assassini (prob. dall'ar. Hashishiyya «dediti all'hashish»)
assassini
(prob. dall’ar. Ḥashīshiyya «dediti all’hashish») Appellativo dato dai crociati a una setta musulmana derivata dall’ismailismo, [...] nei secc. 12° e 13°. Dalla loro base nella rocca di Alamut, presso Qazwin in Persia, gli a. seminarono il terrore fra le file sia musulmane sia franche, in Siria, Palestina e Iran, prima di soccombere all’avanzata dei mongoli alla metà del sec. 13°. ...
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Figlio (m. 1418) di Radu I, salì al trono nel 1386 e per i suoi vasti possessi, che si estendevano dai Carpazî fino al Mar Nero, fu continuamente in guerra con i Turchi. Partecipò alla crociata di Sigismondo [...] vide la propria indipendenza fortemente limitata dagli Ottomani. Solo la sconfitta subita ad Angora dai Turchi per opera dei Mongoli (1402) e le lotte scoppiate fra i Turchi stessi fecero riacquistare a M. la piena indipendenza, che durò sino ...
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Figlio (1281-1326) del duca di Mosca Daniele, successe al padre nel 1303 e iniziò una lotta accanita contro Michele di Tver' per il dominio del ducato di Vladimir e il primato della Russia nord-orientale. [...] dell'Orda d'Oro di cui sposò la sorella, ebbe l'investitura del granducato e poco dopo fece uccidere il principe di Tver' (1318). Nel 1326 fu chiamato dinanzi al gran khān dei Mongoli insieme al figlio di Michele, Dimitrij, che però lo fece uccidere. ...
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Successe nel 1275 ancora giovanetto, al padre Boemondo VI; la madre Sibilla d'Armenia governò per lui, appoggiata da Bartolomeo vescovo di Tortosa. Assoggettandosi a grave tributo verso Baibars, riuscì [...] sultano nel 1277, B. VII s'intese con Leone III d'Armenia, zio materno, coi Cavalieri di S. Giovanni e coi Mongoli per ricuperare Antiochia; sconfitto, dovette chiedere pace al nuovo sultano al-Malik al-Mansur (1281). Le poche forze dei cristiani di ...
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tajik
Popolazione iranica originaria della regione compresa fra il Mar Caspio e il Pamir, oggi diffusa specialmente in Tagikistan, Uzbekistan e Afghanistan. Svilupparono fin dall’antichità un’avanzata [...] il regno samanide (819-999), alleato degli Abbasidi; in seguito subirono l’influenza dapprima dei turchi e poi dei mongoli. Con l’avanzata russa in Asia centrale (1864-85) si formarono protettorati, poi riorganizzati nel periodo sovietico (Repubblica ...
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Dal 1989, nome ufficiale dello Stato tradizionalmente noto come Birmania, situato nell’Asia sud-orientale, nel versante occidentale dell’Indocina. A NO confina con il Bangladesh e l’India, a NE con la [...] non asfaltati.
Un impero birmano con capitale Pagan (‘città dei mille templi’), venne fondato prima dell’11° sec. e distrutto dai Mongoli nel 1287. Seguì un periodo di anarchia, durante il quale i principati thai del Nord e dell’Est si resero ...
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T'AI YÜAN (A .T., 99-100)
Alfred SALMONY
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YÜAN Città della Cina settentrionale, capoluogo dello Shan si, situata a circa 950 m. s. m. presso la riva sinistra del Fen ho, tributario non navigabile del [...] , coperta ai margini da loess e circondata di monti. È cinta di mura, erette nel 1377 per difenderla dagli attacchi dei Mongoli. La sua popolazione, che si occupa in prevalenza di commerci, molto attivi, è variamente calcolata dagli 80 ai 200 mila ...
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GHILIAKI
George MONTANDON
Carlo TAGLIAVINI
. Popolazione asiatica insediata, in numero di 4000-5000 individui, nel nord dell'isola di Sachalin e sulla foce dell'Amur. La loro posizione etnologica [...] non già presso i Ghiliaki delle foci dell'Amur, dove si potrebbe spiegare con un contatto più stretto avuto con i Mongoli, ma soprattutto presso quelli di Sachalin dove, se si eccettuano i pochi Oroki di origine turigusa, essi hanno contatto soltanto ...
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. Quarto sultano della dinastia dei Mamelucchi Baḥriti d'Egitto, col nome ufficiale di al-Malik aẓ-Ẓāhir Rukn ad-dīn Abū'l-Fatḥ al-Bunduqdārī. Schiavo di nascita, acquistò fama militare e onori sotto l'ultimo [...] da una cerchia di nemici formidabili: le potenze cristiane mediterranee, il regno di Armenia, i Crociati, gli Assassini, i Mongoli, i Nubiani, i Berberi. Tolse ai Crociati la maggior parte dei loro possessi in Siria, sottomise glì Assassini, esercitò ...
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Glottologo d'origine tedesca, nato a Rasdorf presso Fulda il 12 giugno 1836, morto a Budapest il 15 aprile 1892. Trasferitosi in Ungheria, svolse colà tutta la sua attività didattica e scientifica (insegnante [...] nel 1872 di linguistica comparata altaica nell'università di Budapest). Studioso delle lingue dei Samoiedi, Turco-tatari, Mongoli e Mancesi, lavorò soprattutto nel campo ugrofinnico, sostenendo (1867-68), contro l'opinione del turcologo Vámbéry, la ...
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mongolico
mongòlico agg. (pl. m. -ci). – 1. Proprio della Mongòlia, vasta regione geografica dell’Asia centrale; che riguarda la Mongolia o i Mongoli: popolazioni m. (o mongole); storia, civiltà mongolica. In antropologia fisica, razza m....
mongolismo
s. m. [der. di mongolo]. – Denominazione, ormai disusata in campo scientifico e avvertita come offensiva, di un’anomalia congenita detta in termini specialistici trisomia 21 e più nota come sindrome di Down ‹dàun› (dal nome del...