BASTIANI (Sebastiani), Lazzaro
Edoardo Arslan
Figlio di Iacopo, è noto a Venezia nel 1449 con la qualifica di pittore e si suppone nato non dopo il 1430. Nel 1460 s'impegna a dipingere una pala per [...] , datata al 1490, sono sensibili un ulteriore allungamento delle figure, influenze vivarinesche nei panni, la solita impeccabile monotonia prospettica, qualche ricordo di Carpaccio e, insomma, un progressivo inaridirsi del gusto. Che il telero con l ...
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BARCA, Pietro Antonio
Rossana Bossaglia
Milanese, se ne ignora la data di nascita. La prima notizia della sua attività è relativa al progetto per le Nuove Carceri (o Palazzo di giustizia) di Milano [...] di S. Lazzaro, ed esecutore della facciata di S. Angelo, da taluni antichi autori riferita al Seregni: opera, questa, assai greve e monotona, benché non priva di dignità. Nel 1631 era pagato per lavori nella chiesa di S. Romano. L da escludere, come ...
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BORBONE, Alfonso di, conte di Caserta
Ruggero Moscati
Nato nel palazzo reale di Caserta il 28 marzo 1841, terzogenito di Ferdinando II re delle Due Sicilie e di Maria Teresa d'Asburgo, fu avviato fin [...] per assumere quelle di infante di Spagna, occupava nella corte, non ritornò più a Madrid. La sua vita trascorse monotona nella villetta Maria Teresa a Cannes, confortata dai sereni affetti familiari e dalla compagnia di pochi amici fidati. Dopo la ...
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DIZIANI, Giuseppe
Sergio Claut
Figlio primogenito di Gaspare e di Angela Feltrin, nacque a Venezia il 12 giugno 1732. Pittore come il padre, figura negli elenchi della fraglia dei pittori dal 1761 al [...] Settecento: impianti scenografici e teatrali, colorismo acceso e spiccatamente decorativo, sorretto da una pennellata salda e monotona, decisamente remota dagli insegnamenti paterni.
Fonti e Bibl.: P. Zani, Enc. metodica critico-ragionata delle belle ...
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BETTI, Sigismondo
Ennio Poleggi
Fiorentino, visse fra il 1720 e il 1765- Molto operoso, è certamente una personalità di poco rilievo nella già languente vita pittorica fiorentina. Scarse le notizie [...] non tanto l'ambiguità, quanto l'impersonalità dello stile dei Betti. Negli affreschi si trova sia la correttezza un po' monotona della composizione, che è il suo tributo alla tradizione secentesca, sia la fretta e la maniera della scuola dandinesca ...
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GIORDANO da Giano
Luigi Canetti
Nacque intorno al 1195 nel piccolo centro di Giano (attuale Giano dell'Umbria), una cinquantina di chilometri a sud di Perugia.
La sua data di nascita si deduce sulla [...] la menzione di quell'ufficio.
Nonostante la sua narrazione, sia pur con estrema laconicità e quasi stanca e monotona registrazione degli eventi rispetto alla densità e singolarità degli episodi ricordati per i primi anni della missione, prosegua ...
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MARVASI, Diomede
Fiorenza Tarozzi
MARVASI, Diomede. – Nacque il 13 ag. 1827 a Casalnuovo (oggi Cittanova), presso Reggio Calabria, da Tommaso e da Gerolama Guzzo; appartenne a un’agiata famiglia borghese [...] », che avrebbe dovuto condurlo in America, il M. si fermò invece a Malta. La vita nell’isola gli apparve subito triste e monotona e neppure l’arrivo di De Sanctis, esule anch’egli, alleviò il disagio del M. che chiese agli amici di adoperarsi per ...
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D'AFFLISIO, Elisabetta
Roberta Ascarelli
Nacque intorno al 1715 da Alessandro, in una famiglia di attori probabilmente di origine napoletana.
Napoletano è infatti il primo D'Afflisio di cui ci è giunta [...] di interprete è contraddittorio: nei Mémoires critica duramente la sua interpretazione della Fondazione di Venezia che giudica falsa, monotona e affettata; nella prefazione al XIV tomo delle Commedie è invece più cauto: "giovane spiritosissima, che ...
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VIDUA, Carlo
Rosa Necchi
Carlo Domenico Fabrizio Giuseppe Maria Vidua, conte di Conzano, nacque a Casale Monferrato il 28 febbraio 1785 da Pio Gerolamo e da Marianna Gambera. Ebbe una sorella minore, [...] si portò quindi a Genova, Pisa, Livorno (ove conobbe e frequentò Gaetano Poggiali), Firenze e Roma. Refrattario alla monotona vita di provincia e alle possibilità di carriera normalmente offerte a un giovane del suo ceto sociale, nel 1812 meditò ...
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BADA, Giovanni Battista
Mario Quattrucci
Nacque nel Trevigiano, a Portobuffolé, nella seconda metà del sec. XVIII; in gioventù si dedicò allo studio della matematica, come testimonia un suo trattato [...] modesto, ché le favole si rivelano nel complesso rimaneggiamenti di quelle classiche e la satira si restringe alla ripetizione monotona di una tenue morale piccolo-borghese; meglio si fa apprezzare il B. in taluni felici bozzetti di vita popolana ...
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monotonia
monotonìa s. f. [dal gr. μονοτονία; v. monotono]. – Carattere di ciò che è monotono, di ciò che ha tono o cadenza uniforme: la m. di una cantilena, di una canzone; la pioggia cade con m.; le operazioni si ripetevano tutte uguali,...
piatto1
piatto1 agg. [lat. *plattus, dal gr. πλατύς «largo»; nel sign. 5, è tratto da appiattare, che a sua volta è un der. dell’agg. piatto]. – 1. a. Di un tratto di terra, o d’altra superficie, o di un corpo, di un oggetto, che si estendono...