Filosofia
Movimento filosofico tendente a rivalutare l’esistenza obiettiva del reale, soprattutto contro il soggettivismo della filosofia idealistica. Come movimento filosofico il n. sorse tra la fine [...] ecc.) nel tentativo di riconciliare mondo del vissuto e mondo reale (in armonia con le tesi metafisiche di James). Monismo epistemologico e pluralismo ontologico furono gli esiti più coerenti, sebbene non gli unici, del n., che ben presto, nonostante ...
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IBN SA῾BĪN
Filosofo islamico d'ispirazione mistica, autore delle risposte alle questioni filosofiche dette 'questioni siciliane', poste da Federico II ai sapienti islamici del suo tempo.
Abū Muhammad [...] esoterica, caratteristica del sufismo ibero-musulmano fra i secc. XII e XIII, e, sia pure con varianti significative, il monismo ontologico che nega la separazione fra Dio e mondo (I.S. avrebbe tuttavia giudicato negativamente anche la scuola mistica ...
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teosofia In origine, saggezza o scienza concernente Dio o le cose divine; con questo significato il termine appartiene alla tradizione neoplatonica e allo Pseudo-Dionigi. Ripreso da questa tradizione, [...] 19° sec.; tra i presupposti della t. si ritrovano, infatti, l’evoluzionismo, l’umanitarismo e, sul piano dottrinale, il monismo. Secondo la cosmologia teosofica, tutto l’esistente procede dall’Uno, concepito come ‘supercoscienza’; l’uomo ha per fine ...
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SOSTANZA
Guido Calogero
. Termine filosofico, che formalmente ha origine nel linguaggio del pensiero medievale, ma nel concetto risale al pensiero greco. Etimologicamente il termine latino substantia [...] continua incontrastato: Cartesio chiama le realtà per lui ultime substantia cogitans e substantia extensa, e il monismo spinoziano unifica quelle due realtà proprio approfondendo il principio medievale dell'assoluta autonomia logica ed ontologica ...
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Vedanta
Vedānta
Denonimazione comune a varie correnti filosofiche (➔ anche Śaṅkara; Madhva; Rāmānuja; Vedānta Deśika) che si richiamano esplicitamente alle Upaniṣad, di cui sistematizzano in vari modi [...] indipendente) attribuite a Gauḍapāda, di cui nulla si sa, ma che si presume vissuto nel sec 6°. Il testo propone un monismo assoluto, secondo cui il mondo fenomenico non è che apparenza (māyā) e la realtà è invece nonduale (advaita). La teoria della ...
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Radhakrishnan, Sarvepalli
Filosofo indiano (Tirutani, Madras, 1888 - Madras 1975).
Vita
Nato in una famiglia profondamente religiosa, si formò all’interno di missioni cristiane, dove entrò in contatto [...] è un teleologista (An idealist view of life, 2a ed. 1947). E nella teleologia affonda le radici anche il monismo, giacché i processi che percorrono il mondo mostrano nella loro non casualità un’unità sottostante. La spiegazione naturalistica è invece ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'embriologia sperimentale alla biologia dello sviluppo
Jane Maienschein
Dall'embriologia sperimentale alla biologia dello sviluppo
L'embriologia [...] di creare una 'fisiologia dello sviluppo'; inoltre ridicolizzava i concetti pseudofisici di Haeckel, quali 'continuità materiale' e 'monismo', così come le sue formule teoretiche. His esigeva invece lo studio meccanico della cellula uovo mediante una ...
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Il Marx di Croce e quello di Gentile
Giuseppe Vacca
Nell’ottobre del 1899 Benedetto Croce, replicando a un invito del professor Vittorio Racca, che lo esortava a «lasciar da banda l’ozioso lavoro d’interpretazione [...] e oggetto (pp. 102-06). Il problema non poteva essere risolto con il concetto di «tendenza critico-formale al monismo» poiché «formale», obietta Gentile, implica un’«intuizione monistica a priori», mentre «il contenuto del mondo, dell’essere, non s ...
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uno
Termine utilizzato (sia come sostantivo sia come aggettivo) in ambito logico per classificare l’elemento di un insieme o di una classe qualsiasi; in relazione alla serie dei numeri naturali, per [...] riferito al piano ontologico e alla sostanza, si ha l’accentuazione in senso razionalistico-metafisico sia del monismo sostanziale, con Spinoza, sia dell’accezione individuale dell’unità sostanziale con la concezione monadologica di Leibniz. Nel ...
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marxismo
Termine usato per designare, generalmente, gli sviluppi e le interpretazioni cui il pensiero di Marx ha dato luogo soprattutto dal momento in cui, con la nascita dei primi partiti socialdemocratici, [...] m. teorico in Germania nell’epoca della Seconda Internazionale, e con una maggiore accentuazione, invece, nel senso del monismo filosofico in Plechanov, principale esponente del m. in Russia, secondo il quale i fondamenti ultimi del pensiero di Marx ...
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monismo
s. m. [der. del gr. μόνος «solo»]. – In filosofia, qualsiasi dottrina che tenda alla riduzione della pluralità degli esseri a un unico principio, a un’unica sostanza o a un unico processo, contrapposta al dualismo e al pluralismo:...