Personaggio musulmano del sec. XI, di origine persiana, divenuto, dopo un viaggio in Egitto, adepto e propagandista delle dottrine sciite avanzate dagl'Ismā‛īliti, e capo, dal suo ritorno in Persia, di [...] da Alamūt, al-Ḥ. vi moriva nel 518 eg. (1124 d. C.); la setta da lui fondata e con lui giunta al colmo della sua paurosa potenza, gli sopravvisse per oltre un secolo, e fu schiantata solo dall'invasione mongola (v. persia: Storia, XXVI, p. 840). ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il declino dell’Orda d’oro ha tra le sue conseguenze l’emergere della potenza del [...] con i Polacchi la Rutenia rossa (la Galizia). Kiev viene conquistata nel 1362, dopo di che Algirdas spezza il dominio mongolo nella battaglia dell’“acqua azzurra” sul Dnepr e nel 1375 conquista Polock. Assedia Mosca ben tre volte (1368, 1370, 1372 ...
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Stato del Vicino Oriente; confina a E con l’Iran, a N con la Turchia, a O con la Siria e la Giordania, a S con l’Arabia Saudita e il Kuwait e, per un breve tratto, si affaccia al Golfo Persico.
Il nome, [...] ben presto uno dei più grandiosi centri islamici. Iniziò poi in quei territori, probabilmente al tempo dell’invasione mongola, una fase di progressiva decadenza, durante la quale gli abitanti cominciarono ad abbandonare l’economia agricola a favore ...
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La Venezia d'oltremare nel secondo Duecento
David Jacoby
Per tutto il corso del Duecento, ma soprattutto nella seconda metà del secolo, le strategie e le attività economiche di Venezia oltremare - [...] da Soldaia. Tra il 1270 e il 1275 i Genovesi cominciarono a insediarsi a Caffa, data in concessione a Genova dal khan mongolo della Crimea, e nel 1281 vi tenevano un console. Anche i Veneziani e le loro navi facevano scalo a Caffa, per comprare ...
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Afrasyab
A. Santoro
Città dell'antica Sogdiana, coincidente con la parte più antica dell'od. Samarcanda (Uzbekistan, U.R.S.S.), situata sul corso del fiume Zarafshān. Il nome A., con cui il sito è comunemente [...] , ritiene che esso sia stato innalzato su terreno vergine nei secc. 8°-9° e poi rinforzato all'epoca della invasione mongola. Al'baum infine pensa che questa cinta, qualunque sia il suo primo momento costruttivo, sia stata ripresa e ricostruita nel ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La nascita degli Stati fuori dei confini dell'impero. La Russia: Mosca
Ciro Lo Muzio
Mosca
Capitale (russo Moskva) russa, sviluppatasi da un insediamento sorto nel [...] con l’arte bizantina furono molto intensi per tutto il XIV secolo (in modo particolare dopo la sconfitta subita dai Mongoli nel 1380); il moltiplicarsi delle botteghe, l’entrata di artisti bizantini (tra i più importanti, Teofane il Greco, giunto a ...
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(arabo Khwārizm) Regione dell’Asia centrale che comprende la striscia di terra coltivata intorno al corso inferiore dell’Amudar´ja, importante per le risorse agricole e per la posizione rispetto alle vie [...] e la lingua fino alla conquista araba furono iraniche, e la religione zoroastriana; la conquista musulmana e poi le invasioni mongole, turche e uzbeka contribuirono a mutare questi caratteri del paese che da ultimo ha subito un notevole processo di ...
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. Fu tra il sec. IX e il XIII emporio famoso e capitale dello stato dei Bulgari, rimasti in questa loro più antica patria, mentre l'altro ramo s'inoltrava verso l'odierna Bulgaria. Oggi della città non [...] luogo, non appena ebbero avuto termine i grandi spostamenti originati dalla migrazione unnica e si mantennero fino alla conquista mongola. Ebbero da sopportare una lotta sempre più dura contro i principi di Suzdalia che, promovendo nel sec. XII la ...
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MONGOLICHE, LINGUE
Carlo Tagliavini
. Col nome di lingue mongoliche indichiamo non già tutte le lingue parlate da popoli di razza mongolica, ma solo una determinata e relativamente esigua famiglia linguistica, [...] che presenta notevolissimi caratteri di arcaicità.
Un altro gruppo di dialetti che fa parte del ramo orientale è quello dei dialetti mongolici meridionali (č, ǧ conservato sempre anche quando il Khalkha si muta in ts, dz) e sui quali, peraltro, siamo ...
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FONTI
M. Bernardini
Gli studiosi che all'epoca della Controriforma per primi si dedicarono allo studio dei monumenti cristiani di età tardoantica e medievale erano filologi come Panvinio e Alemanno, [...] . Supplementbänden, 3 voll., Leiden 1937-1942 (2 voll., 1943-19492); R.B. Serjeant, Islamic Textiles. Material for the History up to the Mongol Conquest, Ars Islamica 9, 1942, pp. 54-92; 10, 1943, pp. 71-104; 11-12, 1946, pp. 98-145; 13-14, 1948 ...
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mongolico
mongòlico agg. (pl. m. -ci). – 1. Proprio della Mongòlia, vasta regione geografica dell’Asia centrale; che riguarda la Mongolia o i Mongoli: popolazioni m. (o mongole); storia, civiltà mongolica. In antropologia fisica, razza m....
mongolismo
s. m. [der. di mongolo]. – Denominazione, ormai disusata in campo scientifico e avvertita come offensiva, di un’anomalia congenita detta in termini specialistici trisomia 21 e più nota come sindrome di Down ‹dàun› (dal nome del...