VARIAZIONE
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella dottrina della composizione, questo termine designa la modificazione melica, o ritmica, o armonistica o contrappuntistica, o timbrica, o addirittura complessiva, [...] e francese) del tema variato sottentra, nel passaggio dalla strumentalità intimamente contrappuntistica alla concertante e alla monodico-accompagnata (tipiche non più tanto dell'organo quanto del clavicembalo, del violino e dell'orchestra), una ...
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In ogni epoca, in ogni scuola e in ogni genere di musica si è fatto uso (più particolarmente nei movimenti del canto) di speciali andamenti melodici, che, o con note di passaggio o con effetti di ritardo [...] se non più tardi, quando, nella prima metà del sec. XVII, il nuovo stile strumentale e il nuovo stile monodico vocale, sorti dai tentativi delle scuole dei Merulo, dei Caccini, dei Diruta, si affermano nelle opere durature di Girolamo Frescobaldi ...
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MALVEZZI, Cristofano (Cristoforo)
Cecilia Luzzi
Figlio di Niccolò (Nicolao), nacque a Lucca, dove fu battezzato il 28 giugno 1547.
Il padre fu organista della cattedrale di S. Martino a Lucca dal 1537, [...] intermedio, cantato da Vittoria Archilei a voce sola accompagnata da liuto, chitarrone e lira. Significativa di questa tendenza monodica, nonostante l'impianto polifonico, è l'esistenza di tre brani tratti dal primo e sesto intermedio in una versione ...
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ANIMUCCIA, Giovanni
Liliana Pannella
Nacque a Firenze nei primi anni del XVI secolo. "Inter amoenissimos hortos educatus", come scrisse di lui il Poccianti, egli trascorse in Firenze gli anni giovanili [...] Geschichte des Oratoriums, Leipzig 1911, pp. 20, 33, 36, e appendice musicale pp. XIII-XIV; A. Einstein, Firenze prima della monodia, in La rass. musicale, VII(1934), pp. 255-259; R. Casimiri, Oasi filippina, in Bollett. Ceciliano, XXX(1935), pp. 121 ...
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GROSSI, Lodovico (Lodovico da Viadana)
Augusto Petacchi
Nacque nel 1564 a Viadana, all'epoca borgo del Ducato di Mantova, da un'antica e illustre famiglia locale. Entrato a far parte dell'Ordine dei [...] polifoniche, quella caratteristica funzione di sostegno armonico che contribuì, agli inizi del Seicento, alla creazione di un nuovo stile monodico. A testimonianza della vasta fama di cui godettero le opere del G. sta, oltre al gran numero di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Luca Marenzio è forse il più importante compositore del secondo Cinquecento: negli ultimi [...] (pur con tutte le sue peculiarità) alla grande stagione polifonica rende l’arte marenziana estranea al nuovo stile monodico, e il Seicento non tarderà a perdere interesse per questo maestro. Ci vorrà la nuova erudizione storica settecentesca ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con il nome di Camerata fiorentina, o Camerata de’Bardi, si indica un gruppo di letterati e di musicisti [...] anni, l’opera in musica nasce da un complesso di fattori tra i quali ricordiamo la preferenza per il canto monodico, la tendenza a differenziare melodia e accompagnamento. Questa è evidente nella pratica di cantare i madrigali affidando a una sola ...
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NOTAZIONE musicale
Guido Gasperini
Tre sono state le maniere con le quali si è provveduto, nelle diverse epoche della storia musicale, alla rappresentazione grafica dei suoni musicali. La più antica [...] tre voci e contrappunto), tendendo a dare importanza alle combinazioni del canto polifonico piuttosto che alle eleganze del canto monodico. Sotto l'impulso della polifonia sorgono, allora, le prime figure di note (la longa e la brevis) alle quali ...
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. Letteratura. - È la più antica forma metrica della lirica d'arte nella letteratura italiana e la più alta, vulgarium poematum supremum, come dice Dante, che primo espose le leggi che regolano la sua [...] nome anche di villanelle o villotte alla napoletana, romana, veneziana, mantovana, finché venne il giorno che lo stile monodico le portò fuori dal terreno della polifonia vocale. Nella canzonetta l'imitazione popolaresca permetteva l'uso di alcune ...
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Città della Polonia meridionale, posta sulle due rive della Vistola; dista 364 km. da Varsavia. Per numero d'abitanti è la quarta città della Polonia; è posta sui confini di quattro regioni geografiche: [...] sec. XV alla corte reale di Cracovia fioriscono compositori nazionali (Nicolao da Radom; notevole, perché coltivò anche lo stile monodico) e stranieri. A Cracovia, ebbe, fra altri, la sua educazione musicale il celebre maestro tedesco Heinrich Finck ...
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monodico
monòdico agg. [dal gr. μονῳδικός] (pl. m. -ci). – Relativo a monodia, che ha carattere di monodia: canto m., a una sola voce; musica, composizione m.; stile monodico. In partic., poesia m., nella letteratura greca antica, forma di...
monodia
monodìa s. f. [dal gr. μονῳδία, comp. di μονο- «mono-» e ᾠδή «canto»; lat. monodĭa]. – Canto a una sola voce. In partic.: 1. Nell’antico dramma greco, il monologo cantato in metro lirico da un personaggio, interrompendo la successione...