GROTE o Groten
Massimo Salvadori
Antica moneta della Germania nord-occidentale; si suddivideva in 5 swaren e da ultimo (Brema, metà del sec. XIX circa) valeva 1/72 di tallero (v.). Si coniarono monete [...] con varî valori in groten, d'argento e di rame (v. anche groat; groschen; grosso, ecc.) ...
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GUINEA o Ghinea
Massimo Salvadori
Antica moneta d'oro inglese, detta così perché coniata la prima volta nel 1663 con oro proveniente dalla Guinea africana; ebbe corso fino al 1817; il titolo in oro [...] era di 22 carati. Fino alla metà del sec. XVIII il suo valore fu tra 20 scellini e 21 scellini e 6 pence; si stabilizzò poi su 21 scellini; ora è una misura di conto usata solo in Inghilterra. Ai tempi ...
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svalutazione
Marco Lossani
Riduzione del valore della moneta di un Paese in relazione a una prefissata parità, espressa in termini della valuta di un altro Paese o insieme di Paesi o di oro (➔ anche [...] è la conseguenza di un persistente eccesso di domanda – al tasso di cambio che definisce la parità centrale di riferimento – di moneta estera sul mercato valutario. La s. del tasso di cambio è volta a ristabilire l’equilibrio tra domanda e offerta di ...
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Moneta romana del valore del denaro, il cui nome deriva dalla biga rappresentata sul rovescio; così sono detti quadrigati i denari con la quadriga. La denominazione è analoga a quelle greche di Χελῶναι, [...] sulla fine della Repubblica, argentum signatum bigatorum, e perfino argentum bigatum si usava in senso largo per argento monetato, essendosi perduta la percezione dell'originario significato. (Livio, XXXIII, 23, 9; XXXIV, 46-2; XXXVI, 31, 11). Tacito ...
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NUMMULITI (latino scient. Nummulites da nummus "moneta")
Giuseppe CHECCHIA-RISPOLI
Genere di Foraminiferi, stabilito dal D'Orbigny, che dà il nome anche a una famiglia (Nummulitidae), di grandissima [...] importanza geologica e paleontologica. La forma del guscio è circolare, ora appiattita e ondulata (N. millecaput), ora molto gonfia (N. perforatus). Il massimo diametro raggiunto è di circa 120 mm. (N. ...
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Indirizzo scientifico, riferito principalmente al pensiero di M. Friedman, per il quale la quantità di moneta ha un'influenza di lungo periodo solo sul livello generale dei prezzi, senza determinare variazioni [...] reali nell'economia. Poiché per i monetaristi esiste una perfetta flessibilità dei prezzi nominali, variazioni dell'offerta di moneta si traducono esclusivamente nel lungo periodo in variazioni proporzionali del livello dei prezzi, anche se nel breve ...
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svalutazione In economia, la riduzione del valore della moneta di un paese in relazione a una prefissata parità, che può essere espressa in termini di valuta di altri paesi o di oro. La s. esprime quindi [...] ) mentre la s. è la decisione delle autorità monetarie di ridurre la parità, cioè di diminuire il valore esterno della moneta. La s. si può verificare in situazioni eccezionali in presenza di un sistema di cambi fissi ma aggiustabili, mentre in un ...
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Nel linguaggio finanziario, mercato dei prestiti in moneta, in particolare il dollaro (→ eurodollaro), effettuati in Europa dove tale valuta non costituisce la moneta nazionale. ...
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Veniva così chiamata una moneta di Mirandola del valore di quattro soldi, ma non si sa la ragione di tale denominazione; forse per la poca importanza della moneta o per la forma dello scudo che può somigliare [...] tariffe di Guastalla è attribuito lo stesso nome anche a monete di Modena valutate lire tre e dieci soldi.
Bibl.: E. Martinori, La moneta, Roma 1915, p. 24; G. A. Zanetti, Nuova raccolta delle monete e zecche d'Italia, III, Bologna 1783, passim. ...
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cartalista, teoria
Teoria (detta anche statale della moneta) secondo la quale il valore di una moneta dipende soltanto dal fatto che essa circola per volontà dello Stato e non dal suo contenuto metallico [...] o dal metallo da essa rappresentato. La validità della teoria c. è largamente riconosciuta, pur tenendo conto dei limiti che l’autorità e l’arbitrio dello Stato incontrano in materia monetaria (➔ moneta). ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).