. È la misurazione dell'acutezza uditiva. Essa più che altro è l'analisi quantitativa della facoltà uditiva, cioè misura la distanza alla quale sono percepiti i toni dei varî acumetri, riportandola a quella [...] della scala si ricorre, oltre che al fischietto di Galton-Edelmann, anche ai cilindri metallici di Koenig e al monocordo di Strüycken.
Il triodo acustico fondato sul principio della radiofonia dà toni molto puri, ma finora non è stato portato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Musica e scienza
Paolo Gozza
Il pensiero scientifico europeo non è pensabile in termini storico-culturali senza la musica. L’arte dei suoni ha avuto nella cultura europea una storia peculiare, molto [...] maggiori, allo stesso modo ogni suono contiene tutti i suoni più acuti e non i suoni più gravi. In breve, il monocordo è la procedura che consente a Zarlino di diminuire la distanza tra numeri e corpi sonori, tra le quantità astratte dell’aritmetica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Musica e matematica: la scienza armonica di Claudio Tolemeo
Massimo Raffa
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli Harmonica di Tolemeo (II [...] usato dai musicisti della sua epoca; ed è anche l’unica nostra fonte di informazioni sull’utilizzo del canone monocordo come strumento musicale e non soltanto sperimentale, nonché su una curiosa tecnica “virtuosistica” inventata da un certo Didimo ...
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L'adozione di monocordi a più corde (nonostante il controsenso, il nome per qualche tempo rimase) nella pratica musicale del Medioevo generò notevoli varietà di strumenti a pizzico o a plettro, a taluno [...] strumenti venne applicata la tastiera. Tale è precisamente il salterio, dal quale probabilmente derivò il clavicembalo, così come dal monocordo era derivato il clavicordo.
Solo che dal salterio si passò alla spinetta e al clavicembalo - a quanto pare ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Teoria e pratica nel Medioevo
Guy Beaujouan
Teoria e pratica nel Medioevo
L'Alto Medioevo
Il giudizio negativo, talvolta velato di [...] delle canne d'organo (fistulae) poneva gravi difficoltà; di essa si occupa il De commensurabilitate fistularum et monocordi cur non conveniant, una raccolta di opinioni correnti la cui introduzione è oggi generalmente attribuita a Gerberto di ...
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MEI, Girolamo. –
Donatella Restani
Nacque il 27 maggio 1519 a Firenze, nel quartiere di S. Spirito, da Paolo e da Pippa (o Peppa) de’ Serragli. La principale fonte biografica sul M. è costituita da [...] Micrologus di Guido d’Arezzo, sia letture dei trattati di Burzio, Papio e Salinas, confluite nel De’ nomi delle corde del monocordo.
Il testo, attribuito al M. da Palisca, è diviso in due parti, che trattano sinteticamente la storia della notazione e ...
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FOGLIANO (Foglianus, Foliani), Ludovico
Franco Bruni
Alcuni documenti conservati nell'Archivio capitolare del duomo modenese consentono di stabilire che nacque a Modena nella seconda metà del XV secolo [...] 1529, divisa in tre sezioni, il F. trattò la natura degli intervalli, le consonanze ed infine la divisione del monocordo: la principale originalità fu quella di riportare alla luce le teorie di Didimo e Tolomeo riguardo al problema della divisione ...
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GUIDO d'Arezzo
Guido GASPERINI
Musicista, vissuto tra il 990 e il 1050. È ormai ammesso ch'egli sia nato ad Arezzo (e non in Francia o in Inghilterra o altrove). Secondo quanto egli stesso narrò di [...] ai cantori la possibilità di leggere e d'intonare all'improvviso, con esattezza, qualunque nuovo canto, senza l'aiuto del monocordo e senza la guida della mano del maestro. Questo risultato chiudeva un'epoca di tentativi e di tentennamenti (Ucbaldo e ...
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MUSICA
P. Scarnecchia
Il termine trae origine dal gr. μουσιϰή ('arte delle muse') e designa, in un senso più largo, ogni forma d'arte in grado di generare ordine e armonia. Da questa definizione originaria [...] Reims, Bibl. Mun., 672, c. 1r). Essi appaiono rappresentati nell'atto di suonare un sistema di campane e un monocordo, strumenti dell'insegnamento teorico della m. nel Medioevo (raccolta di trattati musicali del sec. 12°, Wolfenbüttel, Herzog August ...
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Scienza greco-romana. Armonica
Andrew Barker
Armonica
La scienza armonica nel IV secolo
Dallo studio delle fonti greche si evince che i fenomeni musicali iniziarono a essere considerati secondo un [...] costruzioni nella sfera dei fenomeni auditivi. Le nuove tecniche dovevano in apparenza semplificare il compito di suonare sul monocordo una armoniosa sequenza di intervalli costruiti matematicamente, per fare in modo che le divisioni di Didimo si ...
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monocordo1
monocòrdo1 (ant. monacòrdo) s. m. [dal gr. μονόχορδον, neutro sostantivato dell’agg. μονόχορδος «a una sola corda», comp. di μονο- «mono-» e χορδή «corda»]. – Strumento d’antica origine (forse egiziana), già usato da Pitagora per...
monocordo2
monocòrdo2 s. m. [comp. di mono- e corda]. – Nella tecnica della commutazione telefonica, cordone terminante con una spina, utilizzato nei tavoli di commutazione manuale per stabilire comunicazioni a una sola linea.