LINUSSIO, Iacopo
Giuseppe Gullino
Nacque a Villa di Mezzo, nella Carnia, l'8 apr. 1691 da Pietro e da Maria Del Negro. Il padre era mercante di lino (da cui forse il cognome) di condizione modesta, [...] , Cinque savi alla Mercanzia, b. 589, 6 sett. 1744). Il L. giunse inoltre a completare il circuito economico coniando una moneta, spendibile nelle sue botteghe, con cui parzialmente pagava i suoi dipendenti: in tal modo il rapporto che si creava tra ...
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Ogni operazione che serva in qualche modo a bilanciare una differenza; anche l’effetto, il risultato dell’operazione stessa.
Diritto
Diritto civile
Modo di estinzione delle obbligazioni che si verifica [...] addebiti relativi sulla corrispondente cassa dell’altro paese. Le partite di dare e avere sono regolate in ogni Stato in moneta nazionale; tra gli Stati si hanno solo registrazioni contabili. Le norme di cambio sono definite nell’accordo relativo. Il ...
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Il complesso dei beni, mobili o immobili, che una persona (fisica o giuridica) possiede.
Diritto
Diritto civile
Nell’accezione giuridica, che riprende quella del diritto giustinianeo, l’insieme di tutti [...] p. soltanto i beni che possono essere oggetto di proprietà e sono quindi suscettibili di scambio e di valutazione in moneta, il p. nazionale risulta composto dei p. privati, nell’accezione comune del termine, e di quelli pubblici, comprendendo però ...
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Lo Stato continua a reggersi con la costituzione del marzo 1946 (modificata nel luglio 1950). In seguito all'incremento degli abitanti, l'Assemblea popolare è passata da 188 a 214 membri.
Nel 1958 l'A. [...] , utensili in metallo, materiale da costruzione), le testimonianze di vita agricola (grande granaio a Rosuje) e commerciale (emissione di moneta a Skodra e a Lissus) dànno l'immagine di una società in sviluppo (basata sull'economia schiavistica) e in ...
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Lavoro
Jean Fourastié
Gino Giugni
di Jean Fourastié e Gino Giugni
LAVORO
Lavoro di Jean Fourastié
sommario: 1. Introduzione generale. a) Il ‛fatto' del lavoro è millenario, il termine ‛lavoro' è recente. [...]
Dopo Keynes si è compreso che, a questi molteplici interventi puntuali, si potevano aggiungere politiche globali della fiscalità, della moneta e del credito. Ma solo recentissimamente si è cominciato ad affermare il bisogno di una vera politica dell ...
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Nacque il 7 sett. 1810 a Cento (Ferrara) da Lazzaro, in antica famiglia della locale comunità ebraica. Nella città, che ospitava un antico ghetto, gli ebrei avevano goduto di particolari privilegi già [...] credito, e la necessità di adottare pronti provvedimenti, oltre che per far fronte ai pagamenti immediati e alla scarsità di moneta circolante, anche per l'acquisto di armi all'estero. Per questo propose una legge, poi votata, che proclamava il ...
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BALBANI, Camillo
Gemma Miani
Nacque ad Anversa da Tommaso, patrizio e mercante lucchese, e da Bianca di Giovanni Bernardini, il 25 ott. 1548. Trascorse la prima giovinezza nella città fiamminga, dove [...] . Nel novembre 1585 il B. avvertì Simon Ruiz di aver preso parte ad un asiento la cui somma era pagabile parte in moneta e parte in tessuti destinati all'esercito. Fu questa la prima di una serie di speculazioni assai vantaggiose che il B. realizzò ...
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PETTINARI, Admeto
Elisabetta Loche
PETTINARI, Admeto. – Nacque il 28 agosto 1891 a Pra (oggi parte del Comune di Genova) da Guglielmo, capostazione delle Ferrovie dello Stato, e da Aldemira Zitelli, [...] e il 29 luglio 1944, Pettinari ricostruì il ruolo svolto dall’Istituto: di fatto, il governo della moneta fu esercitato facendo fronte alle occorrenze finanziarie del Tesoro e alla smisurata circolazione monetaria causata dall’emissione incontrollata ...
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LEVI, Abramo Giacobbe Isaia (noto come Isaia)
Fabio Levi
Nacque a Torino il 20 nov. 1863 da Donato e da Marianna Debenedetti, terzo di sei fratelli.
Destinato a succedere al padre nella gestione dell'azienda [...] sul piano culturale, sia su quello aziendale (il L. applicò immediatamente l'adeguamento dei prezzi al valore della moneta - la famigerata "quota 90 fascista" - agli stipendi del personale che furono decurtati del 10 %).
Senza dubbio il salvataggio ...
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DI NEGRO, Enrico
Giovanni Nuti
Nacque alla fine del sec. XII a Genova da Ansaldo e Beatrice Lomellini.
Nel 1216 è ricordato un suo zio, Bonvassallo Lornellini; suoi fratelli furono Pietro, Giacomo, [...] tale veste fu incaricato di far rispettare l'ordine impartito dal Comune genovese di non accettare nelle transazioni finanziarie altra moneta che quella coniata a Genova. Secondo il Federici, che cita un documento relativo a quell'anno, il D. ebbe la ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).