Pseudonimo del filosofo e rivoluzionario russo Aleksandr Aleksandrovič Malinovskij (Sokolka, Grodno [ora in Polonia, nel voiv. di Bialystok], 1873 - Mosca 1928); fu il più notevole rappresentante del revisionismo [...] (per il quale organizzò a Capri dal 1909 una scuola di dirigenti rivoluzionari), le sue teorie, espresse in Il monismo empirico (1904-1906), lo condussero all'urto con Lenin (che contro i suoi tentativi revisionistici polemizzò in Materialismo ed ...
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intenzionalità Nelle filosofie di F. Brentano e di E. Husserl, il carattere per cui un fatto di coscienza è ‘coscienza di’ qualche cosa, vi si riferisce, pur non essendo tale cosa necessariamente reale [...] consiste fondamentalmente nell’indicare una qualità tipica dei fenomeni mentali che rende implausibile tanto il monismo materialista quanto la riduzione del vocabolario della psicologia all’unico linguaggio delle proposizioni della scienza ...
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Medico, botanico e filosofo (Arezzo 1524 o 1525 - Roma 1603). Allievo a Pisa, ove si recò intorno al 1544, di L. Ghini, G. Guidi, R. Colombo e S. Porzio, attento lettore di Vesalio, C. è un tipico esponente [...] alla cattedra di medicina della Sapienza (1592). Il periodo romano non fu esente da polemiche, accusato da N. Taurellus di monismo naturalistico e di ateismo da S. Parker. Le sue opere (trattati, commenti) abbracciano varî campi. Il De plantis (1583 ...
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WARD, James
Delio CANTIMORI
Filosofo e psicologo inglese, nato a Hull (Yorkshire) il 27 gennaio 1843, morto a Cambridge, dove fu professore, il 4 marzo 1925. La sua posizione è indicata dal carattere [...] postulando l'armonia prestabilita, esclude la trascendenza: il sistema del W. viene chiamato sotto questo rispetto un "monismo spiritualistico", fondato sulla fisica moderna. D'altra parte il W. risuscita il teismo riprendendo in senso pragmatistico ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Psicologia e pneumatologia
Gary Hatfield
Psicologia e pneumatologia
La disciplina della psicologia ha assunto tale nome nel XVI sec.: il termine, [...] : nell'Ethica (1677) espose la sua articolata teoria della conoscenza e delle passioni o emozioni dell'uomo. Il suo monismo radicale faceva coincidere Dio con la Natura nella sua interezza; egli considerava il pensiero e l'estensione due attributi di ...
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Pensatore greco (sec. 5º a. C.). Scolaro di Parmenide, fu uno dei principali rappresentanti della scuola eleatica. Una testimonianza del suo pensiero è presente nel Parmenide di Platone.
Vita e pensiero
Secondo [...] indipendenza da ogni predicazione particolare, Z. tende a contrapporre agli argomenti del senso comune, che nel monismo parmenideo vede paradossalmente negata ogni evidenza e molteplicità fenomenica, la tesi che non minori assurdità derivano dalla ...
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Filosofo greco (Abdera, Tracia, tra il 470 e il 457 a. C. - ivi, forse tra il 360 e il 350 a. C.). Discepolo di Leucippo, ha elaborato una concezione materialistica della realtà, la quale è vista come [...] sotto questo profilo, la concezione atomistica di D. non può essere considerata soltanto una meccanica conciliazione del monismo eleatico col pluralismo, ma va vista come un superamento della metafisica parmenidea in forza di una nuova metafisica ...
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FALCO, Francesco
Mauro Di Lisa
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 16 marzo 1830 da Luigi e da Maria Franco. Rimasto in tenera età orfano di entrambi i genitori, fu affidato alle cure del notaio Giuseppe [...] psicologia britanniche, il F. approdava, con I fatti psichici della vita animale (Lucca 1880), ad una sorta di monismo antimaterialistico che, se per certi aspetti si allontanava dallo "spiritualismo vieto oramai ed impaccioso" di un Mamiani, teneva ...
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Filosofia
Movimento filosofico tendente a rivalutare l’esistenza obiettiva del reale, soprattutto contro il soggettivismo della filosofia idealistica. Come movimento filosofico il n. sorse tra la fine [...] ecc.) nel tentativo di riconciliare mondo del vissuto e mondo reale (in armonia con le tesi metafisiche di James). Monismo epistemologico e pluralismo ontologico furono gli esiti più coerenti, sebbene non gli unici, del n., che ben presto, nonostante ...
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IBN SA῾BĪN
Filosofo islamico d'ispirazione mistica, autore delle risposte alle questioni filosofiche dette 'questioni siciliane', poste da Federico II ai sapienti islamici del suo tempo.
Abū Muhammad [...] esoterica, caratteristica del sufismo ibero-musulmano fra i secc. XII e XIII, e, sia pure con varianti significative, il monismo ontologico che nega la separazione fra Dio e mondo (I.S. avrebbe tuttavia giudicato negativamente anche la scuola mistica ...
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monismo
s. m. [der. del gr. μόνος «solo»]. – In filosofia, qualsiasi dottrina che tenda alla riduzione della pluralità degli esseri a un unico principio, a un’unica sostanza o a un unico processo, contrapposta al dualismo e al pluralismo:...