. C.
Nella Volgata latina e nelle versioni italiane della Bibbia s'incontrano due altri uomini dello stesso nome: il padre [...] si riflette sui secoli precedenti sino alle prime origini del popolo d'Israele e al Pentateuco che ne è il codice. Il monoteismo iahvistico, A. non ha bisogno di provarlo: egli lo trova già stabilito, lo presuppone. Ma con energia proclama, che Jahvè ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Niccolò Cusano, esponente di spicco dell’umanesimo europeo, è generalmente noto per la sua [...] nel De pace fidei aveva formulato e proposto la visione di una religione unitaria in grado di comporre le tre forme di monoteismo, muore nell’adempimento di questo compito l’11 agosto 1464 a Todi.
Dotta ignoranza e congetture
Con il concetto di dotta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero di Comte, sia sul piano epistemologico sia nelle sue connessioni politico-sociali, [...] per cui si passa dal feticismo (che considera animati tutti i fenomeni della natura) al politeismo e infine al monoteismo, che fa dipendere tutto da un unico principio. Il secondo stadio è quello metafisico (considerato intermedio, di passaggio): in ...
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Il termine parasintetico si riferisce a parole formate col simultaneo combinarsi a una base di un prefisso e di un suffisso (o di un processo di ➔ conversione), ove non esiste una parola contenente o solo [...] è accidentale (decespugliatore, deospedalizzazione, disassamento, imbiellaggio, riforestazione, scoccolatura);
(b) nomi astratti (bipartitismo, interclassismo, monoteismo), in cui il prefisso o l’elemento iniziale con valore numerale si riferiscono ...
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PEPE DIAZ, Luigi
Federica De Rosa
PEPE DIAZ, Luigi. – Nacque a Napoli il 25 settembre 1909 da Augusto Pepe e Flora Diaz. La madre, di origine spagnola e maestra elementare come il padre, era cugina [...] editrice, la Pepe Diaz, e pubblicò per la prima volta in Italia l’ultimo libro di Freud, Mosè e il monoteismo, con traduzione di Arrigo Ballardini e introduzione di Cesare Musatti.
Ritiratosi a vita privata – intanto, nel 1951, finita la relazione ...
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HUME, David
Guido Calogero
Filosofo, storico ed economista inglese, nato a Edimburgo il 26 aprile 1711, ivi morto il 25 agosto 1776. Dopo avere trascorso i primi anni della sua vita nella proprietà [...] , combattendo l'idea, illuministica di un'originaria religione razionale di natura, dimostra la priorità del politeismo rispetto al monoteismo e cerca di chiarirne la genesi in funzione di esigenze pratiche e sentimentali dell'uomo: saggio che ebbe ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] anche per tutto lo svolgimento del pensiero politico, morale e teologico del '600. Attivissimo propagatore del monoteismo razionalistico antitrinitario è il famoso Giorgio Biandrata, medico di Stefano Báthory, fondatore dell'unitarismo transilvano. A ...
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. L'Avestā è il complesso dei testi religiosi dello zoroastrismo (v.). Il nome è riduzione del pahlavico apastāk, il cui significato dev'essere stato quello di "ciò che è posto, ciò che è stabilito", quindi [...] e la conoscenza di essa è quasi presupposta nell'ascoltatore. Tuttavia se ne può desumere l'immagine complessiva di quel monoteismo nel quale esistono i germi della contrapposizione dello spirito malvagio allo spirito buono e del dualismo del mondo ...
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. Nome dato, per la prima volta dal Bleek nel 1862, in base a criterî linguistici, ai popoli che occupano quasi tutta l'Africa negra a sud del Golfo di Guinea e dei grandi laghi equatoriali (v. la tavola [...] , p. 89 e segg.; C. W. Hobley, Bantu Beliefs and Magic, Londra 1922; R. Pettazzoni, Dio: Formazione e sviluppo del monoteismo, I: L'essere celeste nelle credenze dei popoli primitivi, Roma 1922; C. Meinhof, Der Gottesbegriff der Bantu, in Allgemeine ...
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monoteismo
s. m. [comp. di mono- e gr. ϑεός «dio»]. – Ogni sistema religioso che ammette l’esistenza di un solo dio, contrapposto a politeismo (v. anche enoteismo).
monoteista
s. m. e f. [der. di monoteismo] (pl. m. -i). – Seguace di una religione monoteistica. Anche come agg., con lo stesso sign. di monoteistico: concezione, fede monoteista.