Pagan
Città del Myanmar sul fiume Irrawaddy. A metà del 9° sec. la fine del regno creò le condizioni per l’ascesa di una dinastia birmana nella parte centrale del Paese. Il regno di P., fondato nell’849, [...] la minaccia di Qubilay Khan, il quale aveva preteso da P. il pagamento di un tributo e il riconoscimento della sovranità mongola. Il re Narathihapate (1254-87) tentò di resistere, ma fu sbaragliato a Ngasaunggyan (1277). Con la sua morte ebbe fine la ...
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Caucasia
Regione posta tra il Mar Nero e il Mare d’Azov a O e il Mar Caspio a E, costituisce un ampio istmo mediante il quale l’Europa è congiunta all’Asia: è tagliata in due dal sistema montuoso del [...] sec. la rinascita politica e culturale della Georgia fu interrotta dall’invasione mongola (1240). Frantumatosi poi l’impero tataro, tutta la regione fu suddivisa tra i regni mongolici dell’Orda d’oro e di Persia e venne ricostituita in unità politico ...
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Corea
Penisola dell’Asia orientale, situata tra il Mar del Giappone (E) e il Mar Giallo (O). Il nome deriva dall’appellativo della dinastia indigena di Koryo (10°-14° sec.). Da quello della successiva [...] la divisione del popolo in caste e l’estensione della schiavitù. A metà del 14° sec. la C. divenne un vassallo della dinastia mongola degli Yuan (1271-1368) e Qubilay Khan la rese base d’operazioni contro il Giappone (1274 e 1281). Nel 1392 salì al ...
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Stato interno dell’Asia centro-orientale, confinante a N con la Federazione Russa e per il resto con la Cina. Corrisponde a circa il 60% della regione fisica e storica omonima, di cui occupa la parte mediana [...] della corte di Genghiz khān nel 13° sec., situata 300 km a ovest di Ulaanbaatar.
La lingua ufficiale è il mongolo, parlato dalla quasi totalità degli abitanti. La popolazione è di religione lamaista, con una modesta minoranza islamica.
Fino al 1990 ...
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Dal Neolitico all'età dei metalli. Dalle prime comunità agricole alle società complesse: Estremo Oriente
Roberto Ciarla
Dal punto di vista metodologico sarebbe forse opportuno guardare ai processi di [...] che rivelano forti affinità con ambienti dell'Asia nord-orientale; più ad ovest, nella cosiddetta Bandiera di Aohan, in Mongolia Interna, si sta delineando la cultura di Xinglongwa (6000-5000 a.C. ca.) caratterizzata da una intensa ritualità che ...
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(arabo al-Baṣra) Città dell’Iraq meridionale (725.000 ab. nel 2003), situata a breve distanza dalla riva destra dello Shaṭṭ al-‛Arab, a 120 km dal Golfo Persico. Costituisce, dopo Baghdad, uno dei maggiori [...] Oriente. Con la decadenza del califfato decadde anche B. e verso la metà del 13° sec., al tempo dell’invasione mongola, la città non aveva più nulla dell’antico splendore, pur rimanendo il porto principale dell’Iraq, anche sotto il dominio ottomano ...
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Stato del Vicino Oriente; confina a E con l’Iran, a N con la Turchia, a O con la Siria e la Giordania, a S con l’Arabia Saudita e il Kuwait e, per un breve tratto, si affaccia al Golfo Persico.
Il nome, [...] ben presto uno dei più grandiosi centri islamici. Iniziò poi in quei territori, probabilmente al tempo dell’invasione mongola, una fase di progressiva decadenza, durante la quale gli abitanti cominciarono ad abbandonare l’economia agricola a favore ...
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Afrasyab
A. Santoro
Città dell'antica Sogdiana, coincidente con la parte più antica dell'od. Samarcanda (Uzbekistan, U.R.S.S.), situata sul corso del fiume Zarafshān. Il nome A., con cui il sito è comunemente [...] , ritiene che esso sia stato innalzato su terreno vergine nei secc. 8°-9° e poi rinforzato all'epoca della invasione mongola. Al'baum infine pensa che questa cinta, qualunque sia il suo primo momento costruttivo, sia stata ripresa e ricostruita nel ...
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(arabo Khwārizm) Regione dell’Asia centrale che comprende la striscia di terra coltivata intorno al corso inferiore dell’Amudar´ja, importante per le risorse agricole e per la posizione rispetto alle vie [...] e la lingua fino alla conquista araba furono iraniche, e la religione zoroastriana; la conquista musulmana e poi le invasioni mongole, turche e uzbeka contribuirono a mutare questi caratteri del paese che da ultimo ha subito un notevole processo di ...
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(russo Mongolija; cinese Menggu) Vasta regione dell’Asia (2.700.000 km2 ca.), posta tra la Siberia e la Cina, con caratteristiche peculiari dal punto di vista fisico e antropico. La delimitano a N l’Altaj, [...] da intrusioni di rocce felsitiche di età mesozoica e terziaria.
Cominciando da O, i monti sono rappresentati innanzitutto dall’Altaj Mongolo, un sistema che, ad arco, digrada irregolarmente da NO a SE, in tre catene successive, per circa 1500 km: l ...
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mongolico
mongòlico agg. (pl. m. -ci). – 1. Proprio della Mongòlia, vasta regione geografica dell’Asia centrale; che riguarda la Mongolia o i Mongoli: popolazioni m. (o mongole); storia, civiltà mongolica. In antropologia fisica, razza m....
mongolismo
s. m. [der. di mongolo]. – Denominazione, ormai disusata in campo scientifico e avvertita come offensiva, di un’anomalia congenita detta in termini specialistici trisomia 21 e più nota come sindrome di Down ‹dàun› (dal nome del...