Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Uno dei temi iconografici musicali più interessanti nell’ambito della produzione artistica medievale è [...] di strumenti sui quali Pitagora aveva elaborato matematicamente la teoria degli intervalli. Il salterio deriva direttamente dal monocordo, uno strumento in cui un ponticello mobile divide, secondo rapporti proporzionali stabiliti, un’unica corda tesa ...
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LAMBARDI
Giulia Veneziano
Famiglia di musicisti. Camillo nacque a Napoli nel 1560 circa; compositore e organista, iniziò la sua attività come "sopranino" alla Ss. Annunziata di Napoli, sotto la guida [...] di salario giudicandolo "uno dei migliori soggetti che sia nella R. Cappella, molto habile e destro specialmente nel monocordo" (Prota-Giurleo, 1955, p. 276). In quello che era il più importante complesso musicale napoletano, ricoprì l'incarico ...
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COLONNA, Fabio
Augusto De Ferrari
Nacque a Napoli nel 1567, da Girolamo, di un ramo napoletano della nobile famiglia romana discendente da Giovanni figlio del cardinale Pompeo e da Artemisia Frangipane.
Il [...] di Fabio Colonna Linceo Ne' quali oltre la descrittione, et costruttione dell'Istromento si tratta della divisione del Monocordo della proportione de Tuoni Semituoni, et lor minute parti. Della differenza de tre geni di Musica, de Gradi Enarmonici ...
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GODENDACH (Bonadies, Godendag, Goodendag, Gutentag), Johannes
Paola Ciarlantini
Scarse sono le notizie concernenti la vita e le origini di questo frate carmelitano, teorico e compositore, vissuto in [...] i trattati: Ars practica mensurabilis cantus e Ars contrapuncti di J. de Muris; Regule super contrapunctum e Regule de monocordo manuali di J. Hothby; Regule (sulla musica mensurale) di Nicasius Weyts; in aggiunta, Manus in dyatonico genere divisa di ...
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DELLA CIAIA, Azzolino Bernardino
Bianca Maria Antolini
Nacque a Siena il 21 maggio 1671 da Andrea e da Flavia Cerretani. Il padre, nobile senese appartenente all'Ordine dei cavalieri di S. Stefano, [...] . B. Robletti, 1626, inserendovene anche una propria: Non più guerra, pietate. Fu ammirato come cantore e come esecutore sul monocordo, sul liuto, e sulla tiorba. Pubblicò alcune raccolte di musica vocale: Madrigali... a 5 voci con basso continuo, Op ...
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Nacque in Roma, forse nel 480 d. C. o poco più tardi. Apparteneva al ramo dei Boëthii della illustre famiglia degli Anicii. Morto suo padre, forse fu accolto in casa dall'amico Quinto Aurelio Simmaco e [...] Gaffurio incominciò a ricorrere direttamente ai testi greci stessi. Nell'esporre il modo d'ottenere i varî suoni dividendo il monocordo, B. adoperò lettere dall'A alla P cominciando dalla nota la grave; ciò, secondo il Riemann, nel senso stesso dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Inventori e invenzioni
Sergio Onger
Il primo Ottocento
Il contesto ideale per la nascita delle innovazioni tecniche, cioè un’economia dinamica e pronta a gratificare l’inventiva con il profitto, mancava [...] Ebbe la sua prima occasione all’età di ventotto anni, quando presentò nel 1830 all’Ateneo di Brescia un sirenion monocordo, strumento musicale a tastiera. Sette anni dopo, sempre ai concorsi dell’accademia bresciana, espose un telegrafo domestico che ...
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UGOLINO da Orvieto
Paolo Vittorelli
UGOLINO da Orvieto (Ugolinus Urbevetanus, Ugolinus Francisci de Urbeveteri). – Nacque, si suppone, in Forlì attorno al 1380 (Haberl, 1895, p. 46), figlio di un Francesco [...] . 2151), nonché il manoscritto Add. 33519 della British Library di Londra, presentano dopo il libro V un’appendice sul monocordo. Nel libro I si ravvisano influenze di Marchetto da Padova (Lucidarium); nel libro II e nell’appendice, di Prosdocimo de ...
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TRASUNTINO
Marco Di Pasquale
(Trasuntini, Transuntino, Trasontini). – Il raro cognome (forse un detoponimico?) individua due o più costruttori di organi e di strumenti a corda da tasto attivi nel XVI [...] ebano), della coperta dei tasti. Un sussidio indispensabile per eseguire l’ardua accordatura dell’archicembalo è dato dal monocordo a quattro corde (denominato trectacordo) che lo accompagna.
Nell’avvertimento anteposto alle sue Correnti, gagliarde e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pitagora e i pitagorici
Maria Michela Sassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il filone di pensiero che fa capo a Pitagora rappresenta [...] (quarta). Pitagora può esservi giunto infatti attraverso una misurazione molto semplice dei suoni sulle corde di un monocordo.
Lo spunto è fondamentale non solo perché consente l’avvio di ricerche specificamente matematiche sulla media proporzionale ...
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monocordo1
monocòrdo1 (ant. monacòrdo) s. m. [dal gr. μονόχορδον, neutro sostantivato dell’agg. μονόχορδος «a una sola corda», comp. di μονο- «mono-» e χορδή «corda»]. – Strumento d’antica origine (forse egiziana), già usato da Pitagora per...
monocordo2
monocòrdo2 s. m. [comp. di mono- e corda]. – Nella tecnica della commutazione telefonica, cordone terminante con una spina, utilizzato nei tavoli di commutazione manuale per stabilire comunicazioni a una sola linea.