DIZIANI, Giuseppe
Sergio Claut
Figlio primogenito di Gaspare e di Angela Feltrin, nacque a Venezia il 12 giugno 1732. Pittore come il padre, figura negli elenchi della fraglia dei pittori dal 1761 al [...] Settecento: impianti scenografici e teatrali, colorismo acceso e spiccatamente decorativo, sorretto da una pennellata salda e monotona, decisamente remota dagli insegnamenti paterni.
Fonti e Bibl.: P. Zani, Enc. metodica critico-ragionata delle belle ...
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BETTI, Sigismondo
Ennio Poleggi
Fiorentino, visse fra il 1720 e il 1765- Molto operoso, è certamente una personalità di poco rilievo nella già languente vita pittorica fiorentina. Scarse le notizie [...] non tanto l'ambiguità, quanto l'impersonalità dello stile dei Betti. Negli affreschi si trova sia la correttezza un po' monotona della composizione, che è il suo tributo alla tradizione secentesca, sia la fretta e la maniera della scuola dandinesca ...
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Lebesgue, integrale di
Lebesgue, integrale di in analisi, definizione di integrale di una funzione rispetto alla misura di Lebesgue, che rappresenta un cambio di prospettiva rispetto a quella secondo [...] Lebesgue: se
q.o. in E ed esiste g(x) integrabile in E, tale che |ƒn(x)| ≤ g(x) in E, allora
3) convergenza monotona di Beppo Levi: se
q.o. in E, con {ƒn(x)} non decrescente, e se la successione degli integrali
è limitata, allora ƒ(x) risulta ...
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Nacque d'una nobile famiglia anglosassone nel 735, nel regno di Northumbria, e ancora fanciullo fu inviato alla scuola di York, allora di gran nome per la saggia direzione dell'arcivescovo e per l'insegnamento [...] stato. Alcuino non era un grammatico pedantesco, anzi da vero anglosassone congiungeva il rigore didattico, spesso d'un'inflessibilità quasi monotona, con la facezia fiorita e con l'arguzia elegante, di che rallegrava la mensa di Carlo. Ma nel 790 ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. La ceramica etrusca
Marina Micozzi
Fernando Gilotta
Maria Antonietta Rizzo
La ceramica etrusco-geometrica
di Marina Micozzi
Intorno alla metà dell’VIII sec. [...] 580 a.C. ca.). Questa, caratterizzata da un enorme incremento quantitativo, appare refrattaria alle innovazioni e attestata sulla monotona ripetizione di fregi zoomorfi. Tale produzione di massa si coagula in due principali cicli, delle Olpai (dalla ...
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Vedi APULI, Vasi dell'anno: 1958 - 1994
ÀPULI, Vasi
A. Stenico
Sotto questa denominazione è compresa la produzione di ceramica dipinta di tradizione tecnica e stilistica greca, soprattutto attica, che [...] Toronto, quello di Taranto 2996, il Gruppo delle Amphorae, il Gruppo di Copenaghen e il Gruppo di Lecce 866. Nella monotona uniformità stilistica e di soggetti di questa produzione fa eccezione il Pittore della Lampas, che, pur collegato al Gruppo di ...
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GIORDANO da Giano
Luigi Canetti
Nacque intorno al 1195 nel piccolo centro di Giano (attuale Giano dell'Umbria), una cinquantina di chilometri a sud di Perugia.
La sua data di nascita si deduce sulla [...] la menzione di quell'ufficio.
Nonostante la sua narrazione, sia pur con estrema laconicità e quasi stanca e monotona registrazione degli eventi rispetto alla densità e singolarità degli episodi ricordati per i primi anni della missione, prosegua ...
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Vedi LUCANI, Vasi dell'anno: 1961 - 1995
LUCANI, Vasi
A. D. Trendall
Il termine vasi l. dovrebbe riferirsi ai vasi a figure rosse fabbricati nella provincia di Lucania durante il IV sec. a. C.; la mancanza [...] un poco più tardi. È interessante notare che tutti i pittori sembrano conformarsi a uno stesso schema con la stessa monotona ripetizione di un numero limitato di figure tipiche, e che i loro stili individuali mostrano tutti lo stesso declino nel ...
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MARVASI, Diomede
Fiorenza Tarozzi
MARVASI, Diomede. – Nacque il 13 ag. 1827 a Casalnuovo (oggi Cittanova), presso Reggio Calabria, da Tommaso e da Gerolama Guzzo; appartenne a un’agiata famiglia borghese [...] », che avrebbe dovuto condurlo in America, il M. si fermò invece a Malta. La vita nell’isola gli apparve subito triste e monotona e neppure l’arrivo di De Sanctis, esule anch’egli, alleviò il disagio del M. che chiese agli amici di adoperarsi per ...
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D'AFFLISIO, Elisabetta
Roberta Ascarelli
Nacque intorno al 1715 da Alessandro, in una famiglia di attori probabilmente di origine napoletana.
Napoletano è infatti il primo D'Afflisio di cui ci è giunta [...] di interprete è contraddittorio: nei Mémoires critica duramente la sua interpretazione della Fondazione di Venezia che giudica falsa, monotona e affettata; nella prefazione al XIV tomo delle Commedie è invece più cauto: "giovane spiritosissima, che ...
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monotonia
monotonìa s. f. [dal gr. μονοτονία; v. monotono]. – Carattere di ciò che è monotono, di ciò che ha tono o cadenza uniforme: la m. di una cantilena, di una canzone; la pioggia cade con m.; le operazioni si ripetevano tutte uguali,...
piatto1
piatto1 agg. [lat. *plattus, dal gr. πλατύς «largo»; nel sign. 5, è tratto da appiattare, che a sua volta è un der. dell’agg. piatto]. – 1. a. Di un tratto di terra, o d’altra superficie, o di un corpo, di un oggetto, che si estendono...