QUINDESINO (o Quindicino)
Giuseppe Castellani
Moneta di mistura da 15 denari, coniata a Milano, della quale si ha notizia fino dal 1465 sotto gli Sforza e poi sotto Carlo V. Corrispondeva al trairo tedesco [...] da 15 centesimi o tre carantani.
Bibl.: Corpus nummorum italicorum, V, tav. XV, 5; IV, tav. XXXV, 16; E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, s. v.; G. Mulazzani, Studi economici sulle monete di Milano, in Rivista italiana di numismatica, I, p. 324 ...
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SOLINO
Giuseppe Castellani
. Una piccola moneta d'argento di Ludovico III Gonzaga marchese di Mantova (1444-1478) del valore di un soldo, la quale si ripete anonima sotto i suoi successori, aveva su [...] signore di Guastalla (1570-1575). Con lo stesso nome e anche con quello di mirasole si trova indicata su varie tariffe una moneta da 8 soldi di argento molto basso fatta coniare dal duca di Mantova Ferdinando (1612-1626) e dai suoi successori; anche ...
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Il sistema monetario
Louise Buenger Robbert
Nel dodicesimo secolo Venezia era già una potenza marittima nel Mediterraneo orientale. Essa rivendicava il controllo sul mare Adriatico settentrionale, [...] ancora di 1 grosso = 32 piccoli. Questo rapporto venne considerato legale fra le due monete fintanto che il grosso venne coniato. Inoltre la moneta di conto, la libra ad grossos (lira a grossi) era stimata del valore di 7-1/2 grossi o 7 grossi e 16 ...
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TERLINA (Trelina, Trillina)
Giuseppe Castellani
Moneta milanese che prese il nome dal valore di 3 denari; coniata per la prima volta da Galeazzo MariaVisconti (1402-1412) col titolo di 152 millesimi, [...] , II, tav. xii, i; IV, tavv. xxxvii, 3-8, xliii, 10; V, tavv. vi, 6, 27, 28, vii, 20-21, viii, 4, ix, 3, 4, x, 4, 5, 12, xi, 15-18, xii, 5, 6, 15, xiii, 14, 15, xv, 7-9, xviii, 13-15, xxi, 10-11; E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, s. v. ...
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Unità monetaria dell’Albania; dapprima moneta divisionale, equivalente alla quinta parte di un franco oro, nel 1947 fu trasformata in unità monetaria, divisa in 100 quindarka. Nel 1965 fu introdotto un [...] nuovo l. pari a 10 vecchi lekë ...
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euro
èuro s. m. invar. – Moneta comune dell’Unione Europea (simbolo Є). Introdotto nel 1999 da 11 paesi (Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, [...] all’Unione economica e monetaria per non rinunciare alla propria sovranità monetaria, nei primi dieci anni di vita della moneta (1999-2008) il bilancio degli effetti dovuti alla sua introduzione è stato positivo. L’inflazione si è infatti mantenuta ...
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bisante
Luigi Vanossi
Era una moneta d'oro coniata dall'impero bizantino. La voce ricorre due volte nel Fiore, la prima nel discorso di Amico, con forte coloritura iperbolica: giurando loro Iddio e [...] Al diavol v'accomando / con tutti que' che non han de' bisanti ' (CVII 8, sempre in rima con né Die né Santi). La moneta è citata con buona frequenza in testi antichi, tra cui il Novellino e il Filocolo; besant è poi voce diffusa nel Roman de la Rose ...
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Moneta d'oro coniata dai Lidî, che prende il nome da Creso. È di due tipi: uno statere leggiero coniato sul piede focese di gr. 8,10, ed uno pesante di gr. 10,80. Accanto alla creseide d'oro ne esiste [...] una d'argento dello stesso piede della creseide pesante, per cui si ritiene che, dato il rapporto di 4/3 fra il peso della creseide pesante e quella leggiera, una creseide d'oro leggiero valesse 10 creseidi ...
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Arte
Impronta di una scultura o iscrizione o moneta, ricavata in cera, argilla, gesso per trarre copie dell’oggetto originale.
L’uso di fare c. di statue è attribuito nell’antichità allo scultore Lisistrato [...] e confermato dalla notizia (Luciano) di una statua bronzea di Ermete nel Pecile di Atene, coperta di pece per essere calcata. Nel Medioevo la pratica dei c. non si perdette del tutto, divenendo poi più ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).