(fr. Provence) Regione storica della Francia sud-orientale, che non costituisce un’unità geografica, ma si scinde in regioni diverse per natura del suolo e morfologia; si possono distinguere in essa tre [...] . La diversità dei terreni che si affacciano sul Mediterraneo si rispecchia nella natura della costa, che, piatta e monotona dove la Crau e la Camargue si affacciano sul mare, cambia improvvisamente aspetto quando subentrano gli antichi massicci e ...
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Uomo di lettere e d'armi, nato a Firenze nel 1511 da Marcello Virgilio, celebre letterato anch'esso. Partecipò con onore alla difesa del 1530 contro l'esercito imperiale-pontificio, poi compié i suoi studî [...] di Firenze con gli avvenimenti generali d'Europa. La narrazione, che non indulge ai lenocinî dell'arte, non è tuttavia né monotona né pesante.
Bibl.: G. B. Adriani, Istoria de' suoi tempi, Firenze 1583; A. Bartoli, Scritti rari di G. B. Adriani e ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La teoria della misura
Maurice Sion
La teoria della misura
Con la nozione matematica di misura si vogliono analizzare concetti che si riferiscono [...] lavoro concernente non la teoria della misura ma un problema sulle frazioni continue. Egli fece notare che una funzione f monotona sulla retta reale può essere interpretata come una distribuzione di massa ponendo che f(b)−f(a) rappresenti la quantità ...
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IRVING, Sir Henry
Salvatore Rosati
Attore inglese, nato a Keinton-Mandeville (Somerset) il 6 febbraio 1838, morto a Bradford il 13 ottobre 1905. Mutò in quello di Henry Irving il suo nome di John Brodribb. [...] fu il primo attore inglese insignito del cavalierato. Abilissimo inscenatore, fu, nella recitazione, non privo di difetti (voce monotona, eccesso di gesti, ecc.) e interprete molto personale. A questo soprattutto son dovute le discussioni che suscitò ...
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ZUCCARELLI, Francesco
Odoardo Hillyer Giglioli
Pittore e incisore. Nacque a Pitigliano nel 1702, morì a Firenze nel 1788. Fu scolaro a Firenze di Paolo Aresi e a Roma di G. M. Monaldi e P. Nelli. Viaggiò [...] raccolte degli Uffizî e del British Museum a Londra. Come incisore rivelò scarsa originalità e una tecnica convenzionale e monotona riproducendo opere d'altri. Ricorderemo un'acquaforte da un dipinto di Giovanni Mannozzi da San Giovanni del 1730 ...
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Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le Correzioni, i conservatori delle leggi
Marco Bellabarba
Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le " Correzioni ", i " conservatori delle leggi [...] culturali appropriate, aveva bisogno di imporre idee e comportamenti che sapessero toccare la vita stessa - quella reale, monotona e lontana - dei propri sudditi. L'impianto repentino dei "luoghi di scrittura", dalle cancellerie agli uffici, ai ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il romanzo spagnolo vive nel Seicento il momento di massimo fulgore. Nel quadro [...] de Vega, è avido di storie avventurose, complicate e galanti che gli consentano di trascendere una piatta e monotona quotidianità, stuzzicando magari un certo desiderio di ascesa sociale.
Schiacciato sotto il peso dell’angusto aristotelismo sopra ...
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FRAH Gruppo di oasi nel Deserto Libico, a SO. di el-Baḥariyyah e a NO. di ed-Dākhlah, distante circa 160 km. dalla prima e 170 dalla seconda. Il nome alluderebbe al gorgogliare delle sorgenti; gli antichi [...] m. La superficie della depressione, generalmente coperta di sabbia mobile e in parte di vere e proprie dune, è piuttosto monotona, rotta solo da alcune colline isolate di forma conica, distribuite sul lato occidentale presso le scarpate, dalle quali ...
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RUBRUQUIS (o di Rubruck), Guglielmo de
Carlo Errera
Viaggiatore del sec. XIII, nato a Rubrouck, piccola località fiamminga dell'estremo territorio settentrionale francese presso le sorgenti dell'Yser [...] campi dei nomadi Tatari con le loro grandi tende portate da un luogo all'altro su carri. Continuando per l'immensa e monotona pianura erbosa per più di due mesi sempre verso NE. senza incontrare alcun centro abitato, dormendo a cielo aperto con solo ...
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REGALDI, Giuseppe
Guido Mazzoni
Poeta estemporaneo e letterato, nato a Varallo l'8 novembre 1809, morto a Bologna il 14 febbraio 1883. Fino da giovane si mise a improvvisare pubblicamente e ottenne [...] per lì, far meravigliare con l'incalzante melodia, con la variopinta prospettiva; ma in fondo non c'è che una monotona e retorica glorificazione della scienza in ogni ordine della vita. Il R., che fu detto l'ultimo degli improvvisatori, ci apparisce ...
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monotonia
monotonìa s. f. [dal gr. μονοτονία; v. monotono]. – Carattere di ciò che è monotono, di ciò che ha tono o cadenza uniforme: la m. di una cantilena, di una canzone; la pioggia cade con m.; le operazioni si ripetevano tutte uguali,...
piatto1
piatto1 agg. [lat. *plattus, dal gr. πλατύς «largo»; nel sign. 5, è tratto da appiattare, che a sua volta è un der. dell’agg. piatto]. – 1. a. Di un tratto di terra, o d’altra superficie, o di un corpo, di un oggetto, che si estendono...