Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L’economia civile (1750-1850)
Pier Luigi Porta
Il periodo che intercorre tra la metà del Settecento e la metà dell’Ottocento presenta caratteri di unitarietà di particolare interesse per quanto concerne [...] include i seguenti passaggi: 1) il rifiuto del concetto bullionista della pratica identificazione della ricchezza con l’accumulo di moneta o di strumenti finanziari; 2) il rifiuto del cosiddetto profit upon alienation, ossia dell’idea che l’eccedenza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Marginalismo
Domenico da Empoli
Definizione e storia
Il marginalismo ha avuto inizio nei primi anni Settanta del 19° sec. quasi contemporaneamente in tre diversi Paesi, per un fenomeno di ‘scoperta [...] guardare alla sua opera ‘in controluce’ rispetto a quella di Pantaleoni, possiamo dire che il suo primo lavoro, Moneta e prezzi (1885), oltre alla notevole erudizione nei riferimenti ai principali economisti che si sono occupati dell’argomento, non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Pietro Verri
Peter Groenewegen
Pietro Verri è la figura di maggior spicco della Scuola milanese, soprattutto in quanto primo promotore della Scuola stessa e di iniziative connesse, tra le quali spiccano [...] Montanari, Carli, Antonio Genovesi, nonché il lavoro del suo amico Beccaria, che aveva stimolato questi studi sulla moneta.
Nel 1768, nella prefazione alle Memorie storiche Verri ampliò ulteriormente la lista degli studiosi di economia. Tra quelli ...
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DE FERRARI, Raffaele Luigi, duca di Galliera
Giovanni Assereto
Nato a Genova il 6 luglio 1803, da Andrea e Livia Ignazia Pallavicino, aveva avuto il nome del nonno paterno, il quale nel biennio 1787-89 [...] Rothschild in un'operazione di prestito al governo pontificio (circa 14 milioni) per consentirgli l'eliminazione della carta moneta.
Maggiore affidamento doveva dargli il dominio austriaco in Italia. visto che nel febbraio 1856 egli partì per Vienna ...
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Costi e benefici
Emilio Gerelli
La tecnica di valutazione
L'analisi costi-benefici nasce dall'esigenza dell'operatore pubblico di valutare in termini di benessere sociale l'opportunità e la redditività [...] essere valutate in termini monetari e incluse nei benefici indiretti), ecc.
L'esistenza di questi effetti non valutabili in moneta (intangibles) crea difficoltà particolari, in quanto di essi non si può tener conto nel rapporto costo/benefici, che ...
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GAVAZZI
Roberto Romano
La famiglia di imprenditori serici G. - alla quale, solo per i rami presi qui in considerazione, appartengono oltre una sessantina di esponenti maschi - ha segnato una parte importante [...] 1992, pp. 77-80; M. Calcaterra, Gli ultimi banchieri, Milano 1993, pp. 50 s.; G. Piluso, Dalla seta alla banca. Moneta e credito a Milano nell'Ottocento (1802-1860), tesi di dottorato di ricerca, Università commerciale L. Bocconi, VIII ciclo, a.a ...
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BUONVISI, Bernardino
Michele Luzzati
Nacque nel 1532 a Lucca (venne battezzato il 21 febbraio col nome del primogenito di Benedetto Buonvisi il Vecchio, che era morto nel 1517) da Martino e da Caterina [...] contributo dei singoli membri della famiglia Buonvisi, ma sappiamo che il capitale sociale era di 13.200 libbre di grossi di moneta di Fiandra, e che il Sardini partecipava soltanto per il 10% contro il 90% dei Buonvisi.
La ricomparsa dei Buonvisi ad ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Claudio Napoleoni
Riccardo Bellofiore
Claudio Napoleoni è una delle voci più significative dell’economia politica italiana, nell’ambito della quale ha svolto una funzione essenziale, critica e ricostruttiva [...] -lavoro, lungi dall’esaurirsi nella teoria dei prezzi di produzione ‘di equilibrio’, è innanzi tutto teoria della moneta, teoria dello sviluppo in disequilibrio, teoria della crisi. Ogni fissazione in sfere analiticamente separate dei componenti di ...
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CIRIO, Francesco
Luigi Agnello
Nato a Nizza Monferrato (Asti) il 25dicembre del 1836 da Giuseppe e Luigia Berta, di estrazione modestissima, trascorse l'infanzia nel vicino paese di Fontanile, dove [...] attrezzi ecc. anticipati dai soci fornitori. Il buono, che più tardi il. C. denominò anche "ricevuta agricola", era rimborsabile, in moneta o in natura, solo a raccolto compiuto, ma circolava e portava interesse dal giorno dell'emissione a quello del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonino da Firenze
Oreste Bazzichi
Nel campo di osservazione di Antonino da Firenze c’è un palcoscenico privilegiato, unico al mondo: la situazione culturale, economica, sociale e civile della Toscana, [...] del denaro necessario per comprare viveri e vestiario, e la riduzione dei salari reali attraverso una svalutazione pilotata della moneta.
Sul problema dell’usura, infine, egli non esprime nulla di nuovo. Tuttavia un merito gli va riconosciuto, ed è ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).