ALA, Giovanni Battista
Luigi Ferdinando Tagliavini
Organista e compositore, nato nella seconda metà del sec. XVI a Monza, come risulta dalle raccolte Luscinia sacra: sive cantiones unius, II, III, IV [...] se pur attraverso esemplari incompleti).
Da questi e dai titoli delle altre sue composizioni ci appare cultore del nuovo stile monodico e concertante; significativi sono, a questo riguardo, i titoli, tramandatici dal Picinelli, del suo primo libro di ...
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GRIFFI, Orazio
Maria Carmela Di Cesare
Nacque a Roma nel 1566 circa, da Girolamo e Clemenza Griffi (Kast). Il 29 ag. 1584 ricevette la prima tonsura nella chiesa di S. Tommaso degli Inglesi. Il 4 nov. [...] la scrittura contrappuntistica a vantaggio di una più lineare fluidità melodica, sotto l'influsso del nascente stile monodico.
Nell'intento di F. Neri, l'oratorio, forma musicale drammatica di edificazione spirituale, doveva costituire un'alternativa ...
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MADRIGALE
Gaetano CESARI
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Non è ben sicura l'etimologia del nome. Per tacere di altre meno probabili, presenta difficoltà fonetiche l'ipotesi che risale già ad Antonio da Tempo ed è accettata dalla [...] alla corte di Alberto V in Monaco.
Il melodramma fece subire, nel sec. XVII, una deviazione al madrigale, che, divenuto monodico in seguito al nuovo orientamento del gusto musicale, si convertì in aria e in cantata, ossia in una successione di arie ...
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MOTTETTO (o motetto, Motet, Motellus)
Giulio Cesare Paribeni
Forma di composizione musicale per voci. Il mottetto passò per così varie e persino contrastanti fasi di sviluppo, che non è possibile darne [...] del mottetto, perché appartiene al tipo popolaresco fondato sulla monodia.
Il principio del Quattrocento è l'epoca in cui più di ogni altra, anche quando il nuovo stile monodico accompagnato era penetrato ovunque, ha saputo mantenere alla forma del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Donatella Melini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’importanza di Claudio Monteverdi nella storia della musica occidentale si misura su [...] e nell’inventare le proprie soluzioni musicali. Convinzione unanime era comunque che la restaurata musica antica dovesse essere monodica, cioè a voce sola; diversa quindi dalla imperante polifonia che si basava sul concerto di più voci.
Grazie ...
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BOSCHETTI, Giovanni Boschetto (Boschetto da Viterbo)
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Nato a Viterbo probabilmente attorno al 1570, fu sacerdote e musicista. Nel 1613 si trovava a Roma, dove nel novembre faceva stampare da G. B. [...] delle messe in spartitura (Roma 1627) come "eccellente compositore", il B. fu musicista seguace del nuovo stile monodico fiorentino, del "recitar cantando", evidente soprattutto nei già citati Strali d'amore. Nei quattro intermezzi è illustrata la ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] sue forme caratteristiche proprio a cavaliere fra il secolo XVI e il secolo XVII, è perché da un lato il canto monodico si affermava ormai rigoglioso e promettente di contro alla stanca e arida polifonia madrigalesca, e dall'altro gli umanisti della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Riforma lascia un segno profondo nella vita musicale tedesca, non solo per quanto riguarda [...] Cinquecento.
La prima raccolta a stampa di composizioni polifoniche su corali luterani appare contemporaneamente a quelle dei Kirchenlieder monodici. Il 1524 è infatti anche la data di pubblicazione del Geistliches Gesang buchlein di Johann Walter, a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella vita musicale il Seicento segna un momento cruciale e apparentemente [...] fondando una tradizione francese con caratteri originali.
In Gran Bretagna, la crisi dell’ideale polifonico spinge alla formazione di monodie con forti caratteri nazionali (Ayres) e, poi, a un tipo di melodramma che soltanto in parte è debitore verso ...
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GALIZIA (Galazia), Nicola
Raffaella De Rosa
Nacque a Napoli il 20 nov. 1663. Giureconsulto, matematico e letterato, fu tra gli amici di Giambattista Vico e come lui fu a lungo perseguitato in gioventù [...] / sempre evidente/ Galizia nostro" lo apostrofa infatti affettuosamente il filosofo napoletano nella Giunone in danza, poema drammatico-monodico compreso nella raccolta nuziale da lui stesso curata, Vari componimenti per le nozze di don Giambattista ...
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monodico
monòdico agg. [dal gr. μονῳδικός] (pl. m. -ci). – Relativo a monodia, che ha carattere di monodia: canto m., a una sola voce; musica, composizione m.; stile monodico. In partic., poesia m., nella letteratura greca antica, forma di...
monodia
monodìa s. f. [dal gr. μονῳδία, comp. di μονο- «mono-» e ᾠδή «canto»; lat. monodĭa]. – Canto a una sola voce. In partic.: 1. Nell’antico dramma greco, il monologo cantato in metro lirico da un personaggio, interrompendo la successione...