Musicista nato a Bologna nel secondo decennio del sec. XVII. Era alunno di Ottavio Vernizzi, che, unitamente al Giacobbi, fu dei primi maestri bolognesi che accogliessero e praticassero il nuovo stile [...] monodico. Nel 1668 venne eletto direttore della Cappella di San Salvatore, e nel 1685 organista di S. Petronio. Appartenne, sotto il nome di Sollevato, all'Accademia dei Filomusi, e più tardi fu tra i fondatori dell'Accademia dei Filarmonici della ...
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Canto liturgico della chiesa luterana, per coro, condotto in forme diverse a seconda degli ambienti e dei testi. I c. furono introdotti da M. Lutero e J. Walther su testi tedeschi derivati generalmente [...] dalle Sacre Scritture ed elaborati in musica (dapprima monodico-omofonica poi omoritmico-polifonica), spesso su melodie di derivazione cattolico-romana. Il termine passò poi a designare un componimento musicale per strumenti, informato ai caratteri ...
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(detta anche Camerata fiorentina) Cenacolo di umanisti (letterati e musici) che alla fine del 16° sec. si formò intorno al conte G. Bardi del Vernio (1532-1612), con il comune desiderio di un rinnovamento [...] della musica dallo stile polifonico a quello monodico, inteso a ristabilire il connubio greco tra parola e suono. I migliori risultati furono raggiunti nei madrigali di G. Caccini e nel melodramma di I. Peri. In campo letterario spiccò la figura di O ...
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QUAGLIATI, Paolo
Romolo Giraldi
Musicista, nato a Chioggia circa il 1555, morto a Roma, dove si era stabilito nel 1574, il 16 novembre 1628. Dal 1601 al 1617 circa fu organista in S. Maria Maggiore. [...] Come compositore seguì lo stile monodico-recitativo dei Fiorentini e lo stile concertato, vocale-strumentale, della scuola veneta, dalla quale derivava. A Roma assorbì lo stile palestriniano. Fu anche valoroso clavicembalista.
Di lui si conoscono le ...
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Componimento lirico con strofe monometre o polimetre che, di solito, contano non più di 6 o 7 versi e ripetono lo stesso schema. È per lo più d’ispirazione amorosa o morale-civile.
La parola appare nell’antica [...] Grecia con riferimento a un componimento lirico (monodico o corale) accompagnato dalla musica. Principali autori di o. furono Alceo, Saffo, Anacreonte, Bacchilide, Pindaro. In età alessandrina avvenne il distacco dalla musica. I metri, vari e ...
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PORTA, Ercole
Francesco Lora
PORTA, Ercole. – Figlio di Gabriele e di Ippolita Picciamacini, nacque a Bologna il 10 settembre 1585 presso la chiesa di S. Procolo.
Organista, compositore e maestro di [...] cappella, si formò presumibilmente nella città natale e praticò lo stile moderno monodico e concertato; diede alle stampe una decina di opere: da esse si desume la maggior parte delle informazioni biografiche.
Nel 1609 era organista nella Collegiata ...
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BUONAMENTE, Giovanni Battista
Raoul Meloncelli
Ignoti sono il luogo e la data di nascita di questo compositore, che, forse allievo di Salomone Rossi e di Claudio Monteverdi, contribuì all'affermazione [...] ,et Brandi a tre,due violini & basso di viola..., 1637.
Bibl.: H. Riemann, Handbuch der Musikgeschichte, II, parte 2, Die Monodie des 17. Jahrh.s und die Weltherrschaft der Italiener, a cura di A. Einstein, Leipzig 1922, pp. 117 s., 496; W. J ...
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Compositore e organista, nato a Firenze nella seconda metà del secolo XVI e morto - forse a Forlì - nella prima metà del XVII (ignote rimangono tuttora le date della nascita e della morte). Allievo di [...] Giulio Caccini, lo seguì anche nello stile, a preferenza monodico. La consuetudine cinquecentesca alla composizione polifonica non meno che le proprietà peculiari dell'istrumento del quale egli era virtuoso (già nel primissimo '600 ordinato a ...
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Musicista (Luzzara 1616 - Mantova 1678). Maestro di cappella a Mantova (S. Andrea) circa il 1641, a Ferrara (1648-51), a Bergamo (1653-56), a S. Petronio di Bologna (1657-71), alla corte di Mantova (1672-77). [...] Pubblicò (in stamperia propria) 66 opere tra musiche vocali (importante nelle sacre l'uso dello stile monodico) e strumentali, nelle quali ultime rivela qualche influenza frescobaldiana. Il suo stile prelude alla maturità dell'arte strumentale. ...
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Musicista e compositore (Roma 1561 - Firenze 1633). Attivo presso la corte medicea, P. fece parte della Camerata fiorentina de' Bardi e ne condivise l'estetica del «recitar cantando» (stile al quale è [...] Buon polifonista, come attestano le sue composizioni a più voci, legò tuttavia la sua fama al nuovo stile monodico accompagnato e in particolare alle monodie «rappresentative», di cui P., con O. Rinuccini, I. Corsi e G. Caccini, fu tra i più tenaci e ...
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monodico
monòdico agg. [dal gr. μονῳδικός] (pl. m. -ci). – Relativo a monodia, che ha carattere di monodia: canto m., a una sola voce; musica, composizione m.; stile monodico. In partic., poesia m., nella letteratura greca antica, forma di...
monodia
monodìa s. f. [dal gr. μονῳδία, comp. di μονο- «mono-» e ᾠδή «canto»; lat. monodĭa]. – Canto a una sola voce. In partic.: 1. Nell’antico dramma greco, il monologo cantato in metro lirico da un personaggio, interrompendo la successione...